Abarth 595 Competizione, che musica!

Abarth 595 Competizione, che musica!
Offre di serie uno scarico da favola, coinvolge per estetica e motore, il confort non è il suo forte

di Lorenzo Facchinetti

03.11.2014 ( Aggiornata il 03.11.2014 04:18 )

Presentazione

Piove, fa freddo e tira vento. Eppure, ti accorgi che viaggi sempre col finestrino aperto. Quasi inconsciamente. Perché il poter ascoltare ogni nota che esce dallo scarico Record Monza a quattro uscite, vale lo scotto di patire un po’ di fresco e beccarsi aria fra i capelli. Il fatto di abbassare il vetro sinistro ancor prima di mettere in moto la 595 Competizione, è un buon termometro per capire quanto sia goduriosa questa nuova variante della piccola Abarth. Che a differenza della prima versione datata 2008, oggi ha decuplicato le possibilità di personalizzazione e viene proposta in tre allestimenti: Custom, un modello base con il 1.4 da 135 cv (18.600 euro), poi ci sono le più potenti varianti da 160 cavalli in allestimento Turismo (più elegante, 22.600 euro) e Competizione (24.100 euro), quella del nostro test che come lascia poco velatamente intuire la denominazione è la variante più belligerante. Perché di serie, più delle altre, offre appunto l’impianto di scarico sportivo Record Monza (che da solo vale un migliaio di euro) e dei corsaioli sedili Sabelt ad alto contenimento.

Ma non finisce qui. Perché come spiegheremo meglio in seguito, dal catalogo accessori Abarth è possibile attingere a una lunga serie di componenti meccanici per esaltare ulteriormente le prestazioni della vettura, dall’impianto frenante alle sospensioni passando per una vasta gamma di ruote da 17 pollici. Parliamo delle arcinote “cassette in legno”, quelle che si inventò Carlo Abarth per stivare i pezzi che servivano per modificare le Fiat 600 e su cui ha fatto leva Fiat stessa per il rilancio del marchio nel 2007.

E sapete cosa c’è? C’è che andare in giro con una Abarth del genere, che fa casino e sembra tirata da gara, non ti fa mai sentire fuori luogo. È una delle poche vetture che se lo può permettere, di essere sgarbata senza sconfinare in zona “Fast&Furious”: una sorta di Mercedes-AMG o BMW-M in miniatura che non sono kitsch perché l’elaborazione è ufficiale e sottoscritta dalla Casa. Tra le altre note da segnalare in merito alla Abarth 595, quella di aver beneficiato di alcuni aggiornamenti apportati in occasione del model year della Fiat 500. ù

Quella più importante è l’adozione del nuovo quadro strumenti, che ora è rappresentato da un pannello TFT da 7 pollici sviluppato da Magneti Marelli che rende tutte le informazioni infinitamente più leggibili rispetto a prima. Ovviamente, su questa vettura, è personalizzato Abarth. Significa che oltre al logo di benvenuto la grafica del display varia a seconda della modalità di guida scelta, con un aspetto più dinamico e un indicatore di forze “g” quando si viaggia in Sport, mentre in modalità normale il layout è più elegante ed è presente un indicatore di risparmio carburante.

Quest’ultima schermata, a dire il vero, l’abbiamo usata poco perché la modalità Sport è un must. Primo perché lascia sempre aperte le valvole allo scarico (altrimenti si aprono sopra i 4000 giri), poi perché la 595 si comporta come dovrebbe. Con uno sterzo più duro, una risposta all’acceleratore più affilata e una coppia effettivamente superiore, a quota 230 Nm che sono più che sufficienti per togliersi bei sfizi in ripresa. La Competizione è davvero molto godibile, in strada quanto in pista. Ed è una di quelle sportive in cui prevale l’aspetto emozionale su quello prestazionale puro, perché come vedrete, in circuito, non è stata un missile...

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