BMW M2, nuova, nera e cattiva: la prova

Presentazione

Su Facebook vanno sempre alla grande le analisi psicologiche “un tanto al chilo” del genere: «dimmi con quale piede scendi dal letto e ti dirò se farai l’astronauta o il ballerino al Bolshoi». Allora proviamoci anche noi e la domanda è: «se dovessi rinascere, preferiresti rinascere Hulk Hogan o Muhammad Alì?». Al di là del fatto che in un ipotetico scontro fisico Hulk finirebbe al pronto soccorso prima di averci capito qualcosa, la risposta non è così scontata, perché dal punto di vista immaginifico, l’ostentazione di potenza e brutalità di Hogan suggestiona tanto quanto la precisione e la velocità micidiali di Alì.

Arriviamo così al nocciolo del problema, prima che qualche lettore chiami il 118.

Checché ne dica la Bmw, allo stato evolutivo attuale della “filosofia M”, la nuova M2 e la M4 sono destinate a spartirsi la stessa torta.

Chi preferisce i boxeur di classe cristallina sceglierà la M4 e stillerà sorridendo il sudore e il sangue necessari per affrontare un impegno economico ben più gravoso, mentre chi ha l’animo del wrestler volerà dritto sulla M2, senza affatto sentirsi sminuito ma beandosi per aver risparmiato 18 mila euro e qualche spicciolo tra bollo e superbollo.