DS5, prova su strada, ci mette la faccia

DS5, prova su strada, ci mette la faccia
Il primo passo per differenziare il brand Ds da Citroen è il nuovo look anteriore che debutta sulla media

di Saverio Villa

09.09.2015 ( Aggiornata il 09.09.2015 07:08 )

Prestazioni

DS5, prova su strada, ci mette la faccia

Le novità nella gamma motori sono di dettaglio, a parte l’omologazione Euro 6 per tutti. Tra i benzina, i 1.600 da 156 e 200 cv salgono a 165 e 210 cv (quest’ultimo, però, non è ancora ordinabile). L’offerta a gasolio, invece, non prevede più il 1.600 da 114 cv (fortunatamente, aggiungeremmo noi, con esso viene meno anche l’offerta del cambio robotizzato), né il 2.000 da 163 cv. Si aggiunge però un 2 litri da 150 cv e restano il 1.600 da 120 cv e il 2.000 da 181 cv, oggetto della prova, che erano, comunque, le unità più aggiornate della gamma precedente. E rimane, naturalmente, anche l’ibrido diesel da 200 cv, che continua ad essere il fiore all’occhiello della famiglia.

Tecnicamente, le uniche variazioni ufficiali sono l’adozione di ammortizzatori a funzionamento progressivo e con maggiore escursione, ma senza il controllo elettronico. Si tratta di modifiche finalizzate al confort e non alla prestazione, ciononostante la DS5 continua a regalare una bella sensazione di solidità dell’assetto. La scelta è obbligata, perché avendo i sedili posizionati ad un’altezza leggermente superiore a quella delle berline istituzionali, una regolazione troppo morbida dell’aspetto esporrebbe gli occupanti a un rollio sensibile. L’assorbimento delle asperità secche come buche e dossi rallentatori, in effetti, non è efficace come ci si aspetterebbe da una discendente della burrosa “déesse” ma su strada normale c’è il confort che serve su una berlina e, comunque, questa lieve penalizzazione è ampiamente compensata dalla bella sensazione di essere al di sopra degli altri e, nel contempo, di condurre un’auto “piatta” e anche con una posizione di guida distesa dal sapore vagamente sportivo.

Lo sterzo è rapido e ha anche una consistenza gradevole ma non è particolarmente comunicativo mentre il cambio automatico a sei rapporti resta un po’ brusco quando si usa la DS5 in modo brillante (purtroppo mancano ancora le leve al volante) ma sembra più coordinato con l’erogazione del motore rispetto all’edizione precedente. Il motore è potente, ricco di coppia e silenzioso e assicura prestazioni molto brillanti, nonostante la vettura non sia propriamente un “peso piuma”.

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