Peugeot 508 SW GT, prova su strada

 Peugeot 508 SW GT, prova su strada
Offre tante qualità fra dotazione e capacità di carico, ma manca ancora qualcosa

di Maurizio Voltini

16.04.2015 ( Aggiornata il 16.04.2015 09:16 )

Prestazioni

Peugeot 508 SW GT, prova su strada  copia

 

Il primo impatto con la nuova 508 SW è positivo, anche grazie alla dotazione di questa versione GT. Così per sbloccare le porte basta sfiorare la maniglia senza nemmeno estrarre il blocchetto “chiavi” (in realtà c’è solo quella di emergenza) dalla tasca. Qualora scoperto, il tetto panoramico offre una grande luminosità (ma non si apre).

Poi trovi un’ampia possibilità di regolazioni per sedile e volante, e quest’ultimo si impugna bene. C’è pure la chicca del display “head-up”, per di più a colori, ma stranamente per regolarlo occorre aprire un cassettino a sinistra, dove si trovano anche i pulsanti per ASR ed Eco (cioè lo Stop&Start). A sinistra pure il pulsante di avviamento, una posizione inconsueta (almeno per chi non ha una Porsche...) ma che non disturba; anche perché si trova vicino al pulsante del freno di stazionamento elettrico, per cui possiamo operare quasi simultaneamente su entrambi (il freno è sempre bloccato all’avvio).

Dopo pochi chilometri si avverte una piccola magagna: i sedili sono un po’ duri, e nonostante le “sponde” si tende a galleggiarci un po’ sopra, cosa che dopo qualche km si ripercuote sulla schiena. Che sia per questo che è previsto a richiesta il massaggiatore lombare? Battute a parte, siamo riusciti a limitare l’effetto con un’accurata regolazione, specie nel supporto lombare, ma resta il fatto che è un aspetto da considerare. Valutando che col tempo i sedili cedono e che dipende anche dalla corporatura, non arriviamo certo a “condannare” la 508 per questo; però suggeriamo agli interessati di provare prima, facendo il classico (e peraltro sempre raccomandabile) “giro dell’isolato” per verificare quella che potrebbe essere una problematica.

Comunque abbiamo qui anche la seduta allungabile e i poggiatesta “a portafoglio” che assorbono meglio il “colpo di fursta”. Inoltre c’è un vano portaoggetti in più (oltre a quello sotto il bracciolo) grazie alla “rimozione” dei pulsanti sul tunnel e all’adozione del monitor touch. In generale la plancia ha un andamento lineare e abbastanza pulito, con modanature alluminio, mentre il volante ha parecchi comandi.

Gradevole il quadro strumenti un po’ “vecchio stile”, tanto che appare perfino il termometro dell’olio motore. Alla guida in movimento si apprezzano la buona ventilazione e pure l’ottimo sistema audio JBL. Dal punto di vista di sospensioni e sterzo, la combinazione fra sospensioni morbide e gomme molto ribassate riesce a contenere il confort entro limiti accettabili (nonostante una maggior rumorosità rispetto al modello “vecchio”) ma si perde qualcosa in precisione di guida.

In curva si sente il buon appoggio sui pneumatici, di dimensione generosa, mentre per quanto riguarda la stabilità aiutano le varie assistenze e quel po’ di peso in più al retrotreno tipico delle wagon. È comunque avvertibile l’effetto di “guidare una nave” dovuto alle ragguardevioli dimensioni. Che si rivelano pienamente in manovra: parcheggiare non è agevole, nonostante l’aiuto della retrocamera, perché gli spazi cittadini sono quelli che sappiamo. Lo sterzo risulta più demoltiplicato del solito, ma nemmeno troppo leggero, così da mantenere un minimo di sensibilità.

Il motore, da parte sua, spinge bene e non fa rimpiangere la maggior cubatura del predecessore 2.2 da 204 cv. Ben coadiuvato da un convertitore di coppia abbastanza diretto (ma la cambiata è lenta) permette un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8”68 contro i precedenti 8”47, ritardando dunque di un’inezia, mentre la velocità raggiunta è stata pari a 213,1 orari contro i precedenti 225,3: ci stanno, considerata la differente cavalleria e il frontale meno “appuntito” di questa versione.

Piuttosto, infastidisce che l’abbinamento fra Stop&Start e il cambio automatico faccia spegnere il motore ad ogni stop (ovviamente...), ma il riavvio del propulsore stesso non sia così celere.

In compenso il motore attuale migliora decisamente i consumi. Mentre la frenata è potente, ma l’affondamento verso l’avantreno fa perdere leggermente la linea, e gli spazi (nella media) si allungano un po’ alle velocità maggiori.

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