        C'&egrave; grande attesa intorno alla festa GTI, che avr&agrave; luogo nei dintorni della Volkswagen Arena di Wolfsburg dal 26 al 28 luglio 2024, in piena estate, con il tema portante che sar&agrave; &ldquo;Icons Coming Home&rdquo;. Imelda Labbe?, Membro del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen Responsabile delle Vendite, del Marketing e dell'After Sales, ha dichiarato: "Il GTI Fanfest e? una festa pensata da e realizzata per gli appassionati. E? tutto incentrato su di loro, perche? rendono questo raduno quello che e?: un incontro che trabocca di passione per il Marchio Volkswagen e per tutto cio? che riguarda le quattro ruote". Il programma della festa GTI Entrando nel cuore della festa, sar&agrave; possibile &ndash; con un numero limitato &ndash; avere l' Experience Ticket, grazie al quale si potr&agrave; vivere un'esperienza di guida di 150 minuti a bordo di modelli Volkswagen ad alte prestazioni presso la struttura di prova di Ehra vicino a Wolfsburg. Le varianti GTI di tutte e otto le generazioni della Golf saranno esposte intorno allo stadio del club VfL Wolfsburg di Bundesliga, ma oltre a loro ci saranno anche le versioni GTI di Lupo, Polo e up!. Volkswagen, inoltre, offrira? inoltre ai visitatori uno sguardo al futuro elettrico del marchio, presentando le versioni sportive GTX della sua famiglia ID. e la ID. GTI Concept. Ma non &egrave; finita qui perch&eacute; le attivit&agrave; sono tantissime e sono pensate facendo attenzione ai desideri personali dei fan. Ci saranno infatti, per dirne una, le calzature personalizzate, con un designer di scarpe che e? anche un appassionato, il quale ha ideato una serie di sneakers a tema GTI. I visitatori potranno acquistare questi oggetti da collezione durante l'evento o portare le proprie sneakers da personalizzare di persona. Non mancher&agrave; la presentazione di una nuova collezione lifestyle GTI e una parata GTI attraverso lo stabilimento VW di Wolfsburg, a cui vanno aggiungendosi DJ set e musica dal vivo, food truck e il famoso currywurst Volkswagen. L'ingresso &egrave; gratuito per i minori di 18 anni, mentre i pass giornalieri hanno un prezzo di 19,76 euro e i biglietti VIP di tre giorni disponibili a 119,76 euro. Per maggiori informazioni sulla prevendita recarsi al sito www.volkswagen.de/gtifanfest. Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella       

L'evento avr&agrave; luogo nei dintorni della Volkswagen Arena di Wolfsburg dal 26 al 28 luglio &nbsp; &nbsp;

GTI Fanfest 2024: ecco il programma e le info sui biglietti

&ldquo;Non abbiamo nessuna intenzione di andare via dall&rsquo;Italia, &egrave; una fake news: qui a Torino mi sento a casa. Abbiamo una visione del futuro, idee e progetti, abbiamo anche deciso di investire 100 milioni di euro per rendere la 500e pi&ugrave; accessibile riducendone il costo e pi&ugrave; efficiente con una nuova batteria, intervento che richiede 18-24 mesi per la modifica&rdquo;. E&rsquo; la replica di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, alle voci su disimpegni e fughe di Stellantis dal cuore italiano del Gruppo. Una presa di posizione decisa, davanti alle istituzioni, Stefano Lo Russo sindaco di Torino e Alberto Cirio presidente Regione Piemonte con i quali c&rsquo;&egrave; piena sintonia operativa, all&rsquo;interno di una giornata importantissima per il Gruppo: il taglio del nastro a Mirafiori di un reparto fondamentale per il futuro dell&rsquo;azienda, dove si costruiscono i nuovi cambi elettrificati a doppia frizione eDCT.  Un polo nato all&rsquo;insegna della sostenibilit&agrave;, perch&eacute; Stellantis - ha ricordato Tavares - vuole creare e portare soluzioni per &ldquo;fornire una mobilit&agrave; sostenibile, accessibile e sicura&rdquo;, perch&eacute; oggi tutti hanno un impegno verso l&rsquo;ambiente, pensando al forte impatto climatico che potr&agrave; avere sui nostri nipoti&hellip; E Mirafiori in tal senso rappresenta l&rsquo;avanguardia perch&eacute; con un progetto da 240 milioni di euro si trasforma nel Mirafiori Automotive Park dove in pochi mesi sono nati Battery Technology Center, SUSTAINera Circular Economy Hub, ora l&rsquo;hub per la produzione della trasmissione eDCT, ospitando anche numerose altre attivit&agrave; di progettazione, ingegneria e tecnologia, produzione, supply chain, economia circolare. Un polo unico a livello mondiale  I CAMBI eDCT  Ognuno, individualmente o ancor di pi&ugrave; come azienda, pu&ograve; contribuire a un futuro migliore. In&nbsp;questa ottica la produzione del cambio eDCT per i sistemi di propulsione ibridi di Stellantis porta una riduzione delle emissioni non meno del 70%, un gesto che (sommato ad altri) ha impatto positivo sul pianeta. Il sito occupa 17mila metri quadri a Mirafiori ed &egrave; stato allestito in 18 mesi, dotato di impianti con livelli di automazione molto elevati e produrr&agrave; fino a 600.000 eDCT all&rsquo;anno, 2100 al giorno, con 500 dipendenti dedicati. &ldquo;L&rsquo;eDCT prodotto a Mirafiori rappresenta una tecnologia di ibridazione all&rsquo;avanguardia ma conveniente, che integra un motore elettrico da 21 kW in una trasmissione a doppia frizione. Il motore fornisce propulsione elettrica in scenari in cui occorre meno coppia motrice, come la guida in citt&agrave; o quella a velocit&agrave; costante, permettendo al motore a combustione interna di rimanere spento per il 50% del tempo nel ciclo urbano. Quando &egrave; richiesta una coppia maggiore, si attiva il motore a combustione interna&rdquo;.  100 MILIONI PER LA 500e  Partendo da una premessa su una serie di notizie importanti, Tavares ha ricordato che &ldquo;agli italiani sono state fatte tante promesse, ma gli incentivi tanto attesi non sono ancora stati rilasciati&hellip; e abbiamo deciso di non aspettare&rdquo;.&nbsp;&nbsp;&nbsp;Cos&igrave;, senza attendere oltre, Stellantis ha convogliato un investimento &ldquo;da non meno di 100 milioni di euro per la nuova batteria della 500e, con l&rsquo;obiettivo di aggiungere km e ridurre i costi attraverso soluzioni intelligenti e al tempo stesso rendere pi&ugrave; accessibile agli italiani l&rsquo;avvicinamento all&rsquo;acquisto della vettura elettrificata, in particolare ai ceti medi&quot;. E ha definito l&rsquo;operazione una &ldquo;decisione molto etica&rdquo; parte integrante di un piano di e-mobility del Gruppo.  PANDA, VITA PIU&rsquo; LUNGA?  Tra le varie possibilit&agrave;, Tavares ha lasciato trapelare quella che per ora &egrave; un&#39;idea in attesa di conferma: &ldquo;Se ci saranno le condizioni potremmo estendere la produzione della Panda al 2030, un periodo pi&ugrave; lungo perch&eacute; &egrave; un&rsquo;auto molto vicina agli italiani. Vedremo, se ci saranno le condizioni e in regola con le normative&rdquo;, probabilmente legate allo sviluppo del mild-hybrid.  IL PERICOLO CINESE  Parlando dei nuovi competitor in arrivo dalla Cina, su cui si &egrave; focalizzata l&rsquo;attenzione anche e in particolare a livello politico, Tavares &egrave; stato deciso: &ldquo;Per quanto ci compete, siamo in grado di tenere testa ai competitor cinesi, se qualcuno vuole introdurre sul mercato italiano competitor cinesi sar&agrave; responsabile delle decisioni prese e ne pagher&agrave; le conseguenze. Parlando da italiani, sarebbe normale aiutare a superare difficolt&agrave;, piuttosto che far entrare sul mercato dei competitor pericolosi, col rischio di danneggiare stabilimenti e produttivit&agrave; italiani&hellip; In ogni caso qui a Torino puoi sempre trovare il management di Stellantis con cui parlare e trovare soluzioni&hellip;&quot;. 

Il Ceo del Gruppo smentisce le ultime voci e rilancia il polo di MIrafiori con il restyling della 500e e la produzione di 600.000 cambi eDCT all&rsquo;anno per i sistemi di propulsione ibridi

Tavares: &quot;Stellantis via dall&#39;Italia? Fake news&quot;

        Motori alla conquista della terra, del cielo e dell'acqua. &Egrave; questo il tema del Concorso di Eleganza Vittoriale, previsto dal 27 al 28 aprile sul Lago di Garda. Protagoniste dell'evento saranno non solo le automobili, ma anche motocicli, velivoli e imbarcazioni d'epoca, provenienti dall'Italia e dall'Europa. Il tutto, con lo scenario evocativo del Vittoriale degli Italiani fortemente voluto da Gabriele d'Annunzio che qui ricevette, il 28 aprile 1932, il pilota Tazio Nuvolari. Eleganza terra-acqua-aria  L'evento &egrave; stato organizzato dal Jurassic Car Club Tazio Nuevolari, associazione che da anni promuove i valori del motorismo e che dal 2017 promuove la Giornata Mondiale del Motorismo Storico (GMMS). A patrocinare il Concorso di Eleganza saranno invece l'Assessorato al Turismo della Regione Lombardia, i comuni di Gardone Riviera e Castel d'Ario, ACI e ACI Storico, con il con il partenariato dell&rsquo;Associazione Internazionale Motorismo, The Secret Gate e di SARA Assicurazioni e Unidea Assicurazioni. Ad animare il Concorso d'Eleganza Vittoriale saranno circa 30 automobili, alle quali si affiancheranno 15 moto storiche, 10 velivoli tra idrovolanti e aeroplani e 10 imbarcazioni d'epoca, provenienti dall'Italia e dall'Europa. L'appuntamento al Vittoriale &egrave; fissato per venerd&igrave; 26, con l'esposizione statica dei mezzi, per poi proseguire il week end del 27-28 con la manifestazione vera e propria che prevede anche il sorvolo del Lago di Garda di fronte alla darsena di Torre San Marzo dove approderanno anche le imbarcazioni in gara. Le vettura e le moto saranno invece esposte presso il Vittoriale. L'incontro tra d'Annunzio &egrave; stato anche fonte d'ispirazione per il trofeo del Concorso di Eleganza: nel '32 infatti il poeta don&ograve; al pilota mantovano una spilla d'oro a forma di tartaruga, con una motivazione divenuta poi celebre: &ldquo;All&rsquo;uomo pi&ugrave; veloce, l&rsquo;animale pi&ugrave; lento&rdquo;. Da allora, la tartaruga divent&ograve; il simbolo di Nuvolari. Una riproduzione in bronzo del guscio della tartaruga costituir&agrave; anche il trofeo che si aggiudicheranno le vetture vincitrici delle diverse Classi in gara. A questo, si aggiunger&agrave; un trofeo speciale che, seguendo la filosofia della Coppa Davis, rester&agrave; esposto al Vittoriale e nel quale, di anno in anno, sar&agrave; menzionato il vincitore assoluto del concorso. Paolo Pininfarina, le auto pi&ugrave; belle ideate dall'indimenticabile designer La bellezza dei motori &ldquo;Anche nel mondo dei motori c&rsquo;&egrave; una nota di bellezza, un&rsquo;eleganza, che &egrave; un mix d&rsquo;ingegno tecnico, velocit&agrave; e design industriale &ndash; ha spiegato Barbara Mazzali, Assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing Territoriale in occasione della presentazione dell'evento a Palazzo Lombardia lo scorso 9 aprile - Non a caso le sfilate di auto storiche sono, da oltre un secolo, una tradizione di grande attrattivit&agrave; in Lombardia e in Italia. Ma quello che ci aspetta con il nuovo concorso motoristico &egrave; un&rsquo;esperienza unica, chiamata &lsquo;Cielo-Terra-Acqua&rsquo;, in riferimento agli spazi fisici &lsquo;conquistati&rsquo; dall&rsquo;intelligenza umana. Rivivendo al contempo la Storia, attraverso automobili, moto, barche ed aerei d&rsquo;epoca. Il tutto in una &lsquo;location&rsquo; d&rsquo;eccezione, il &lsquo;Vittoriale&rsquo; a Gardone Riviera, uno dei musei &lsquo;a cielo aperto&rsquo; pi&ugrave; visitati d&rsquo;Italia&rdquo;.  Una location, quella del Vittoriale, che il Jurassic Car Club conosce bene. L'associazione ha infatti gi&agrave; lavorato insieme alla fondazione &ldquo;il Vittoriale degli Italiani&rdquo; e al suo presidente, lo storico e scrittore Prof. Giordano Bruno Guerri. &ldquo;Il Vittoriale inoltre &ndash; ha aggiunto il presidente del Jurassic Car Club Tatius Nubladus, Giorgio Ungaretti - tra i numerosi ruoli culturali che riveste, annovera anche quello di essere il primo polo del motorismo storico in Italia, esponendo la nave di d&rsquo;Annunzio, le automobili, nonch&eacute; il biplano col quale il poeta soldato comp&igrave; il famoso volo su Vienna&rdquo;. BMW alla Design Week di Milano, il racconto del processo creativo       

L'evento andr&agrave; il scena il 27 e 28 aprile e coinvolger&agrave; auto e moto d'epoca, ma anche velivoli e imbarcazioni

Concorso d'Eleganza al Vittoriale, spettacolo su terra, acqua e aria

        La prima di tutte, Lamborghini 350 GT torna a Ginevra, dove sei decadi orsono inizi&ograve; la storia. Correva il marzo del 1964, Automobili Lamborghini, fondata pochi mesi prima, aveva presentato ad ottobre del 1963 il suo primo prototipo, chiamato 350 GTV, disegnato da Franco Scaglione. La vettura di serie, derivata da quel primo prototipo rimasto esemplare unico, &egrave; stata la 350 GT, presentata al Salone dell&rsquo;Automobile di Ginevra nel marzo del 1964. A 60 anni di distanza sulle strade di Ginevra &egrave; arrivata la 350 GT secondo numero di telaio, la pi&ugrave; antica Lamborghini di serie in esistenza, per celebrare la storia della sua prima vettura di serie Prima pietra miliare con telaio e la ciclistica il frutto del lavoro di Giampaolo Dallara. Il motore, V12, 3,5 litri con 4 alberi a camme in testa, accreditato di 320 cavalli, nasce dal progetto di Giotto Bizzarrini. Due giganti. Il disegno della carrozzeria in alluminio, e la sua produzione, &egrave; opera della Carrozzeria Touring di Milano, altro vertice assoluto. Raffinatissima per interni 350 GT, spicca per la configurazione 2 + 1, con due posti anteriori ed uno centrale posteriore. La prima Lamborghini 350 GT venne consegnata al batterista livornese Giampiero Giusti, all&rsquo;epoca all&rsquo;apice del successo con il complesso musicale &ldquo;I 5 di Lucca&rdquo; diventato poi &ldquo;Quartetto di Lucca&rdquo; e considerata una delle formazioni Jazz pi&ugrave; importanti in Italia. Inizi&ograve; uno stretto rapporto tra Lamborghini ed il mondo dello spettacolo.  Lamborghini, buona la seconda La vettura a Ginevra nel 1964 &egrave; la 350 GT telaio #101, di colore Verde Ginevra Metallizzato su interni bianchi, poi andata distrutta a causa di un tamponamento Nel 2024 circola in Svizzera la Lamborghini 350 GT successiva, secondo numero di telaio, di colore Grigio metallizzato con interni rossi, spedita da Sant&rsquo;Agata Bolognese il 15 agosto 1964 e consegnata nuova proprio a Ginevra. Ora &egrave; stata restaurata e certificata dal Polo Storico. Potrebbe interessarti: Nissan GT-R 2025: l'ultima serie di "Godzilla" prima dell'era elettrica?&nbsp;       

Omaggiato il primo modello di produzione della Casa di Sant'Agata Bolognese e il pi&ugrave; antico ancora esistente

Lamborghini 350 GT, torna a Ginevra dopo 60 anni

        Silicon Box, azienda di Singapore specializzata in tecnologie chiplet integration, advanced packaging e testing, ha deciso di investire ben 3,2 miliardi di euro per realizzare un nuovo impianto produttivo in Italia, il primo del suo genere nell'Unione Europea. La notizia &egrave; stata annunciata&nbsp;dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e dal co-fondatore e CEO di Silicon Box, Byung Joon Han. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Gli obiettivi del progetto Lo stabilimento sar&agrave; costruito e gestito in conformit&agrave; con i principi net zero dell'Europa, con l'obiettivo di minimizzare l'impronta di carbonio e l'impatto sull'ambiente. Non solo, perch&eacute; il nuovo polo sar&agrave; necessario al fine di soddisfare la sempre pi&ugrave; crescente richiesta di assemblaggio di semiconduttori nel continente e incrementare l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e componenti per veicoli elettrici. In Italia, Silicon Box contribuir&agrave; al rafforzamento del settore, allineandosi alla strategia chips del Paese che punta sul design dei chip, l'adozione di nuovi materiali e l'assemblaggio avanzato. Si stima che il nuovo stabilimento, che sar&agrave; situato nel Nord Italia, produrr&agrave; almeno 1.600 posti di lavoro diretti e tantissimi altri indiretti. Si attende solo l'approvazione&nbsp;finale della Commissione Europea per l'avvio dei lavori. L'Italia punta la leadership del settore Il Ministro Urso ha dichiarato: "I recenti sconvolgimenti globali sottolineano la necessit&agrave; di costruire una catena di approvvigionamento pi&ugrave; resiliente per i semiconduttori in Europa. Il governo mette i chip e la microelettronica al centro delle priorit&agrave; strategiche. Questa iniziativa testimonia ancora una volta che siamo in grado di attrarre gli interessi dei player tecnologici globali e che l'Italia &egrave; in corsa per ricoprire una posizione di leadership nel settore. Siamo convinti che questa nuova struttura funger&agrave; da catalizzatore per ulteriori investimenti e innovazioni in Italia". La Camera approva la mozione della maggioranza sull&rsquo;automotive       

Lo stabilimento, incentrato sulla produzione di microchip, sar&agrave; situato nel nord Italia e offrir&agrave; almeno 1.600 posti di lavoro diretti

Silicon Box, oltre 3 miliardi per realizzare un polo produttivo in Italia

        Il Governo italiano si &egrave; posto l'obiettivo di "attirare" un secondo produttore automobilistico al fine di diversificare il settore del Paese oltre a Stellantis: i riflettori sono stati puntati sul Marchio BYD e a rivelarlo &egrave; stato lo stesso l'amministratore delegato dell'azienda di Guangdong, Michael Shu. Byd Seal U DM-i, &egrave; tempo dell'ibrido plug-in dopo l'elettrico BYD: "Valutare in base alle vendite" In un'intervista esclusiva a Bloomberg, Shu ha rivelato che BYD &egrave; stata contattata dal Governo italiano: "Abbiamo avuto alcuni contatti per discuterne", ha dichiarato al Salone Internazionale dell'Automobile di Ginevra. La necessit&agrave; di stabilire un secondo polo produttivo in Europa &egrave; stata messa in discussione da Shu, il quale ha sottolineato che questa dipender&agrave; dall'andamento del mercato. "Dobbiamo valutare in base alle nostre vendite: al momento stiamo facendo progressi straordinari", ha affermato. BYD, protagonista indiscussa nel 2023 quando ha superato persino Tesla come il principale produttore mondiale di veicoli elettrici, ha confermato a dicembre la costruzione di una fabbrica in Ungheria. Salone di Ginevra 2024: un ritorno che non (con)vince        

L'intenzione dell'Esecutivo &egrave; quella di attirare un nuovo produttore automobilistico per ampliare il settore in Italia: la rivelazione in un'intervista

Il Governo italiano "corteggia" BYD: lo ha svelato il CEO Shu

        Cosa si pu&ograve; trovare ad Automotoretr&ograve;? La kermesse &egrave; un vero e proprio paradiso per gli appassionati di veicoli d&rsquo;epoca, perch&eacute; tra i suoi stand trovano spazio modellismo, racing, compravendita di vetture d&rsquo;epoca, ma anche ricambi introvabili e i pi&ugrave; svariati oggetti di automobilia.  Automotoretr&ograve; si svolger&agrave; il 2 e 3 marzo 2024 all&rsquo;interno di Mercanteinfiera, importante salone internazionale di design, arte, modernariato e collezionismo vintage. La storia di Automotoretr&ograve; Giunta ormai alla sua 41esima edizione, da quella inaugurale del lontano 1983 al Palazzo del Lavoro e dopo una lunga permanenza presso il Lingotto Fiere di Torino, Automotoretr&ograve; si &egrave; svolta&nbsp; per la prima volta lo scorso anno al di fuori del capoluogo piemontese trovando in Fiere di Parma il luogo ma anche il partner giusto per ripartire con un format rinnovato. Organizzatori e ideatori sono Beppe e Alberto Gianoglio.  Il nuovo format di Automotoretr&ograve; Come abbiamo sottolineato il nuovo Format di Automotoretr&ograve; ha debuttato nel 2023, registrando una risposta molto positiva in termini di pubblico. Nel 2024 Automotoretr&ograve; occuper&agrave;, con i suoi numerosi Marchi tra cui Fiat, Lancia, Audi, Jeep, Abarth, Jaguar, Mercedes-Benz e Porsche, l&rsquo;intero Padiglione 2, il pi&ugrave; ampio di Fiere di Parma, con i suoi 30mila metri quadrati di superficie espositiva. Alfa Romeo Alfetta GT, 50 anni di una sportiva specialissima  La sinergia con Mercanteinfiera &laquo;Con la compresenza di Automotoretr&ograve; a Mercanteinfiera &ndash; ha sottolineato Antonio Cellie, AD di Fiere di Parma &ndash; il polo conferma la sua centralit&agrave; come grande attore del collezionismo globale, espandendo il suo raggio d&rsquo;azione e consolidandosi anche nel mercato delle auto d&rsquo;epoca. Vogliamo diventare un riferimento per questo importantissimo comparto, costruendo insieme agli ideatori di Automotoretr&ograve; un salone che sia un appuntamento imprescindibile del motorismo storico&raquo;. &laquo;La concomitanza con Mercanteinfiera rappresenta un valore importante per il nostro salone sia sul mercato italiano che estero &ndash; racconta Alberto Gianoglio. Un abbinamento che ci consente di richiamare spettatori che abitualmente non frequentano l&rsquo;universo di auto e moto d&rsquo;epoca, e che hanno cos&igrave; l&rsquo;occasione di scoprire una nuova passione&raquo;.        

L&rsquo;importante evento dedicato a moto e auto d&rsquo;epoca aspetta gli appassionati del settore in occasione del primo weekend dell&rsquo;edizione primaverile di Mercanteinfiera

Automotoretrò, dal 2 al 3 marzo le auto atoriche a Fiere di Parma

        Audi Italia e le Alpi, in particolare Madonna di Campiglio, sono un connubio assodato. Ma al di l&agrave; delle ragioni che possono essere collegate alle tipiche operazioni di marketing, la partnership tra la filiale italiana e l'azienda di promozione turista persegue fini pi&ugrave; nobili. Non che lo sviluppo economico di due realt&agrave; cos&igrave; diverse ma cos&igrave; consolidate non lo sia, ma quando di mezzo c'&egrave; la natura, la sostenibilit&agrave; diventa il punto centrale di tale collaborazione. Da un lato un provider di mobilit&agrave; come Audi, che sta virando verso l'elettrificazione totale del marchio. Dall'altro Madonna di Campiglio e la valle che la circonda, che lavora ad un turismo che non &egrave; fatto solo di sciatori invernali e camminatori estivi. Cos&igrave; nasce l'idea di Mountain Progress Lab. Un vero e proprio laboratorio di raccolta dati che coinvolge anche l'Universit&agrave; di Trento e H-Farm, un polo per la formazione e l'innovazione nonch&eacute; incubatrice di start-up.  Audi Q9, prove di maxi-suv 7 posti oltre Q7 Gli strumenti per una mobilit&agrave; consapevole Se uno dovesse descrivere quali sono gli elementi fisici di Mountain Progress Lab sono sostanzialmente due: la flotta di otto Audi Q4 e-tron che funger&agrave; da vero e proprio elemento a favore della mobilit&agrave; della valle, e le centraline (sia mobili posizionate sulle Q4, sia fisse). Nello specifico questo elemento serve per raccogliere una serie di dati che riguardano l'ambiente. Quelle che equipaggiano le vetture a marchio Audi rilevano la quantit&agrave; di polveri sottili presenti nell'aria, il biossido di Azoto, la temperatura e l'umidit&agrave;, e sono dotate di barometro e sistema gps. Quelle fisse invece sono provviste di anemometro e possono rilevare la quantit&agrave; di ozono nell'aria. Ci sono poi altri dati, come quello relativo al rumore e al traffico che possono essere raccolti dalle centraline. Lecito domandarsi chi debba guidare queste Audi. Non &egrave; prevista la presenza di una &ldquo;flotta&rdquo; di scienziati, perch&eacute; chiunque potenzialmente potr&agrave; mettersi al volante di una Q4 e-tron e spostarsi all'interno di un percorso segnato da una serie di eco-routes. Chiudere descrivendo tale processo come una sorta di car-sharing di montagna sarebbe errato. In primis perch&eacute; si tratta di un esperimento che ha come finalit&agrave; quella di raccogliere tutta una serie di dati per monitorare e tracciare come si sviluppa la mobilit&agrave; durante le stagioni estive ed invernali, dove Madonna di Campiglio ha il picco del flusso turistico. E poi perch&eacute; l'utilizzo delle vetture per spostarsi all'interno di una serie di zone designate, &egrave; assolutamente gratuito. Sar&agrave; anche possibile raggiungere parti di montagna solitamente interdette al traffico veicolare tradizionale. Pertanto la raccolta e l'analisi dei dati, derivati sia da quelli tracciati dalle auto in movimento, sia dalle centraline fisse, consentir&agrave; di generare consapevolezza per alimentare nuovi comportamenti virtuosi e migliorare il rapporto tra uomo e natura. Portando alla luce, magari, delle possibili criticit&agrave;. Pronti a partire? Nel caso foste di passaggio a Madonna di Campiglio, l'iniziativa sar&agrave; operativa al 100% nel giro di qualche settimana. H-Farm render&agrave; disponibile una app con cui sar&agrave; possibile prenotare una vettura. Al momento, essendo il progetto di Mountain Progress Lab gi&agrave; partito, si potr&agrave; riservare una corsa passando dal nuovo Smart Hub, sito nei pressi del Laghetto di Campiglio. Un nuovo luogo polifunzionale, oltre che una vera e propria charging station a 360&deg;, pit stop principale delle Eco-routes. Che si potr&agrave; usare, per chi ne avr&agrave; voglia, come location per chi si trova in smartworking. A breve sar&agrave; poi installata una stazione di ricarica ad alta potenza di Ewiva. Mentre all'interno delle Audi Q4 e-tron presenzia un tablet che alimenta l'in-car experience della vettura. Si tratta di una AI generativa per dialogare con gli utenti, impiegata non solo per raccogliere informazioni geo localizzate sul percorso, ma pure per raccogliere ulteriore dati sul comportamento degli utenti. Un mole di dati decisamente importante quella che l'Universit&agrave; di Trento e H-Farm si troveranno ad analizzare a fine di ogni stagione (invernale ed estiva), che porter&agrave; certamente a far crescere Madonna di Campiglio in modo intelligente. Il progetto Mountain Lab serve per prendere delle decisioni e portare a delle scelte concrete, sviluppando un ecosistema a supporto della mobilit&agrave; elettrica. Arrivando un giorno ad una gestione intelligente dei fluissi veicolari e delle persone.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Si tratta di un progetto che coinvolge Audi Italia, l'Apt di Madonna di Campiglio, H-Farm e l'Universit&agrave; di Trento e mira a raccogliere una grande mole di dati

Mountain Progress Lab, la montagna più sostenibile con Audi

        Da un futuro assolutamente incerto, se la proposta di Euro 7 fosse passata nella formulazione originale della Commissione, a un supplemento di vita utile per le utilitarie a benzina. &Egrave; l'evoluzione dello scenario a seguito della sostanziale stabilit&agrave; dei parametri relativi alle emissioni di Co2 e ai test di omologazioni, dettata dal compromesso votato in Europa sul ciclo di omologazione Euro 7.&nbsp; Cos&igrave;, da prospettive concrete del taglio dai listini di modelli di segmento B si &egrave; passati a un quadro che registra la prosecuzione della produzione di modelli come Volkswagen Polo, vista la sostanziale conferma dei valori di emissioni prescritti dal ciclo Euro 6 nel passaggio all'Euro 7.  Volkswagen ID.2all a pieno regime dal 2026 La premessa &egrave; necessaria per introdurre quella che &egrave; un'indicazione diffusa da Auto Motor und Sport, relativa al rinvio della piena produzione della Volkswagen ID.2all al 2026. Il mese di maggio &egrave; indicato quale avvio della fase di ramp up piena, mentre nel 2025 sar&agrave; una ridotta quota di esemplari dell'utilitaria elettrica a essere prodotta. Incentivi Auto, Governo in ritardo: cosa pu&ograve; accadere da febbraio Se le anticipazioni di stampa dovessero essere confermate, si tratta di un rinvio rispetto ai piani iniziali, ferma restando la presentazione del modello nella sua versione finale nel corso del 2025. Un anno pi&ugrave; tardi &egrave; prevista la presentazione della ID.2all Suv.&nbsp; Alle sorti dell'utilitaria elettrica Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;si legano anche quelle dei modelli a marchio Skoda e Cupra, che ne condividono la base tecnica e il sito di produzione. La fascia di mercato delle elettriche da 25 mila euro Il ruolo della ID.2all &egrave; centrale per l'ingresso tra le auto elettriche nella fascia di prezzo dei 25 mila euro. Un ingresso che Volkswagen far&agrave; nel 2026, sebbene sia prevedibile l'apertura della raccolta ordini nel 2025. Un cronoprogramma rinviato rispetto a quanto, ad esempio, far&agrave; Renault, pronta nel 2024 a lanciare la R5 elettrica, poi la Renault 4 a batterie nel 2025 e, nel 2026, la Twingo elettrica.&nbsp; Non c'&egrave; solo il possibile posticipo della piena produzione dei volumi al maggio del 2026, nel quadro in cui opera Volkswagen. Sempre sulle pagine di Auto Motor und Sport, dall'a.d. Thomas Schaefer &egrave; arrivata conferma della razionalizzazione della produzione avviata con la nuova Passat. Anzich&eacute; proseguire con i nuovi modelli in una produzione in eccesso per volumi, che contempli anche una richiesta del mercato superiore alle stime, l'ottimizzazione in atto porta i volumi a un 80% delle stime di vendita massime e una copertura dell'eventuale richiesta eccedente attraverso un successivo incremento dei turni.       

Le indiscrezioni sull'avvio della produzione della Volkswagen elettrica da 25 mila euro spostano in avanti le prospettive iniziali

Volkswagen ID.2all, produzione a pieno regime solo dal 2026

Cos&igrave; come accaduto nel mese di ottobre, a novembre si &egrave; registrato un notevole aumento delle vendite di automobili in Italia. I dati parlano chiaro: ben 139.278 veicoli immatricolati nei 30 giorni, un +16,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Per quanto riguarda i dati cumulati da gennaio a novembre, si attesta una crescita comp&ograve;lessiva del 20,1%, con 243.500 unit&agrave; in pi&ugrave; vendute. Pesa ancora il post-pandemia, con un decremento del 18,1%.  Ecco le auto pi&ugrave; vendute per tipo di alimentazione in Italia a novembre 2023:  Le ibride pi&ugrave; vendute    A novembre le auto ibride hanno registrato un incremento significativo del 4,2%, attestandosi cos&igrave; al 38% di quota nel mese e al 36,3% nel cumulato, con un notevole aumento di 2,3 punti percentuali (full hybrid 11,4%, mild hybrid 26,5%). La classifica delle pi&ugrave; vendute: Fiat Panda (10.424); Lancia Ypsilon (3.417); Toyota Yaris Cross (3.182); Ford Puma (2.947);&nbsp; Nissan Qashqai (2.902); Kia Sportage (1.582); Toyota Yaris (1.460); Toyota C-HR (1.259); Suzuki Ignis (1.218); Renault Austral (1.164). Tra le plug in, segmento che vede una perdita del 4,1% rispetto al 2022: Jeep Compass (530);&nbsp;Cupra Formentor (416); Audi Q3 (406); Ford Kuga (360); Audi Q5 (304); BMW X1 (286); Mercedes GLA (211); Lynk &amp; Co 01 (180); Audi A3 (176); Mercedes Classe A (167).  Sfoglia le pagine per continuare a leggere  &nbsp;  Le elettriche pi&ugrave; vendute    Le auto elettriche a novembre hanno guadagnato l&#39;1,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Ecco i modelli pi&ugrave; venduti: Tesla Model 3 (1.956); Tesla Model Y (703); Dacia Spring (509); Fiat 500 (422); Smart fortwo (422); Jeep Avenger (246); MG4 (216); Audi Q4 (202); Smart #1 (177); BMW iX1 (167).  Sfoglia le pagine per continuare a leggere  &nbsp;  Le benzina e Diesel pi&ugrave; vendute    Le auto a benzina registrano un leggero aumento dell&#39;0,9%, portandosi al 27,8% di quota nel mese e al 28,1% nel cumulato (con un incremento di 0,5 punti percentuali). Le Diesel hanno invece subito un calo significativo del 3,4%. Le pi&ugrave; vendute a benzina: Jeep Avenger (3.043); Toyota Aygo X (2.584); Citroen C3 (2.554); MG ZS (2.329); Volkswagen T-Cross (2.119); Peugeot 208 (1.592); Dacia Sandero (1.541); Volkswagen T-Roc (1.502); Opel Corsa (1.473); Volkswagen Polo (1.390). Le Diesel pi&ugrave; vendute: Fiat 500X (1.110);&nbsp;Mercedes GLA (963); Volkswagen Tiguan (943); Peugeot 3008 (939); Alfa Romeo Tonale (938); Peugeot 2008 (904); BMW X1 (888); Volkswagen T-Roc (739); Alfa Romeo Stelvio (665); Skoda Octavia (633).  Sfoglia le pagine per continuare a leggere  &nbsp;  Le auto a GPL e metano pi&ugrave; vendute    Le auto GPL hanno registrato una flessione dell&#39;1,5%, stabilizzandosi al 9,7% di quota a novembre e al 9,1% nei primi undici mesi del 2023. Le GPL pi&ugrave; vendute: Dacia Sandero (3.324); Dacia Duster (2.357); Renault Captur (1.228); DR 4.0 (1.152); Renault Clio (611); Lancia Ypsilon (585); Fiat Panda (570); Dacia Jogger (530); DR 5.0 (483); EVO 5 (386). Le auto pi&ugrave; vendute a metano: Volkswagen Polo (107); Audi A3 (51); &Scaron;koda Kamiq (38); &Scaron;koda Octavia (14); Volkswagen Golf (6); Seat Arona (5); Seat Ibiza (1); Skoda Scala (1).  Auto Speed Date: perch&eacute; l&#39;elettrico non crescer&agrave; in Italia nel 2024 

Crescono le ibride, scendono le Diesel: ecco le auto pi&ugrave; vendute per ogni tipo di alimentazione in Italia nell&#39;ultimo mese

Mercato auto, ecco le pi&ugrave; vendute a novembre

Un investimento da 40 milioni di euro apre le porte di un nuovo business per il Gruppo Stellantis: negli storici impianti di Mirafiori nasce a Torino il primo Hub di Economia Circolare SUSTAINera. E&rsquo; la risposta di Stellantis alla necessit&agrave; di trovare soluzioni per facilitare l&rsquo;approccio alla nuova mobilit&agrave; di cui &egrave; necessario contenere i costi affinch&eacute;, come ha sottolineato Carlos Tavares ad di Stellantis, la diffusione delle vetture elettrificate possa arrivare anche alle classi medie. Non solo modelli nuovi, efficienti e soprattutto elettrificati, ma uno sguardo a 360 gradi sulle produzione, sostenibile e in linea con le necessit&agrave; di salvaguardare l&rsquo;ambiente, il Pianeta.  &nbsp;  Motori, cambi e batterie per veicoli elettrici  L&rsquo;Hub di Economia Circolare SUSTAINera avvia la sua prima fase di attivit&agrave; con la rigenerazione di motori, cambi e batterie per veicoli elettrici ad alta tensione, il ricondizionamento e lo smontaggio dei veicoli con l&rsquo;obiettivo di aggiungerne altre in futuro. Alla nuova sfida &egrave; chiamata una forza lavoro attuale di 200 unit&agrave; che diventeranno ben 550 entro il 2025, tutti con una profonda capacit&agrave; professionale. Anche perch&eacute; si tratta di rimettere in attivit&agrave; auto e componenti che hanno gi&agrave; vissuto una parte della loro vita su strada: quattro per ora i settori di lavoro nell&rsquo;ambio dell&rsquo;Economia Circolare, Rigenerazione, Centro di selezione (per Rigenerazione e Riciclo), Ricondizionamento del Veicolo (Riparazione, rigenerazione, Riutilizzo), Smontaggio dei Veicoli (Riciclo, Rigenerazione e Riutilizzo). Una operazione che al momento riguarda motori, trasmissioni e componenti vari, ma soprattutto coinvolge anche l&rsquo;intervento sulle batterie per rigenerarle e dar loro una seconda vita, che sia in forma di materiali o componenti o di vero e proprio riutilizzo completo.&nbsp;  E&rsquo; un business che dovrebbe generare oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030 (nell&rsquo;ambito del piano strategico Dare Forward 2030), dando anche un impulso al processo di azzeramento delle emissioni di carbonio entro il 2038 in cui - come ha detto Tavares - Stellantis conta di arrivarci tra i primissimi Costruttori.&nbsp;    Elkann: &quot;L&#39;impegno di Stellantis per l&#39;Italia&quot;  L&rsquo;Hub di Economia Circolare SUSTAINera&nbsp;&egrave; stato inaugurato&nbsp;alla presenza di John&nbsp;Elkann e Carlos Tavares, rispettivamente presidente e ad di Stellantis, ma anche di Alberto Cirio Governatore del Piemonte e di Stefano Lo Russo, sindaco di Torino &nbsp;che per primi avevano raccolto l&#39;impegno del Gruppo per il rilancio produttivo a Mirafiori, entrando subito in sintonia con i nuovi progetti. Occupa un&rsquo;area totale di 73.000 metri quadrati, di cui 55.000 sono stati recuperati riconvertendo una struttura parzialmente inutilizzata e riciclando pi&ugrave; di 5.000 tonnellate di metallo proveniente da risorse obsolete. Le attrezzature e i macchinari utilizzati nella struttura sono stati recuperati da altre sedi, garantendo un risparmio del 55% rispetto all&rsquo;acquisto di nuove attrezzature.  &quot;L&rsquo;Hub di Economia Circolare raccoglie competenze e attivit&agrave; volte a creare un centro di eccellenza in Europa - spiega Carlos Tavares, CEO di Stellantis - Stiamo industrializzando il recupero e il riutilizzo sostenibile dei materiali, dando vita a nuove tecnologie e competenze mentre cresciamo nel settore. Il nostro impegno nella rigenerazione, riparazione, riutilizzo e riciclo non solo alleggerir&agrave; la pressione sul nostro pianeta, ma porter&agrave; anche valore finanziario a Stellantis, salvaguardando il nostro futuro mentre trasformiamo il nostro modello di produzione e consumo&quot;.  &quot;Questo nostro ulteriore investimento a Torino dimostra l&rsquo;impegno di Stellantis verso l&rsquo;Italia nel contesto evolutivo del settore&quot;, aggiunge John Elkann presidente di Stellantis che richiama l&rsquo;attenzione su un. Tavolo congiunto a livello di Governo: &quot;&Egrave; una politica che quando vede un&rsquo;opportunit&agrave;, lascia da parte le visioni di parte e trova la strada da percorrere insieme, nell&rsquo;interesse di tutti. E&rsquo; il caso del tavolo per lo sviluppo dell&rsquo;automotive che il Governo italiano ha appena istituito, a cui parteciperanno Stellantis, le Regioni interessate, i sindacati e l&rsquo;ANFIA. Di questa politica c&rsquo;&egrave; bisogno, ovunque. E penso che anche di fronte a questo nuovo polo per l&rsquo;economia circolare, da oggi l&rsquo;Italia abbia un motivo in pi&ugrave; per guardare con interesse a Torino&quot;. 

Negli storici impianti di Mirafiori di Torino Elkann e Tavares inaugurano un nuovo business che dovrebbe generare oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030

Stellantis apre il primo Hub di Economia Circolare SUSTAINera

        Appuntamento al centro nel cuore della passione. La sesta edizione di Motor Valley Fest, il festival a cielo aperto e gratuito, si svolger&agrave; dal 2 al 5 maggio 2024 a Modena, la capitale della terra dei motori per antonomasia. Al culmine della prossima primavera il lungo fine settimana sar&agrave; dedicato a scoprire dove sono concepite le auto pi&ugrave; veloci, per toccare con mano l&rsquo;eccellenza motoristica italiana, attraverso una serie di eventi. Confermato il format &ldquo;Innovation &amp; Talents&rdquo; momento di incontro e confronto tra la domanda e l&rsquo;offerta di nuove proposte di mobilit&agrave; alternativa, protagonisti i giovani universitari e i grandi Marchi del territorio Al Motor Valley Fest intenso il calendario degli appuntamenti di networking, con convegni e round table, e la partecipazione di relatori di spicco dell&rsquo;industria automobilistica nazionale ed internazionale per parlare del futuro dell&rsquo;automotive. Tanti gli eventi in citt&agrave; per il pubblico, con musei aperti, parate e raduni, appuntamenti culturali ed enogastronomici per un festival diffuso nelle vie e nelle piazze di Modena. Stefano Bonaccini presidente della Regione Emilia-Romagna, ha detto: &ldquo;Dopo il successo delle edizioni precedenti, Modena e l&rsquo;Emilia-Romagna si preparano alla sesta edizione del Motor Valley Fest. Un appuntamento internazionale davvero unico. Un festival diffuso di cui siamo orgogliosi, che richiama nei nostri territori appassionati e visitatori da ogni Paese. Un appuntamento che ci permette anche di guardare al futuro, alle sfide che ci attendono, primo fra tutti la transizione energetica, che riguarda anche i motori. Un obiettivo cui, qui, nella Motor Valley mondiale, marchi unici come Ferrari, Lamborghini, Pagani, Dallara, Ducati e Maserati, solo per fare alcuni nomi, lavorano gi&agrave; da tempo&rdquo;,  Bonacchini ha chiosato:&ldquo;Un contesto nel quale Modena e l&rsquo;Emilia-Romagna si confermano terra capitale dei motori e della velocit&agrave;, ma anche della innovazione e della ricerca. Anche grazie agli investimenti che abbiamo fatto insieme in questi anni, Regione, Universit&agrave; e grandi case motoristiche, a partire da Muner, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, il polo dell&rsquo;alta formazione dell&rsquo;automotive&rdquo;. Potrebbe interessarti: Ferrari SF90 XX Stradale, la prova in pista della supercar da 1.030 cv&nbsp;       

Un lungo fine settimana dedicato a scoprire dove sono concepite le auto pi&ugrave; veloci, per toccare con mano l&rsquo;eccellenza motoristica italiana, attraverso una serie di eventi

Motor Valley Fest, le date della edizione del 2024

        La Polstrada di Venezia operer&agrave;, per la prima volta, con un'auto elettrica, la quale &egrave; stata comperata da Cav Spa nell'ambito di una gara d'appalto indetta per la fornitura di una vettura a zero emissioni. Si tratta di una Tesla Model X, e sar&agrave; attiva per la Polizia Stradale dall'inizio del 2024. La Model X ha una batteria da 100 kWh, e pu&ograve; raggiungere una velocit&agrave; massima di 262 km/h, con un'accelerazione da 0 a 100 in 3,9 secondi. Grazie ad essa sar&agrave; possibile concretare i servizi di controllo e sicurezza sulle tratte di competenza di Cav, che sono la A4 Padova-Venezia, Passante di Mestre, A57 Tangenziale di Mestre e Raccordo Marco Polo, da cui passano giornalmente pi&ugrave; di 210mila auto.  Non solo elettrificazione della Polizia Di pari passo con l'entrata nell'elettrico e con l'elettrificazione dei veicoli della Polizia Stradale, Cav sta installando anche i punti di ricarica, che si troveranno sia nella propria sede di Marghera, alla barriera di Venezia Mestre, che lungo la rete da lei gestita: le colonnine si potranno trovare collocate in corrispondenza delle uscite autostradali di Padova Est, Spinea e Preganziol, e si potranno utilizzare sempre, 24 ore su 24.          

L'auto &egrave; stata acquistata da Cav Spa nell'ambito di una gara d'appalto indetta per la fornitura di una vettura a zero emissioni

Una Tesla Model X per la Polizia: le strade in Veneto si fanno "elettriche"

        Torna il salone milanese dedicato alle automobili d'epoca: Milano AutoClassica 2023 apre le sue porte al polo fieristico di Milano Rho dal 17 al 19 novembre, dove oltre a una grande esposizione di modelli storici e da collezione, gli appassionati avranno anche la possibilit&agrave; di partecipare ad aste e vendite private. Salone di Ginevra 2024, pronto un nuovo format Milano AutoClassica: orari e biglietti L'orario di apertura della fiera, per tutti i tre giorni dell'evento, &egrave; dalle ore 9.30 alle 19.00. Sar&agrave; possibile acquistare i biglietti d'ingresso sia sul posto che online (con sconti dedicati per ques'ultima modalit&agrave;). Per disabili e accompagnatori l'ingresso &egrave; gratuito presentando il tesserino di disabilit&agrave; o invalidit&agrave;. Sono ammessi anche i cani e per queli di media/grande taglia sar&agrave; richiesta la museruola. Il biglietto intero per una sola giornata costa 25 euro (20 se l'acquisto viene effettuato online). I ragazzi tra i 13 e i 17 anni pagano un ticket ridotto a 15 euro, mentre &egrave; gratuito l'ingresso per i bambini fino a 12 anni. Previsto anche un pacchetto famiglia (2 adulti + 2 ragazzi) a 50 euro, mentre l'abbonamento per i 3 giorni costa 60 euro alla cassa e 50 online. Infine, sono previste agevolazioni per i gruppi di almeno 10 persone. Tutte le informazioni sono presenti sul sito www.milanoautoclassica.com. Come raggiungere l'evento di Milano Milano AutoClassica &egrave; raggiungibile in auto passando per l'autostrada A1 alla Tangenziale Ovest, in aereo con servizio navetta dall'aeroporto di Linate, Malpensa e Orio al Serio e con mezzi pubblici utilizzando la Metropolitana Linea 1 (rossa) con fermata Rho-Fieramilano, passante ferroviario S5, S6 e S11 con fermata Rho Fiera.&nbsp; Aste e novit&agrave; al salone delle classiche Tra gli eventi principali, spicca l'asta organizzata da Wannenes, che propone una selezione di auto e moto storiche tra cui la Porsche 911 Carrera Endurance Racing Edition del 2017 (stimata a 145.000 euro), un raro esemplare di Fiat Dino Spider 2000 del 1967 (140.000 euro) e una Lancia Fulvia Coup&eacute; Rallye 1.6 HF del '70 (75.000 euro). Non mancheranno neppure alcune novit&agrave;, come la MG Cyberster. La sportiva elettrica del Marchio anglo-cinese, far&agrave; infatti il suo debutto in Italia proprio al salone milanese. Auto Speed Date: Saloni dell'auto, tra crisi e nuovi format       

Ecco tutto quello che c'&egrave; da sapere sull'evento milanese: date, biglietti e come raggiungere il salone

Milano AutoClassica 2023: date, biglietti e come arrivare

        Toyota ha avviato la catena di produzione di nuova C-HR 2024, il rinnovato crossover ibrido che sar&agrave; costruito nel centro turco di Sakarya anche in declinazione "alla spina". La casa giapponese ha investito oltre 300 milioni di euro per ristrutturare l&rsquo;intero polo, con nuove tecnologie e macchinari al fine di diventare il primo in Europa per Toyota ad accogliere la produzione di veicoli plug-in.&nbsp; Prodotta in parallelo al pacco batteria  Potr&agrave; suonare strano, ma non sempre i veicoli plug-in o elettrici vedono la luce nello stesso sito produttivo dei rispettivi accumulatori. Molti brand hanno deciso di delocalizzare la produzione di batterie, in centri specializzati e strategicamente collocati in zone pi&ugrave; o meno vantaggiose, sia dal punto di vista geografico che legislativo/politico. Toyota ha invece scelto di internalizzare il processo, direttamente nella fabbrica che dar&agrave; la luce a nuova Toyota C-HR, specialmente per l&rsquo;Europa. L&rsquo;obiettivo prefissato &egrave; di 75 mila unit&agrave; all&rsquo;anno, per accrescere la produzione e ridurre in maniera sistemica le emissioni di CO2. Tale scelta consentir&agrave; infatti di omettere il processo di trasporto delle batterie da un centro specialistico al luogo di installazione sulla vettura. Ci&ograve; consentir&agrave; anche di aumentare il controllo della qualit&agrave; e ridurre di conseguenza il costo produttivo, che ricadr&agrave; a cascata sul cliente finale. &ldquo;La capacit&agrave; di produrre una variante ibrida plug-in con batterie assemblate localmente amplier&agrave; ulteriormente l'offerta multi-tecnologica di Toyota verso l'obiettivo di riduzione del 100% delle emissioni di CO2 nella sua gamma di veicoli in Europa entro il 2035" ha dichiarato Yoshihiro Nakata, Presidente e CEO di Toyota Motor Europe.  Nuova C-HR PHEV 2024 Tutta nuova, Toyota C-HR 2024 ha come obiettivo replicare i grandi risultati ottenuti con la prima edizione e il relativo restyling. Auto strategicamente interessante, con dimensioni congrue al mercato europeo (4,35 m di lunghezza) e motorizzazioni tutte elettrificate. Oltre alla celebre versione ibrida HEV full, che dispone di un 1,8 litri (140 cv) o 2,0 litri a ciclo Atkinson (197 cv), propone anche la versione a trazione integrale intelligente AWD-i del secondo. Si arriva poi alla pi&ugrave; tecnologica versione PHEV, che abbina al 2.0 a benzina da 152 cv un nuovo motore elettrico da 163 cv per una potenza complessiva di 223 cv. Grazie alla batteria da ben 13,8 kWh, assicura fino a 66 km a zero emissioni. I prezzi partono invece da una base di 35.700 euro per l&rsquo;1,8 in allestimento Active, fino ad un massimo di 51.900 euro dell&rsquo;allestimento GR Sport Premiere.       

Il nuovo crossover, anche plug-in, sar&agrave; costruito in Turchia con batterie assemblate nello stesso stabilimento per diminuire l&rsquo;impatto ambientale &nbsp;

Toyota C-HR 2024, avviata la produzione della plug-in hybrid

        Non una Lamborghini Countach qualunque. Oltre a essere una versione 25&deg; Anniversario del 1989 in colorazione Bianco Polo con interni abbinati (combinazione cromatica utilizzata per sole 12 unit&agrave;), l'esemplare protagonista dell'asta di Bonhams (in programma ad Abu Dhabi il prossimo 25 novembre) ha una storia a dir poco unica. Si tratta, infatti, dell'originale vettura semidistrutta da Leonardo DiCaprio nel film The Wolf of Wall Street: la scena di Jordan Belfort in preda alle allucinazioni da qualuude &egrave; entrata nella storia. Con l'auto, il fortunato acquirente ricever&agrave; anche alcuni preziosi memorabilia della pellicola, come i vestiti utilizzati dalla star durante la scena. Lamborghini Countach The Wolf of Wall Street all'asta La casa d'aste RM Sotheby's aveva annunciato, circa tre mesi fa, la messa all'asta di una delle due Lamborghini Countach utilizzate nel film campione d'incassi, in particolare quella in perfette condizioni. Nonostante il grande interesse da parte dei collezionisti, &egrave; proprio la Countach incidentata ad aver suscitato uno straordinario scalpore, proprio a causa dell'iconica sequenza - 3 minuti e 11 secondi di follia, con Leonardo DiCaprio-Jordan Belfort sotto droghe - e conseguenti danni provocati. Nonostante ci&ograve;, si stima che la supercar di Sant'Agata Bolognese potrebbe essere venduta da Bonhams per un valore compreso tra 1,4 e 1,9 milioni di euro.  Ma non &egrave; tutto. Il futuro proprietario di questo pezzo di storia automobilistica e cinematografica otterr&agrave;, infatti, alcuni oggetti a corredo della Lamborghini Countach. Si tratta di un pacchetto che include una serie di cimeli, nello specifico i vestiti indossati da DiCaprio nella scena dell'incidente, una sedia da regista autografata, un ciak autografato dal cast, felpe con cappuccio della troupe, DVD del film e certificati di autenticit&agrave;. Tali memorabilia, oltre a elevare il valore dell'auto, ne garantiscono la provenienza. L'Edizione 25&deg; Anniversario Disegnata dal grande Marcello Gandini e progettata dall'Ing. Paolo Stanzani, la Lamborghini Countach &egrave; una delle supercar pi&ugrave; celebri della storia dell'automobilismo per linea futuribile, iconiche portiere a elitra e propulsore V12 aspirato. La declinazione 25&deg; Anniversario, prodotta in soli 658 esemplari per celebrare i 25 anni della Casa italiana, rappresenta il canto del cigno del modello (sostituito dalla Diablo nel 1990): numerosi i miglioramenti tecnici - con circa 3.000 componenti riprogettati - ed estetiche, con soluzioni aerodinamiche ottenute con il contributo di Horacio Pagani. Come accennato, sono solo 12 le unit&agrave; prodotte in colorazione Bianco Polo abbinata a interni in pelle bianca: caratteristica che ha contribuito ad accrescerne notevolmente le quotazioni.        

Si tratta di uno dei due esemplari della supercar, in particolare quella distrutta da Leonardo DiCaprio nella celebre scena di The Wolf of Wall Street

Lamborghini Countach, all'asta quella di The Wolf of Wall Street!

La 40esima edizione di Auto e Moto d'Epoca debutta nel polo fiersitico di Bologna con ampi spazi dedicati alla passione per la storia a due e quattro ruote

Auto e Moto d'Epoca 2023, l'atmosfera dell'inaugurazione

        Il mercato dell&rsquo;auto usata non accenna a rallentare. Anzi, molti automobilisti, visti anche i listini in costante e inesorabile crescita, continuano a rivolgersi ad auto di seconda mano o quasi nuove, pur di non incappare nelle cifre sempre meno accessibili dei veicoli da immatricolare. Da non sottovalutare, poi, la possibilit&agrave; di ricevere l&rsquo;auto in tempi brevi, evitando le lunghe attese prima di vedersi consegnato il veicolo acquistato nuovo presso il concessionario. Utilizzando Autoscout24 - principale sito di settore per la ricerca e la compravendita di veicoli usati &ndash; si possono trovare ottime occasioni tra centinaia di migliaia di annunci di vetture di ogni segmento. Grazie ai dati forniti dal portale, siamo stati in grado di stilare la classifica dei veicoli pi&ugrave; cercati dagli italiani nel periodo gennaio-settembre 2023. Andremo quindi ad analizzare la vettura che &egrave; riuscita a conquistare il primo posto per ognuno dei cinque segmenti principali del mercato, ovvero citycar, berline/hatchback, Suv, station wagon e sportive/cabrio.&nbsp; Nessuna elettrica Ci&ograve; che sorprende &egrave; la quasi totale assenza di auto ibride - per non parlare delle elettriche - nell&rsquo;elenco delle cinque vetture pi&ugrave; cercate per ogni segmento di appartenenza. Questo fenomeno mostra come l&rsquo;automobilista italiano risulti ancora scettico (o probabilmente contrario) nei confronti delle vettura elettrificata, sebbene in minima parte si tratta anche di una questione cronologica: le auto ibride particolarmente evolute sono arrivate in commercio da meno di 4/5 anni. Potrebbe trattarsi, quindi, di un lasso di tempo ancora non sufficiente per generare una richiesta considerevole sul mercato dell&rsquo;usato. Ma &egrave; arrivato il momento di mostrarvi quali sono le vetture usate pi&ugrave; cliccate del 2023. Buona lettura. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; City car: Fiat 500  Piccole, comode e accessibili, le citycar rappresentano la maggioranza delle vetture ad oggi presenti sulle nostre strade, dalle citt&agrave; fino ai paesi pi&ugrave; periferici. A differenza di altri stati europei, gli italiani hanno fatto dell&rsquo;aspetto economico il fattore principale per la scelta dell&rsquo;auto, con le nostre amate quattro ruote destinate ad essere dei meri strumenti di mobilit&agrave;, prima che sfizi o oggetti del desiderio. Proprio per la loro indispensabile utilit&agrave; in citt&agrave; e non, continuano ad essere le pi&ugrave; cercate e ambite anche nel mondo dell&rsquo;usato, soprattutto a causa di un&rsquo;impennata incredibile nel mondo del nuovo. Vetture come la Fiat 500 &ndash; sempre e comunque la pi&ugrave; cercata sull&rsquo;usato &ndash; sono arrivate oggi a sfiorare i 20.000 euro come cifra d&rsquo;accesso ai listini, quando nel 2017/2018 si potevano tranquillamente trovare esemplari nuovi attorno ai 15/16 mila euro o usati, in pronta consegna, a circa 10 mila euro. Se ben ricordate, intorno al 2016 c&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;exploit della 500 Sport, disponibile in pronta consegna con cifre che oscillavano tra i 10 e gli 11.000 euro. Ad oggi si trovano per&ograve; anche diverse migliaia di 500 elettriche con prezzi che oscillano dai 30 ai 20mila euro, mentre le versioni a benzina o mild-hybrid possono collocarsi in una fascia di prezzo da 21mila euro (per le ibride cabrio) fino ad un minimo di 7mila euro per gli esemplari pi&ugrave; datati e "vissuti". L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Berlina/hatchback: Volkswagen Golf  Passiamo ad un altro segmento che interessa gran parte del parco auto circolante italiano. Sono, molto spesso, le dirette sostitute delle citycar. Le auto berline &ndash; oggi intese come hatchback, quindi vetture compatte a due volumi, non le berline a tre volumi di fine anni &rsquo;90 e primi anni 2000 &ndash; sono diventate le auto che accompagnano i giovani dai 20 e passa anni fino alla completa maturit&agrave; e, anzi, spesso vengono anche scelte come auto &ldquo;tuttofare&rdquo;, ideali per la famiglia, per i viaggi e per gli spostamenti quotidiani, offrendo il giusto mix tra spazio e dimensioni esterne. Spesso molto accessoriate e con un design ricercato, hanno accresciuto notevolmente la loro quota di mercato tra il 2010 e il 2019/2020, a seguito dei quali sono state poi soppiantate da Suv e crossover. Volkswagen Golf &egrave; la regina indiscussa del segmento, ma non solo: su Autoscout24, la hatchback tedesca &egrave; al primo posto assoluto tra le auto pi&ugrave; cercate. &Egrave; seguita a ruota da Audi A3, Volkswagen Polo e Ford Fiesta e, in quinta posizione, anche da Mercedes Classe A. Con listini che possono anche sfiorare i 40 mila euro e oltre, viene naturale rivolgersi al mercato dell&rsquo;usato, che pu&ograve; proporre cifre tra 25 e 33.000 euro per modelli di Golf 8 molto interessanti immatricolati dal 2020 al 2022; le versioni pi&ugrave; potenti e accessoriate (R Line diesel con meno di 20mila km) hanno invece prezzi da circa 43 mila euro. C&rsquo;&egrave; tantissima scelta parlando di allestimenti, colori, chilometraggio e motorizzazioni, vantando tra l&rsquo;altro una gamma davvero completa con benzina, benzina mild-hybrid, diesel, ibrido plug-in e anche i modelli GTI o GTD pi&ugrave; potenti, senza dimenticare anche la celebre Golf R con trazione integrale e ben 300 CV. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Suv: Range Rover Evoque  Una categoria che sembra aver polarizzato l&rsquo;attenzione di tutti gli automobilisti italiani. I Suv e crossover rappresentano un fenomeno che ha fatto registrare un&rsquo;incredibile crescita tra il 2018 e il 2023, con oltre il 40% delle immatricolazioni annue in Italia per il 2022. Ogni marchio dispone di almeno 2 modelli, con dimensioni e caratteristiche differenti, spesso direttamente derivati dalla berlina analoga (vedi Volkswagen Golf e T-Roc o Ford Fiesta e Puma). Rispetto a queste ultime offrono pi&ugrave; spazio a bordo, pi&ugrave; altezza da terra e una seduta di guida pi&ugrave; comoda e rialzata cos&igrave; da conferire maggior sicurezza agli automobilisti. Decine di migliaia i modelli presenti su Autoscout24, di tutte le dimensioni e caratteristiche, con prezzi che possono spaziare da poco pi&ugrave; di 10 mila euro ad oltre 100 mila euro per i Suv premium tedeschi pi&ugrave; potenti. Eppure, il pi&ugrave; ricercato &egrave; stato proprio Range Rover Evoque, un modello dal design immediatamente riconoscibile e che apre la gamma dei raffinati Suv della Casa inglese. Il tocco tipico da Range Rover &egrave; assicurato, sebbene risulti &ldquo;compresso&rdquo; per meglio adattarsi agli spazi delle nostre citt&agrave;. Rigorosamente diesel, Evoque &egrave; sempre in grado di far girare la testa ed &egrave; il modello a baricentro alto pi&ugrave; cercato e cliccato sul sito da inizio anno. &Egrave; seguito da Volkswagen Tiguan, Nissan Qashqai, Alfa Romeo Stelvio e infine Jeep Renegade, dimostrando come il potenziale cliente ricerchi una maggior accessibilit&agrave; del modello dato dall&rsquo;acquisto di seconda mano. Il listino del nuovo parte da 50.000 euro fino ad un massimo di 84.000 euro per i modelli ibridi plug-in, mentre nel mondo dell&rsquo;usato, si possono trovare esemplari molto interessanti a partire da 40.000 euro, con poche decine di migliaia di chilometri e meno di 2 anni e mezzo di vita. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Station Wagon: Audi A4 Avant  Una categoria in lenta e inesorabile diminuzione, le care e vecchie beniamine degli anni 2000 hanno ceduto lo "scettro" ai Suv, lasciando gli automobilisti privi del loro generosissimo bagagliaio. Le station wagon sono auto che hanno letteralmente calamitato la scena automobilistica italiana tra la fine degli anni &rsquo;90 e i primi anni del nuovo millennio, fino all&rsquo;avvento delle berline compatte e dei primi fuoristrada/Suv, manifestatosi intorno al 2010. Erano (e sono ancora) auto dalla grande comodit&agrave; e, rispetto ai Suv, offrono una migliore posizione di guida, minor peso e una dinamica di guida pi&ugrave; stabile e sicura. Contrariamente a ci&ograve; che si pu&ograve; pensare, rispetto alla controparte a ruote alte beneficiano di sospensioni pi&ugrave; raffinate, morbide e capaci di gestire meglio i cambi di direzione, risultando cos&igrave; pi&ugrave; agili e confortevoli. Regina italiana &egrave; indubbiamente l&rsquo;Audi A4 Avant, l&rsquo;auto aziendale per eccellenza. &Egrave; ancora oggi la pi&ugrave; richiesta e cliccata, soprattutto a causa dei listini del nuovo, ormai schizzati ampiamente oltre i 50.000 euro per un esemplare quasi in configurazione base. Il diesel regna sovrano anche in questo segmento, mentre nel mondo dell&rsquo;usato non &egrave; impossibile trovare offerte interessanti: circa 40mila euro, per esemplari con meno di 3 anni, motorizzazione diesel da pi&ugrave; di 150 cv, allestimento intermedio e chilometraggi contenuti (40 mila km). La classifica si completa con Audi A6, BMW 320d Touring, Ford Focus e Volkswagen Passat Variant. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Coup&eacute; e cabrio: Audi TT  E perch&eacute; non cercare una bella auto sportiva, magari a cielo aperto e con una discreta "cavalleria"? Purtroppo un segmento in costante e inesorabile declino quello delle sportive coup&egrave; o cabrio. Auto che tutti gli appassionati desidererebbero ma che, in realt&agrave;, pochi realmente considerano come "daily". Il motivo? Minore spazio e comfort, maggiori consumi e (non sempre) costi di gestione . Ma il piacere che una bella cabrio - magari a trazione posteriore - pu&ograve; regalare non &egrave; raggiungibile da nessun&rsquo;altra vettura. Il mercato dell&rsquo;usato &egrave; il loro regno, specialmente in Italia, nonostante prezzi sempre pi&ugrave; alti per via della carenza di esemplari nuovi. Con cifre sempre pi&ugrave; proibitive, chiunque si rivolga ad auto come Audi TT (al primo posto del segmento), Porsche 911, Audi A5, BMW Z4 o Mazda MX-5 cerca una soluzione di compromesso, per ridurre la spesa iniziale. E le offerte non mancano di certo, anche se alle volte si &egrave; costretti ad indietreggiare di qualche generazione per riuscire a rispettare il proprio budget. Con un listino del nuovo a partire da 53.950 euro, l&rsquo;Audi TT di ultima generazione &egrave; disponibile su Autoscout24 con cifre tra i 26 e i 34mila euro, con allestimenti ricercati e chilometraggio inferiore a 80 mila km: l&rsquo;auto sportiva perfetta anche per tutti i giorni. Altra proposta altrettanto valida la BMW Z4, in vendita sotto i 30mila euro per esemplari in ottime condizioni e addirittura sotto i 15.000 per unit&agrave; pi&ugrave; datate. Unica e inimitabile &egrave; sempre la Mazda MX-5, da 18 fino a 25 mila euro per esemplari ben tenuti e con pochi km. Cifre che, ovviamente, scendono puntando su modelli pi&ugrave; datati: una NB (seconda generazione) pu&ograve; essere acquistata a meno di 8.000 euro.       

City car, hatchback, Suv, station wagon e sportive, ecco le regine italiane dei rispettivi segmenti sul mercato dell'usato 2023

Top 5 auto usate, le più cercate per segmento in Italia

Dal 26 al 29 ottobre, BolognaFiere ospiter&agrave; la quarantesima edizione di Auto e Modo d&rsquo;Epoca, la kermesse dedicata alla passione per i motori storici a quattro e e a due ruote.  Gli appassionati provenienti da tutto il mondo, potranno visitare gli oltre 230mila metri quadrati dedicati al Salone divisi per aree tematiche e appuntamenti speciali. Club, Case auto ufficiali, i padiglioni dedicati al mercato di ricambi e cimeli, non sono gli unici protagonisti. Infatti ci sar&agrave; spazio e tempo per festeggiare i 90 anni del MAUTO, che espone pezzi unici e incredibili, va registrata la presenza Registro Internazionale Touring Superleggera, l&rsquo;intera Motor Valley, l&rsquo;ASI Village tutto dedicato al Made in Italy, una sezione con le auto protagoniste di Hollywood e molto altro.  Scorri tra le schede per continuare a leggere l&rsquo;articolo  &nbsp;  Le Case Auto    I brand con il proprio stand ufficiale sono Alpine, Abarth, Alfa Romeo, Bentley, Fiat, Lancia, Mclaren, Mercedes, Toyota e Volvo, tutte presenti con i propri gioielli del passato, pronti a raccontare la loro storia. E&rsquo; uno spaccato sul passato di ogni singola casa interessante, perch&eacute; permette di vedere come design e tecnica si siano evoluti nel corso degli anni. Volvo, ad esempio, Volvo espone quattro modelli sullo stand, due del passato e due del presente / futuro: si tratta dei&nbsp;prototipi VESC&nbsp;(Volvo Experimental Safety Car) del 1972 ed&nbsp;ECC&nbsp;(Environmental Concept Car) del 1992, ai quali si affiancano le nuovissime&nbsp;Volvo EX30&nbsp;ed&nbsp;EX90, bandiere del pensiero avanzato di Volvo e della scelta elettrica fatta dal marchio.  Scorri tra le schede per continuare a leggere l&rsquo;articolo  &nbsp;  Le opere d&rsquo;arte da Museo    Alcuni dei pi&ugrave; importati musei internazionali sono ospiti con dei pezzi di rara importanza e bellezza. Il MAUTO festeggia i propri 90 anni esponendo 8 vetture di cui 3 di culto assoluto come la Ferrari 312 T5, la Lancia Lambda Weymann del 1928 e la Monaco Torssi del 1935. A far compagnia al museo di Torino, poi, ci sono &nbsp;Autoworld Brussels (Belgio), il Louwman Museum (Paesi Bassi), il Mus&eacute;e National de l&#39;Automobile di Mulhouse (Francia), il National Motor Museum di Beaulieu (UK), il Mus&eacute;e National de la Voiture | Ch&acirc;teau de Compi&egrave;gne (Francia) con capolavori in mostra come &quot;Type 32 - Tank&quot;&nbsp;del 1923; la&nbsp;TARF I&nbsp;del 1948 e la&nbsp;TARF II&nbsp;del 1951; la&nbsp;Cooper Maserati&nbsp;del 1955, l&#39;antica automobile a vapore del 1878 &quot;La Mancelle&quot; e la&nbsp;Nagan &ldquo;six&rdquo;&nbsp;con carrozzeria &ldquo;Vandenplas&rdquo; del 1927.  Scorri tra le schede per continuare a leggere l&rsquo;articolo  &nbsp;  Aree tematiche e presentazioni esclusive    &ldquo;Orgoglio italiano&rdquo; sar&agrave; il denominatore comune dell&#39;ASI VILLAGE, lo spazio che ospiter&agrave; alcuni tra i modelli pi&ugrave; rappresentativi nella straordinaria storia dei motori made in Italy.  ASI - Automotoclub Storico Italiano&nbsp;sar&agrave; presente nel padiglione allestito con oltre 20 Club Federati. Tra le anteprime l&#39;Alfa Romeo Giulietta&nbsp;del 1956 appartenuta ad&nbsp;Enrico Mattei&nbsp;e tuttora conservata dalla famiglia del fondatore dell&#39;ENI e personaggio di spicco nella storia italiana del secondo &#39;900.  Nello stand ASI ci sar&agrave; la presenza ufficiale della&nbsp;Marina Militare Italiana&nbsp;con l&#39;esposizione del modello in scala 1:25 della Nave Scuola Amerigo Vespucci, attualmente in navigazione per il giro del mondo.  Presente anche la Motor Valley, eccellenza tutta italiana e unica al mondo che metter&agrave; a disposizione dei visitatori il meglio di Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati, Pagani e Dallara.  Presenti anche star del cinema, come un gioiello che arriva direttamente da Hollywood: la&nbsp;Ferrari 275 GTB appartenuta all&#39;attore Clint Eastwood.  Ma non c&rsquo;&egrave; solo il passato ad Auto e Moto d&rsquo;Epoca. L&rsquo;evento ospiter&agrave; anche l&rsquo;antemprima del retromd dedicato all&rsquo;Alfa Romeo Giulia del &rsquo;62 da ErreErre Fuoriserie, atelier di Torino.  Scorri tra le schede per continuare a leggere l&rsquo;articolo  &nbsp;  Tutto il resto da vedere e come arrivare  Questa &egrave; solo una breve anticipazione di tutto quello che c&rsquo;&egrave; da vedere e che noi di Auto vi racconteremo sul sito e sui nostri canali social. BolognaFiere si pi&ograve; raggiungere in auto, tramite l&rsquo;A1 o l&rsquo;A14, transitando per la tangenziale di Bologna e prendendo l&rsquo;uscita Fiere. Per chi volesse usare i mezzi pubblici: la Stazione Centrale di Bologna &egrave; pochi km dal polo fieristico ed &egrave; collegata con le linee di autobus,&nbsp; 35 e 38 (35 e 39 per il ritorno), che portano agli ingressi di Piazza Costituzione e di Viale Aldo Moro. 

Per la prima edizione a Bologna, la numero 40 della propria storia, ecco cosa c&#39;&egrave; da vedere al salone dedicato ad auto e moto storiche&nbsp;

Cosa vedere ad Auto e Moto d&#39;Epoca

        Forse non tutti conoscono la mirabolante storia dei &ldquo;Maggiolini&rdquo; di Volkswagen che furono mandati in avanscoperta al Polo Sud. Correvano gli anni &rsquo;60 e c&rsquo;era un profumo di frizzante ottimismo nell&rsquo;aria. Tutto sembrava cos&igrave; raggiungibile, possibile e realizzabile. Anche visitare il Polo Nord con una piccola flotta di Volkswagen Beetle &ldquo;attrezzati&rdquo; poteva sembrare fattibile. Questa &egrave; la storia dell&rsquo;esploratore Douglas Mawson che, assieme ad un&rsquo;equipe e a quattro (o cinque) maggiolini cerc&ograve; di raggiungere uno dei luoghi pi&ugrave; remoti della terra. Destinazione Polo Sud  Volkswagen aveva lanciato da qualche anno l&rsquo;iconico Maggiolino e, come trovata pubblicitaria e di marketing, decise di attrezzare i veicoli per dare prova dell&rsquo;affidabilit&agrave; e della resistenza. Fu un mirabolante intreccio di tempismo, risorse e coincidenze che vide collaborare il colosso tedesco con una squadra di ricercatori ed esploratori australiani, capitanati appunto da Mawson  e intenzionati a raggiungere il punto esatto del polo. L&rsquo;iniziativa fu talmente improbabile che fu accolta con successo dalla divisione marketing del tempo e nell&rsquo;arco di pochi mesi fu organizzato il tutto. Le auto furono equipaggiate con pochi accessori supplementari: un set di catene da neve, alcune guarnizioni aggiuntive e un portapacchi sul tetto per trasportare il necessario. La prima auto fu chiamata Antarctica 1 e arriv&ograve; alla stazione ANARE (Australian National Antarctic Research Expedition) senza indugi nel 1964, a fianco di slitte, rompighiaccio e mezzi attrezzati per la missione. Si trattava di un esemplare raffreddato ad aria, chiamato dagli scienziati &ldquo;Inferno Rosso&rdquo;, per via della colorazione scelta dal Marketing di Volkswagen. Serv&igrave; come mezzo di trasporto per piccoli spostamenti intorno alla stazione di ricerca. Resistette per oltre un anno a temperature inferiori a -50 gradi, con venti ad oltre 200 km/h. Successivamente fu rispedita in Australia e sostituita da Antarctica 2 nel 1964, color arancione, rimasta in servizio per meno di un anno a causa di svariati problemi.  Fu equipaggiata con assali rinforzati e maggiori elementi isolanti dall&rsquo;esterno, ma sub&igrave; maggiori danni della prima, rimanendo per oltre un inverno sepolta nella neve a causa di una fortissima e improvvisa tempesta. Una volta recuperata in primavera, fu spedita nuovamente in Australia, scambiandosi il testimone con un&rsquo;altra &ldquo;Antarctica 2&rdquo;, di fatto per&ograve; un terzo esemplare completamente nuovo. Volkswagen Australia non ammise mai trattarsi di un terzo modello, ma erano evidenti le differenze tra le due. Questo fu decisamente pi&ugrave; fortunato, con migliaia di chilometri di servizio e pochi interventi di manutenzione richiesti, diventando un vero e proprio simbolo in tutto il mondo, facendo impennare le vendite del Maggiolino soprattutto in Australia. Volkswagen Beetle Antarctica 4 e 5 Arriviamo cos&igrave; al quarto Maggiolino Antarctica, riconoscibile per il &ldquo;4&rdquo; impresso sulla fiancata che per&ograve;, nel 1967, fu vittima di uno spiacevole incidente quando una calotta di ghiaccio si ruppe interamente sotto alle quattro ruote, imprigionando la vettura per sempre. Si ritiene, infatti, che l&rsquo;auto sia ancora oggi sepolta sotto al ghiaccio, circa quattro o cinquecento metri in profondit&agrave;, senza la speranza di poterla mai recuperare. Fu infine inviata una quinta Beetle, con bandiera neozelandese, questa volta nell&rsquo;inverno tra il &rsquo;66 e il &rsquo;67, cercando di cavalcare il successo riscosso dalla campagna promozionale australiana. Non &egrave; noto, purtroppo, che fine fece questo esemplare, se rimasto in servizio per alcuni anni o se perso anch&rsquo;esso tra le calotte di ghiaccio.        

I quattro (o cinque) Volkswagen Beetle Antarctica fecero la storia con una spedizione dall'Australia al polo Sud: tutti i dettagli

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