Jaguar F-Type R AWD Coupè, il morso del giaguaro

Jaguar F-Type R AWD Coupè, il morso del giaguaro

La rinnovata Jaguar f-Type V8 5 litri garantisce una violenta scarica di adrenalina quando si cominciano a utilizzare tutti i suoi 575 cavalli. Il design è ancora mozzafiato ma le finiture in questa nuova versione sono migliorate

di Roberto Gurian e Valerio Giacobazzi, foto Fuggiano

23.09.2020 16:16

Prestazioni

Come accennato, molti degli sforzi nel programma di sviluppo sono stati concentrati sulle qualità dinamiche di un mezzo che aveva già un’ottima base di partenza. Il V8 di 5 litri ha una potenza accresciuta di 25 cavalli, sempre abbinato a una trasmissione automatica a 8 marce che ha bene ciato delle esperienze fatte con la Project 8, ore all’occhiello del reparto SVO (Special Vehicle Operations). Si tratta si un motore poderoso, in grado di muovere speditamente la F-Type R già sotto i 2.000 giri. Non ha un respiro molto ampio, dato che a 6.500 giri la trasmissione passa alla marcia superiore anche in modalità manuale, ma la spinta oltre i 3.500 è davvero impressionante, soprattutto se accompagnata dal suono incattivito della modalità Dinamica, alternativa a quella Sport e a quella per fondi a scarsa aderenza (neve/pioggia/ghiaccio). La modalità sonora è peraltro richiamabile a piacimento tramite l’apposito tasto nel tunnel centrale.

Tornando al V8 sovralimentato da un compressore meccanico, permette prestazioni da sportiva d’alto bordo al di là dei 298,2 km/h che siamo riusciti a toccare e che più o meno corrispondono ai 300 orari dichiarati. In accelerazione da 0 a 100 km/h sono sufficienti 3”62 contro i 3”7 promessi con una progressione che porta a chiudere il chilometro con partenza da fermi in 21”14 a una velocità di oltre 252 all’ora. Con la trazione integrale e quasi 19 quintali effettivi da portare a spasso, non è male. I consumi però non possono essere sicuramente da Economy Run. La media di 10,5 km/ litro è comunque apprezzabile così come i 9,9 km/litro a 130 orari. La natura della bestia è tuttavia diversa, e non è difficile dare fondo alle risorse del mezzo. In questo caso le percorrenze diminuiscono in maniera del tutto logica, più che altro con qualche limite in fatto di autonomia.

Il lavoro del cambio è eccellente, con una buona gestione in modalità automatica in funzione delle modalità d’impiego. La tentazione di usarlo come un manuale tramite le leve al volante è continua. In questo caso, soprattutto guidando sportivamente, i passaggi di marcia sono precisi e allo stesso tempo rapidissimi, a tutto vantaggio del piacere di guida. La tenuta di strada è su livelli superiori soprattutto affrontando i tratti più veloci e i curvoni in appoggio con la lancetta del tachimetro che vagabonda nella zona più elevata. La stabilità del mezzo è rassicurante, con un avantreno preciso e un posteriore che segue fedelmente le traiettorie impostate. La presenza della trazione integrale su certe auto porta spesso a un comportamento non del tutto omogeneo in curva, ma nel caso della nuova Jaguar non è così, evidentemente grazie a un oculato lavoro di sviluppo.

Anche nei tratti più tortuosi, il sottosterzo è ridotto praticamente a zero dal lavoro del Torque Vectoring che applica una calibrata azione frenante alle ruote interne. Pur con il controllo di stabilità disinserito, la vettura non allarga mai la traiettoria con le ruote anteriori e, inoltre, mostra una redditizia sensibilità al rilascio dell’acceleratore che aiuta a chiudere le traiettorie quando serve. Insistendo sull’acceleratore, sempre con i controlli disinseriti, non è poi difficile passare a dei sovrasterzi di potenza. Il tutto per un divertimento di guida che fa parte dei pregi della coupè inglese. Tra le schermate disponibili nel sistema di infotainment c’è quella chiamata Dynamic che mette a disposizione, tra l’altro, tabella di messa a punto della modalità d’utilizzo, cronometro per i tempi sul giro e grafica istantanea di accelerazioni laterali e longitudinali. La sicurezza dinamica è accresciuta da un impianto frenante resistente agli sforzi e in grado di arrestare la vettura in spazi ragionevolmente ridotti, come si vede dalla nostra tabella. In fatto di comfort è inevitabile che la necessaria rigidità dell’assetto si faccia sentire, anche se solo sui fondi irregolari. Per il resto si viaggia comodi e anche in un ambiente più che discretamente insonorizzato, come dimostrano i 72,9 db registrati in movimento a 130 km/h.

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