09.12.2014 ( Aggiornata il 09.12.2014 07:12 )
Le bocchette, identiche a quelle della prima serie, sono facilmente orientabili e hanno una buona portata d’aria. Quella centrale, posizionata oltre il display, non giunge mai direttamente sugli occupanti. Il clima automatico si paga 300 euro.
La capote in tela della versione Airscape è nera, soltanto a richiesta può essere rossa oppur grigia (150 euro). A fianco, un retaggio della prima generazione: i poco pratici ed economici vetri posteriori a compasso, soluzione comune a tutte e tre.
Gli interni della 108, e delle sue sorelline, offrono spazi adeguati alla categoria di auto: peccato però che il volante sia regolabile esclusivamente in altezza.
Le luci diurne a Led, che nel caso della 108 disegnano la parte superiore del proiettore, sono di serie su tutte e tre le city car. Niente xeno però.
La Aygo x-play, che è un allestimento intermedio, propone di serie il sistema multimediale, che sulle francesi è disponibile soltanto con le versioni alto di gamma C1 Shine e 108 Allure. In più, è già dotata di retrocamera di parcheggio (sulle francesi costa 250 euro) e di climatizzatore automatico (300 euro di esborso su C1 e 108). L’accesso e l’avvio motore senza chiave (foto sopra), su Toyota costa 300 euro mentre le francesi lo propongono a 500 euro.
Il vano bagagli è leggermente più grande rispetto a prima, 180 litri anziché 140. Resta comunque penalizzato dall’alto gradino fra piano e battuta e limitato in profondità. È possibile comunque reclinare al 50/50 gli schienali. Notare la cappelliera: sulla Aygo è così, mentre sulle francesi si solleva in maniera solidale al portellone liberando spazio utile per caricare.
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Aygo, C1, 108, prova confronto tra citycar
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