Mazda MX-5 1.5 Exceed, riscoperta di un mito

I sedili non trattengono molto, ma per il resto sembra quasi di essere su una monoposto “cucita” addosso a noi.

Design retrò ma lineare, piacevole ma pure funzionale. La manopola sul tunnel ha permesso di liberare la consolle.

Migliorata rispetto alla generazione precedente, ma lo spazio e la sfruttabilità restano quelli di una spider essenziale.

È quasi d’emergenza, sebbene ci stia più di quanto si possa pensare. Ma l’apertura non favorisce l’accesso.

Migliorata verso l’avanti, per il cofano più basso. A tetto chiuso, dietro è limitata, ma aiutano i sensori di parcheggio.

Risulta adeguata, efficiente e ben controllabile, pur se non è del tipo bizona: non fa patire l’inverno.

I materiali adottati sono quelli che sono, anche relativamente alla pelle dei rivestimenti. Ma non tanto da essere sgradevoli.

Pur classicheggiante, la MX-5 non rinuncia ai gadget indispensabili oggidì. Ma alla fine non si va più in là della radio DAB.

Sulla Exceed è già tutto di serie, ma non sarebbe spiaciuto avere come optional qualche accessorio della 2.0.

Per una 1.5, seppur particolare come questa, si vorrebbe forse spendere meno. In più resta lo strano posizionamento in listino.

Anche qui avremmo gradito qualche “gadget tecnico” presente sulla 2.0, ma resta un propulsore brillante e moderno.

Tenendo i regimi giusti, i 131 cv e il peso contenuto si fanno sentire in positivo, assieme alla trazione.

La coppia ai bassi regimi è limitata, ma l’erogazione è fluida. I rapporti un poco lunghi richiedono di scalare per i sorpassi.

Qualcosa in meno del dichiarato, ma adeguata considerando la potenza da un lato e l’aerodinamica da spider dall’altro.

Si poteva sperare meglio, ma non si va su valori esagerati e con una guida rilassata si sfiorano i 20 km/litro.

La cambiata è semplicemente fantastica, fra corsa ridotta e fluidità del leveraggio, che ha limitato la tendenza a impuntare.

Ottimo per rapidità e sforzo necessario, oltre che per feeling; ma mezzo voto in meno perché perde precisione in velocità.

Non prontissima nei rallentamenti, ma efficace quando si chiede il massimo dall’impianto, anche sul bagnato.

Assetto giusto un poco morbido, ma che evita reazioni scomposte sullo sconnesso.

Sempre agevolmente controllabile, la MX-5 è oltretutto tenuta ben a bada dalle assistenze elettroniche.

In autostrada bisogna stare un po’ concentrati sullo sterzo impreciso, per il resto si può lamentare solo la rumorosità.