Volvo XC40 T5 Recharge, la giusta via di mezzo

Volvo XC40 T5 Recharge, la giusta via di mezzo

La XC40 Recharge T5 Plug-in appare il compromesso migliore nella famiglia XC40. Ottime prestazioni (6"78 sullo 0-100), consumi contenuti finché la batteria è carica e poi grande autonomia. ma non fatevi tentare da troppi optional altrimenti il prezzo decolla...

di Francesco Forni e Lorenzo dell'Uva, foto Fuggiano

19.10.2020 11:10

Prestazioni

Tutti a bordo. XC40 è ospitale e quasi regale per chi la guida. Con il plus dell’accensione e della partenza nel totale silenzio. Il Twin Engine si presenta bene, ma quanto, eventualmente, si risparmia con una PHEV? Non si scappa, per consumare poca benzina bisogna adottare una mentalità nuova: pensare appositamente a cercare un punto di ricarica ad ogni sosta. I 45 km di autonomia elettrica dichiarati nella guida reale diventano circa 35. Se davvero si vuol viaggiare con pochissima spesa (i 10,7 kWh della batteria equivalgono circa 2 euro alla presa domestica) bisogna entrare nell’ordine di idee che l’accumulatore deve essere sempre carico.

In quel caso, i numeri della percorrenza sono sempre interessanti, anche di 25 km/litro su tratte medio-lunghe (circa 100 km) e oltre 30 su quelle corte. Altrimenti col normale funzionamento ibrido (a batteria scarica) i 13 km/litro, secondo i nostri rilevamenti che vedete in tabella, sono quelli che bisogna aspettarsi. Per una ricarica più pratica e comoda, Volvo ha raggiunto un accordo con Enel X per le wallbox. Si tratta di due pacchetti. JuicePack Home, a partire da 1.590 euro, include il sopralluogo per valutare la linea, la colonnina con cavo Tipo 2 integrato, l’installazione e l’assistenza. JuicePack Full, da 1.890 euro, aggiunge un bonus da 500 kWh (in pratica 50 pieni) utilizzabile sulla rete di ricarica Enel X, con incluso il servizio di prenotazione delle stazioni di ricarica mediante app.

Possono anche essere acquistati in un secondo momento come accessorio. In condizioni standard, con wallbox da 3,7 kW in meno di tre ore si ricarica la PHEV. Da ricordare che il Decreto Rilancio prevede il rimborso del 110% per le spese di installazione, se eseguita parallelamente a interventi di efficientamento energetico. Nei lunghi trasferimenti autostradali il vantaggio delle versioni Diesel (economicità e rapidità del rifornimento) c’è. Ma la T5 Recharge PHEV è certamente più competitiva di quella a gasolio sia nell’uso in città che su strade extraurbane. Il Drive Mode mette a disposizione la modalità Hybrid di default, in alternanza on Power, Pure e Off Road. Tutte chiare nelle loro funzionalità e vocazione.

Con la Hybrid e la batteria carica, è chiaro che si viaggia il più tempo possibile in elettrico. Scatto e progressione sono due plus non banali, anche al di sopra delle aspettati- ve. Sullo 0-100 abbiamo rilevato 6”78 e copre il km da fermo in meno di 28”. La XC40 alla spina in ogni modo non e? stata concepita per essere una bruciasemafori, nonostante potenzialità non comuni. Comunque non è il caso di strapazzare il 3 cilindri di 1.5 litri (derivato dal 2 litri, letteralmente togliendo un cilindro) ge- neroso e discreto, senza vibrazioni, ma poco incline a stare sopra ai 4.000 giri. Il cambio infatti interviene puntuale, pur senza essere un fulmine di guerra, in ogni modalità ibrida selezionata. Nella posizione B, con il freno motore elettrico che rigenera corrente, la batteria si ricarica piuùcelermente. Nel nostro caso, nemmeno la gommatura generosa ha in ciato sulla comodità, sonora e di marcia, di alto livello. La T5 Recharge PHEV è godibile in ogni situazione, una trazione anteriore sincera, precisa di sterzo senza essere “dura”, prevedibile anche nelle manovre d’emergenza. La massa di 17 quintali rispetto alle motorizzazioni solo termiche le toglie un pizzico di agilità, ben ripagato da un assorbimento encomiabile delle sospensioni.

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