Lamborghini Aventador SV, prova su strada

Lamborghini Aventador SV, prova su strada
Lambo di tuono, 750 cavalli e 50 kg in meno di peso rispetto al modello standard, fa onore alla leggendaria sigla della Miura

di Saverio Villa

15.02.2016 ( Aggiornata il 15.02.2016 00:20 )

Interni

Lamborghini Aventador SV, prova su strada 7

Ingoiati dal mostro

Per salire e scendere serve un po’ di agilità, ma dentro ci si immedesima con la SV come capita con poche altre auto

ABBRACCIO AL CARBONIO

I sedili a guscio hanno solo la regolazione longitudinale e l’inclinazione dello schienale è fissa. Ma sono molto avvolgenti e hanno dimensioni adatte anche a chi è di corporatura massiccia. Rispetto all’Aventador normale le parti in carbonio a vista nell’abitacolo sono molto più numerose.

NON CHIEDETELE FUNZIONALITÀ

Il vano anteriore è piccolo e nemmeno troppo regolare ma, del resto, la SV non è un’auto per trasferte. All’occorrenza c’è però un po’ di spazio dietro i sedili. Meglio non far conto, invece, sui vani per piccoli oggetti e tenersi in tasca lo smartphone.

PROFONDO GIALLO

La strumentazione è costituita da un pannello TFT, forse troppo sgargiante semplificato nella grafica ma molto racing, che mette in primo piano il rapporto inserito e i giri motore. Ma con uno spazio dedicato anche al grafico delle accelerazioni longitudinali e trasversali.

 

 

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