        Toyota Land Cruiser, la nuova serie del fuoristrada giapponese per eccellenza, &egrave; prenotabile in Italia. La grande off-road, lunga 4,92 metri, a 5 o a 7 posti, realizzata con architettura body-on-frame, ovvero il telaio a longheroni e traverse, &nbsp;abbinato alla piattaforma GA-F e solo al motore Diesel 2.8 litri d 204 cavalli e 500 Nm di coppia, &egrave; prenotabile con un anticipo di 1.000 euro (i prezzi di listino non sono ancora stati comunicati), negli allestimenti Adventure, Lounge e nella First Edition, disponibile in Italia in soli 50 esemplari, che saranno sorteggiati tra i clienti che avranno espresso la preferenza per la serie speciale. Tre allestimenti speciali per la Land Cruiser La Land Cruiser Adventure offre di serie cerchi in lega da 18", interni in pelle sintetica?, Toyota Safety Sense, digital cockpit 12,3", Toyota Smart Connect+ 12.3", clima automatico bi-zona?, differenziale posteriore bloccabile elettricamente?, Smart entry &amp; push start?, Panoramic View Monitor PVM - 4 telecamere con visuale a 360&deg; +MTM, fari anteriori Matrix Led con proiettori AHS?, ontrolli di stabilit&agrave; VSC+MTS+DAC+CRAWL? e digital key?.  Land Cruiser Lounge aggiunge cerchi in lega da 20", interni in pelle?, head-up display?, impianto audio JBL?, barra antirollio anteriore scollegabile (SDM)?, etto panoramico apribile elettricamente? e specchietto retrovisore interno con schermo (Smart Rear View Mirror)?. La evocativa Land Cruiser First Edition rispetto a Lounge addizione ?i fari circolari Led?, cerchi specifici in lega da 18", interni in pelle First Edition, personalizzazioni First Edition? e vernice Bi-tone. Leggi ora: le migliori offerte di Toyota nuove e usate       

Con 1.000 euro &egrave; possibile "fermare" la nuova versione: ma per la serie specialissima First Edition c'&egrave; una sorpresa

Toyota Land Cruiser, l'icona inossidabile è prenotabile: solo Diesel

        Toyota CH-R, un modello estremamente importante per la Casa giapponese: dal 2016, infatti, il Suv coup&eacute; compatto ha rappresentato ben il 15% dei volumi di vendita del marchio, con circa 90mila unit&agrave; immatricolate di cui quasi 85.000 ancora circolanti. Dopo aver provato la seconda generazione in versione HEV (full hybrid), abbiamo avuto modo di testare quella che completa la line-up del modello. Parliamo di C-HR PHEV, ibrida &ldquo;alla spina&rdquo; in grado di percorrere fino a 66 km in elettrico nonostante valori notevoli (223 cavalli la potenza complessiva). Merito, oltre che dell&rsquo;efficienza del sistema, di tecnologie avanzate come la guida predittiva. Il prezzo, poi, pu&ograve; scendere fino a circa 30mila euro grazie agli incentivi. Fuori cambia poco  Esteticamente, il C-Suv &ndash; sempre basato sulla piattaforma TNGA-C - &egrave; sostanzialmente identico alla HEV, con look futuribile da concept car &ldquo;stradale&rdquo;. Cambiano i cerchi, disponibili ora anche da ben 20 pollici di diametro (18" di serie); Dentro, invece, debuttano illuminazione ambientale a 64 colori (che si combina con gli Adas del pacchetto T-Mate, mostrando segnali visivi in situazioni di pericolo) e tetto panoramico in vetro privo di tendina: soluzione che consente di ricavare ben 3 centimetri di spazio in pi&ugrave; per la testa dei passeggeri posteriori. Il bagagliaio, infine, rappresenta il vero punto debole della vettura: solo 310 litri di capacit&agrave;, contro gli oltre 360 delle versioni ibride full 2.0 e i ben 388 della 1.8. Le novit&agrave; sono sotto: sistema ibrido plug-in e assetto dedicato  Diverso il discorso riguardante la meccanica. Il powertrain, infatti, &egrave; l&rsquo;ibrido plug-in derivato dall&rsquo;ultima Prius. Sotto al cofano, il propulsore endotermico &egrave; il quattro cilindri in linea a benzina da 2,0 litri, aspirato e a ciclo Atkinson (pi&ugrave; efficiente rispetto a un tradizionale ciclo Otto), in grado di erogare 152 cv e 190 Nm di coppia e abbinato alla trasmissione automatica e-CVT. La combinazione con il motore elettrico sincrono a magneti permanenti, da ben 120 kW, consente di raggiungere 223 cv di potenza massima, scaricati sull&rsquo;asse anteriore (solo la full hybrid &egrave; disponibile con trazione integrale &ldquo;intelligente&rdquo; i-AWD). Il sistema, grazie alla batteria agli ioni di litio da 13,6 kWh, assicura consumi contenuti e autonomia in full electric di otre 65 km (numero ampiamente sopra la media giornaliera delle percorrenze cittadine da parte degli automobilisti italiani). Nel caso, comunque, l&rsquo;accumulatore dovesse scaricarsi completamente, niente paura: la C-HR ibrida plug-in si trasforma a tutti gli effetti in una efficiente full hybrid. Da precisare che, grazie al caricatore di bordo da circa 7 kW, la ricarica fino all'80% avviene in solo un'ora (meno di 2 ore e mezza per una carica completa). Altro importante cambiamento interessa l&rsquo;assetto. Per sopperire all&rsquo;aumento di peso dato dalla batteria (fino a 200 kg in pi&ugrave;, per 2,13 tonnellate di massa in ordine di marcia), i tecnici Toyota hanno lavorato sull&rsquo;irrigidimento del sistema sospensivo. Parallelamente, l&rsquo;impianto frenante anteriore &egrave; stato migliorato, con dischi maggiorati (17&rdquo;) e pinze pi&ugrave; performanti. Toyota C-HR 2024 2.0 PHEV, prova su strada  Alla guida, la C-HR Plug-In Hybrid 220 ci ha stupito per comfort di marcia, sicurezza (ottimi gli Adas di livello 2 del pacchetto T-Mate) ed efficienza. Nonostante il gi&agrave; citato assetto pi&ugrave; sostenuto &ndash; per giunta in abbinamento a cerchi da 19 pollici &ndash; buche e dossi si superano con gran facilit&agrave;, senza che colpi o fastidiose vibrazioni disturbino gli occupanti dell&rsquo;abitacolo. Aspetto, quello del comfort, a cui contribuiscono anche sedute comode e sterzo dal carico ridotto. Il powertrain, come sull'ultima Prius PHEV, spinge forte grazie ai 223 cavalli complessivi, assicurando uno 0-100 km/h coperto in 7,4 secondi. Il rumore del motore benzina, per via del cambio e-CVT a ingranaggio epicicloidale, si avverte abbastanza affondando il piede sull'acceleratore: il cosiddetto "effetto scooterone" (l'unit&agrave; termica sale di giri rimanendo costante, non avendo effettivamente la possibilit&agrave; di cambiare marcia) che, seppur molto ridotto rispetto ai precedenti sistemi ibridi Toyota, pu&ograve; "spiazzare" chi vi si approccia per la prima volta. Eccellente, come da tradizione del marchio nipponico, l'efficienza del sistema ibrido: partendo con batteria completamente carica, nel nostro tragitto di circa 100 chilometri, tra citt&agrave;, strade extraurbane e lunghi tratti autostradali, il quadro strumenti ha riportato un utilizzo in modalit&agrave; EV pari a oltre l'80% del tempo. Tradotto in consumi: 13,6 kWh/100 km - addirittura meglio del dichiarato - e quasi 50 km con un litro di benzina. Valori che, sebbene da riconfermare con una prova approfondita, mostrano gli enormi progressi di Toyota nel campo dell'elettrificazione. Il merito, come gi&agrave; accennato, &egrave; anche dell'avanzato sistema di guida predittiva con "geofencing":&nbsp;analizzando aspetti come condizioni della strada, pendenze e tipologia di zona (ad esempio i centri urbani che richiedono guida a basse emissioni), la vettura adatta in maniera intelligente il tipo di trazione (ibrida o solo elettrica) e la rigenerazione dell'energia per ottenere il massimo in termini di efficienza energetica. Prezzi e allestimenti Gi&agrave; disponibile nelle concessionarie Toyota, C-HR ibrida plug-in &egrave; offerta in quattro allestimenti (Trend Eco, Trend, Lounge e GR Sport): si va dai 43.700 euro del Trend Eco, gi&agrave; piuttosto ricco in dotazioni, fino ad arrivare ai 50.400 euro della declinazione "sportiva"; l'edizione di lancio Premiere, abbinata a Lounge e GR Sport e in edizione limitata (il nostro esemplare sfoggiava la vistosa vernice oro "Sulfur") ha un prezzo rispettivo di 51.400 e 51.900 euro. Molto interessante la possibilit&agrave; di usufruire di ecoincentivi statali (fino a 5000 euro con rottamazione) uniti al Toyota WeHybrid bonus di 3.750 o 6.750 euro: per la versione d'ingresso, i vantaggi cumulativi possono raggiungere i 13.000 euro, attestando il prezzo finale a circa 30.000 euro chiavi in mano.       

Debutta la declinazione "alla spina" del C-Suv giapponese: 223 cv, fino a 66 km di percorrenza in elettrico (anche) grazie alla guida predittiva

Toyota C-HR 2024 PHEV, la prova dell’ibrida plug-in

Ci siamo messi al volante della versione plug-in hybrid del nuovo crossover giapponese (finalista Car of The Year 2024): scopriamo com'è fatta e come va su strada con il nostro Gianluca Guglielmotti

Toyota C-HR PHEV, la prova del crossover ibrido ricaricabile

        Hollywood &egrave; piena di attori di altissimo livello, ma non tutti riescono ad essere dei veri e propri trasformisti. E se c'&egrave; un divo molto amato che non solo &egrave; un grande interprete, ma &egrave; anche estremamente camaleontico, questo &egrave; Christian Bale. L'inglese &ndash; oramai naturalizzato statunitense &ndash; ne ha interpretati tanti di ruoli, fra cui spiccano gli iconici Batman e Patrick Bateman di American Pyscho. Grazie alla fiducia che l'industria cinematografica ha sempre riposto in lui, Bale &egrave; riuscito a guadagnarsi un patrimonio netto di pi&ugrave; di 120 milioni di dollari, pari a circa 110 milioni di euro al cambio valuta. Da lui, perci&ograve;, ci si aspetterebbe che facesse sfoggio della sua vita agiata e del suo lusso, eppure un po' come Keanu Reeves che prende la metropolitana, anche all'attore piace vivere umilmente, tanto che il suo mezzo di trasporto giornaliero &egrave; una Toyota Tacoma che possiede dal 2003 e alla quale &egrave; molto affezionato. La Tacoma di Christian Bale L'auto di Bale &egrave; un pick-up la cui produzione &egrave; iniziata oramai nel lontano 1995. La prima generazione &ndash; che va da quest'anno al 2004 &ndash; era classificata come compatta, mentre la seconda e la terza, rispettivamente prodotti dal 2005 al 2015 e l'altra dal 2015 ad oggi, fanno invece parte della categoria pick-up di medie dimensioni. Inoltre, la Tacoma &egrave; stata anche il Truck of the Year di Motor Trend nel 2005. Una delle conferme dell'amore di Christian Bale per la sua Tacoma ci arriva da un'intervista svolta per il tour del film Ford V Ferrari, in cui l'attore interpreta un pilota automobilistico. Per l'occasione si &egrave; parlato della sua vettura, e quando il giornalista gli ha detto che nell'immaginario comune c'&egrave; l'idea che le star di Hollywood guidino le auto pi&ugrave; belle, l'attore gli ha risposto che la Tacoma lo &egrave;, affermando anche essere &ndash; la sua &ndash; di seconda mano. Ma non per questo &egrave; meno attraente o poco apprezabile. In Italia la Tacoma non &egrave; ufficialmente venduta, ma negli Stati Uniti il suo prezzo parte da circa 27.000 dollari (ossia 24 mila euro) fino a 47.000 dollari (circa 43mila euro).&nbsp; Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella           

La star di Hollywood guida una macchina a cui &egrave; estremamente affezionato e che non ha nessuna intenzione di abbandonare, eppure non &egrave; una Ferrari

L'auto di Christian Bale non è una supercar: il veicolo che nessuno si aspetta

La Toyota C-HR è una delle sette finaliste di Auto dell'Anno 2024. Ecco come è andata nel test al Balocco

Toyota C-HR, la prova al Balocco

        Lexus non basta pi&ugrave;, Toyota punta ancora pi&ugrave; in alto. Il brand nato nel 1989, acronimo di Luxury EXport United States, inizialmente per fare concorrenza al prestigio delle grandi berline Mercedes negli USA e poi quintessenza dei prodotti premium del Gruppo nel mondo, sar&agrave; affiancato da un altro nome. Anzi superato, perch&eacute; Century, nato nel 1967 per il mercato interno e utilizzato dai vertici politici del paese, diventer&agrave; il Marchio di prestigio assoluto di Toyota per sfidare direttamente Rolls-Royce, Bentley, Maybach e Range Rover. Century, obiettivi ambiziosi Uscendo dal Giappone per arrivare ovviamente a mercati al momento ritenuti pi&ugrave; appetibili, ovvero Stati Uniti d&rsquo;America, Cina e Medio Oriente. Non l&rsquo;Europa, almeno per il momento. Il prodotto di impatto sarebbe un luxury Suv, esposto come prototipo al Salone di Tokyo.  La piattaforma sarebbe gi&agrave; pronta, &egrave; la GA-K, utilizzata per Toyota Grand Highlander e Lexus TX 550h. Base di partenza il powertrain ibrido plug-in con il V6 turbo benzina di 3.5 litri, abbinato a motore elettrico e batteria da 18,1 kWh. I prodotti iniziali dovrebbero essere tre: oltre al Suv, l&rsquo;ammiraglia e uno sport utility convertibile. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Toyoya nuove e usate       

Sopra a Lexus, per fare concorrenza diretta a Rolls-Royce, Bentley, Maybach e Range Rover

Century, Toyota lancia il Marchio mondiale di super lusso

Centravanti di sfondamento. Al suo spumeggiante esordio nel 2016 Toyota C-HR stup&igrave;, trapiantando di fatto il design da concept al modello di serie quasi senza filtro. Con successo, fu subito amata e lo stile fu la chiave della sua affermazione. Di quelli che contano, ovvero portando molti nuovi adepti alla Casa giapponese. Ciak, ecco il sequel. Ora si replica con una seconda serie tutta nuova per la Coup&eacute; High Rider, questo &egrave; l&rsquo;acronimo del modello. La filosofia non cambia, esce dal coro per stuzzicare gli acquirenti. La stazza resta quella, Toyota ha rinvigorito l&rsquo;aspetto con accorgimenti mirati. Pi&ugrave; corta di quattro centimetri, sempre sotto ai 4,4 metri, ma pi&ugrave; larga di tre cm e pi&ugrave; bassa di uno. Pi&ugrave; acquattata, pronta a scattare.  LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SUL NUOVO AUTO, IN EDICOLA DAL 15 FEBBRAIO, OPPURE QUI IN EDIZIONE DIGITALE 

Tyota toglie i veli alla nuova generazione del Suv compatto&nbsp;e fa debuttare la trazione integrale ottenuta grazie all&rsquo;impiego di un secondo motore elettrico. Nella nostra prova il 2 litri full hybrid si conferma una solida certezza nei consumi

Nuova Toyota C-HR 2.0 AWD-I GR Sport, la prova

Ci siamo messi al volante della nuova versione dell'ibrida giapponese sulle strade della Catalogna: ecco com'è fatta e come va

Toyota Yaris 2024, il test su strada

E adesso, ci si pu&ograve; divertire alla guida anche con Yaris. Il MY 2024 della compatta Toyota &egrave; stato recentemente svelato dalla Casa nipponica. Una versione che si concentra sulle prestazioni, con il debutto della nuova motorizzazione ibrida da 130 cv, e sulla sicurezza, ancora pi&ugrave; elevata. Noi abbiamo avuto la possibilit&agrave; di testare la vettura nell&#39;allestimento top di gamma Premiere tra le strade della provincia di Barcellona, in Catalogna.    Toyota Yaris 2024: look e allestimenti  Dal punto di vista stilistico, Yaris non cambia la formula del successo. Questo modello &egrave; un vero e proprio best-seller in Europa. Oltre un milione di unit&agrave; vendute dal 1999 a oggi, 23mila nel 2023, primo posto nel mercato delle full hybrid (anche il 2&deg; considerando la Yaris Cross) e una quota di mercato del 56% tra le segmento B. La nuova gamma comprende cinque allestimenti: quello base &egrave; Active, poi Trend e Lounge fino al top di gamma, l&#39;edizione di lancio Premiere e la GR Sport. Active e Trend hanno il motore tradizionale 1.5 da 116 cv, dalla Lounge a salire troviamo il nuovo propulsore da 130 cv.  Nuova Toyota Yaris 2024: pi&ugrave; pepata  Gi&agrave;, perch&eacute; questa ineidta motorizzazione rende la nuova Yaris molto pi&ugrave; pepata e divertente da guidare. Alla base c&#39;&egrave; un nuovo sistema transaxle ibrido con motore-generatore elettrico pi&ugrave; potente (da 59 a 62 kW) e modifiche al software e all&#39;hardware. Il risultato &egrave; un incremento di potenza da 116 a 130 cv ma soprattutto una maggiore spinta, dato che la coppia aumenta da 141 a 185 Nm disponibili nell&#39;intero range di giri. L&#39;accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 9,2 secondi, e le emissioni nocive diminuiscono ulteriormente: 95-96 g/km.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella  Toyota Yaris 2024: la guida  Abbiamo guidato la nuova Yaris sia in percorsi urbani che collinari, attraversando l&#39;autostrada e i boschi dell&#39;entroterra catalano, caratterizzato da suggestivi paesi di origine medievale.  Una volta saliti a bordo della Premiere, abbiamo notato la buona qualit&agrave; degli interni dal carattere pi&ugrave; sportiveggiante, il nuovo rivestimento dei sedili, il gradevole design della strumentazione, il navigatore puntuale e molto preciso nel fornire le indicazioni. Da sottolineare anche il volante pi&ugrave; sportivo. L&#39;auto &egrave; comodissima da guidare. In citt&agrave; &egrave; agile, scattante, del resto &egrave; il suo habitat naturale. In autostrada basta inserire la modalit&agrave; di guida Normal per percepire la maggiore spinta data dalla nuova motorizzazione full hybrid, nelle stradine in salita la modalit&agrave; Sport &egrave; l&#39;ideale per divertirsi.  La nuova Yaris ha un ottimo assetto, la vettura &egrave; ben piantata a terra, dinamica in curva, e d&agrave; sempre una sensazione di sicurezza. Non &egrave; certamente un&#39;auto nata per i piedi pesanti, ma sapr&agrave; dare qualche soddisfazione. Unica pecca l&#39;eccessivo rumore del tre cilindri una volta premuto l&#39;acceleratore: una full hybrid potrebbe essere pi&ugrave; silenziosa.  A livello di dotazioni di sicurezza, puntuale l&#39;avviso di superamento dei limiti di velocit&agrave;, mentre merita una nota di merito il Proactive Driving Assist, una funzione che decelera la vettura quando il guidatore lascia l&#39;acceleratore per rallentare in prossimit&agrave; di un altro veicolo o di una curva: il PDA non si &egrave; rivelato troppo invasivo, lasciando comunque il pieno controllo a chi si trova dietro il volante. La Toyota Yaris Premiere che abbiamo guidato ha un prezzo di 31.700 euro e arriver&agrave; in concessionaria a fine febbraio insieme agli altri allestimenti.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell&#39;anno 2024! 

Tra le strade della Catalogna per testare la nuova motorizzazione full hybrid da 130 cv della compatta best-seller della Casa giapponese

Toyota Yaris 2024, alla guida ci si diverte

        Chiyoda Corporation e Toyota Motor Corporation hanno avviato un'importante collaborazione per lo sviluppo di un sistema di elettrolisi su larga scala volto a rafforzare le capacit&agrave; di produzione di idrogeno sia in Giappone che a livello globale. Questa collaborazione sfrutta l'esperienza del marchio nipponico nella tecnologia delle celle a combustibile e l'abilit&agrave; di Chiyoda &ndash; grande azienda petrolchimica specializzata in estrazione e raffinazione di gas &ndash; nella progettazione e costruzione di impianti per creare un sistema che promette di essere competitivo nel fiorente mercato dell'idrogeno. Il progetto di Toyota e Chiyoda  L'iniziativa &egrave; in linea con la Strategia di base sull'idrogeno del Giappone, che mira a raggiungere gli obiettivi governativi per l'introduzione delle apparecchiature di elettrolisi. Tali obiettivi prevedono di assicurare alle aziende giapponesi una quota di mercato del 10% nel mercato globale dell'elettrolisi entro il 2030, che si traduce in circa 15 GW su 134 GW previsti. Al centro di questa partnership c'&egrave; lo sviluppo di un sistema di elettrolisi dalle caratteristiche eccezionali. Nonostante le dimensioni ultracompatte &ndash; con 2,5 m x 6 m, &egrave; il pi&ugrave; piccolo al mondo &ndash; il sistema garantisce elevata capacit&agrave; di produzione dell&rsquo;H2 (100 kg/ora). Utilizzando unit&agrave; di classe 5 MW come elementi costitutivi, il sistema &egrave; progettato per la scalabilit&agrave; e l'efficienza, rispondendo alle esigenze dei clienti per quanto riguarda la produzione di idrogeno e i vincoli di spazio. Da non dimenticare, poi, altri vantaggi quali facilit&agrave; di manutenzione e riduzione dei costi di costruzione ed esercizio. Si parte dall&rsquo;Hydrogen Park Toyota nel 2025 Il primo sistema di elettrolisi sar&agrave; installato presso l'Hydrogen Park di Toyota nello stabilimento di Honsha a partire dall'anno fiscale 2025, con l'intenzione di scalare e sviluppare ulteriormente la tecnologia. Questo sviluppo rappresenta un passo avanti verso la realizzazione di una societ&agrave; basata sull'idrogeno; entrambe le aziende mostreranno i loro progressi all'imminente H2&amp;FC EXPO di Tokyo. Attraverso questa partnership, Toyota e Chiyoda non si limitano a far progredire la tecnologia dell'idrogeno, ma contribuiscono anche alla transizione globale verso fonti energetiche sostenibili, sottolineando l'impegno di Toyota a "produrre felicit&agrave; per tutti" attraverso lo sviluppo di un ecosistema incentrato sull'idrogeno. Qui sotto, il video realizzato in occasione del Kenshiki Forum 2023 in cui spieghiamo parte della strategia del Marchio.        

Il Costruttore giapponese ha siglato un accordo con la connazionale Chiyoda per l'estrazione di H2 tramite sistemi compatti ed efficienti

Toyota accelera sull’idrogeno: al via elettrolisi su larga scala

La nuova versione della compatta di casa Toyota introduce la motorizzazione full hybrid da 130 cv e 185 Nm di coppia che la rende più pepata e divertente alla guida. Aumentano le dotazioni di sicurezza, nuovi i rivestimenti interni e il design più sportivo dell'abitacolo

Toyota Yaris 2024, il primo test

        Toyota, arriva l'avvertimento. Alcuni modelli pi&ugrave; datati della gamma portebbero avere dei difetti negli airbag, a tal punto da causare, in caso di malfunzionamento, addirittura la morte del conducente e dei passeggeri. Ad essere richiamati sono circa 50mila veicoli negli Stati Uniti e ovviamente le riparazioni, offettuate nelle officine registrate, saranno totalmente gratuite.&nbsp; Tesla, negli USA &egrave; maxi richiamo sull'utilizzo dell'Autopilot Il problema Gli airbag malfunzionanti sono quelli forniti dall'azienda giapponese Takata, i quali sarebbero ad alto rischio di esplosione, portando a gravi lesioni. Dal 2009, pi&ugrave; di 30 morti sono state associate al difetto di queste parti durante incidenti automobilistici, soprattutto a causa di frammenti metallici che si disperderebbero a grande velocit&agrave; nell'abitacolo al momento dell'impatto. Negli ultimi anni, il difetto di produzione di Takata ha portato al richiamo di oltre 100 milioni di veicoli di pi&ugrave; di 20 produttori automobilistici. Nell'ultimo richiamo sono incluse&nbsp;la Toyota Corolla prodotta nel 2003-2004, la Corolla Matrix del 2003-2004 e la RAV4 del 2004-2005. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Forniti dall'azienda giapponese Takata, sarebbero ad alto rischio di esplosione con la dispersione di frammenti metallici

Toyota, maxi richiamo di oltre 50mila auto per un difetto agli airbag

        Nonostante ci sia preoccupazione per il maxi richiamo negli USA a causa di un problema rilevato agli airbag di circa 50mila vetture, in casa Toyota si pu&ograve; festeggiare: l'azienda giapponese &egrave; nel 2023, per il quarto anno consecutivo, il primo produttore mondiale in termine di vendite.&nbsp; Toyota batte Volkswagen La vendita da record di 11,23 milioni di veicoli in tutto il mondo, inclusi i miniveicoli della controllata Daihatsu e i camion di Hino Motors, sottolinea la forza della posizione di Toyota sul mercato automobilistico globale. La concorrente Volkswagen si posiziona al secondo posto con 9,24 milioni di auto vendute. L'aumento dell'8,6% nella produzione mondiale del Gruppo, che ha raggiunto il record di 11,52 milioni di veicoli, &egrave; attribuito principalmente alla forte domanda in Giappone, Nord America ed Europa. Occhi puntati per&ograve; sul 2024, che non inizia certamente nel migliore dei modi per il settore automobilistico, con la crisi del Mar Rosso che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla produzione e sul commercio dei pezzi di ricambio e non solo. Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

L'azienda giapponese conquista la leadership per il quarto anno consecutivo battendo anche Volkswagen che si ferma al secondo posto

Toyota, vendite record nel 2023: immatricolate oltre 11 milioni di auto

La scelta del nome di nuovi modelli di auto &egrave; certamente un aspetto fondamentale e oggetto di ricerche da parte dei costruttori. Un nome azzeccato pu&ograve;, infatti, contribuire al successo commerciale di un veicolo, andando a modificare identit&agrave; e appeal nei confronti del cliente. La globalizzazione ha portato a delle sfide uniche in questo ambito: spesso, infatti, una parola che suona bene in una lingua - o cultura - pu&ograve; assumere connotazioni ridicole o, addirittura, volgari in un&#39;altra. In questa nuova Top 5 esploreremo una serie di esempi simili, dove la scelta del nome si &egrave; rivelata un passo falso a causa di traduzioni infelici o significati nascosti (soprattutto per gli ispanofoni). Questi casi offrono spunti di riflessione sulle complessit&agrave; della comunicazione in un mondo sempre pi&ugrave; interconnesso, dove un semplice nome pu&ograve; fare la differenza.  Paese che vai, nome che trovi  Un esempio classico di questa problematica &egrave; il caso del Mitsubishi Pajero, che in molti paesi di lingua spagnola &egrave; stato rinominato Mitsubishi Montero. Il motivo? In spagnolo, il nome (da noi conosciutissimo e privo di misinterpretazioni) ha significati&hellip;Poco lusinghieri. Per saperne di pi&ugrave;, proseguite nella lettura!  L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Tata Zica    Lanciata nel 2016, la citycar indiana divenne un caso mondiale per via di una sfortunata coincidenza. Il nome Zica &ndash; fusione di &ldquo;Zippy&rdquo; (scattante) e &ldquo;Car&rdquo; - fu scelto da Tata (date un&#39;occhiata al nuovo Suv elettrico low cost) per esaltarne le doti da perfetta auto urbana, compatta e agile. Il costruttore puntava molto sul modello, tanto da scegliere come testimonial il calciatore spagnolo Lionel Messi. Fin qui sembrerebbe la normale presentazione di un&rsquo;utilitaria. Il problema fu proprio il periodo: l&rsquo;inizio del 2016, infatti, fu segnato dalla diffusione (in Sudamerica) del virus Zika, trasmesso all&rsquo;uomo dalle zanzare e potenzialmente molto pericoloso. &Egrave; evidente che, nel momento di massima allerta (l&rsquo;Organizzazione Mondiale della sanit&agrave; lo defin&igrave; emergenza globale), un&rsquo;automobile con lo stesso nome del virus (ovviamente scelto mesi prima) avrebbe potuto creare qualche intoppo a livello di vendite. Per questo, la Tata Zica divenne Tiago.  L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Toyota MR2    Passiamo alla Toyota MR2, coup&eacute; sportiva prodotta dal 1984 al 2007 in tre generazioni. L&rsquo;auto divenne celebre per essere stata la prima vettura giapponese di serie dotata di motore posteriore centrale (un quattro cilindri da 1,5 o 1,6 litri, salito a 1,8 litri sull&rsquo;ultima versione). Soluzione che, abbinata a trazione rigorosamente posteriore e sospensioni indipendenti di tipo coilover la rendevano una delle migliori sportive per rapporto qualit&agrave;/prezzo. Ma parliamo del nome. Secondo le fonti pi&ugrave; accreditate, MR2 era l&#39;acronimo &quot;mid-engine, rear-wheel-drive, 2-seater&quot; (motore centrale, trazione posteriore, 2 posti), a indicare le caratteristiche salienti del modello. Il problema riguard&ograve; il mercato francese (e quelli francofoni in generale): &ldquo;MR2&rdquo; (emme erre deux), infatti, suona in maniera praticamente identica alla parola &ldquo;merde&rdquo;. Ecco spiegata l&rsquo;esistenza di alcune &ldquo;Toyota MR&rdquo;.  L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Nissan Moco (Suzuki MR Wagon)    Passiamo a una &ldquo;kei car&rdquo; dal nome&hellip;Disgustoso. Nel 2001, Suzuki lanci&ograve;, per il solo mercato giapponese, la Suzuki la MR Wagon: si trattava di una citycar compatta e agile, spinta da motore K6A in grado di erogare 54 cavalli e 61 Nm (versione aspirata) o 85 Nm (con turbocompressore). L&rsquo;anno successivo, dopo la presentazione di una concept car al Salone di Tokyo, la stessa vettura fu lanciata da Nissan. Spiccavano alcune piccole modifiche estetiche ma, soprattutto, il nome: Nissan Moco. Cosa c&rsquo;&egrave; di strano? Moco, in lingua spagnola, significa &ldquo;muco, moccio&rdquo;. Per fortuna, la cosa non impatt&ograve; sulle vendite trattandosi di un mezzo mai giunto in Europa: oltre al Giappone, la piccola vettura fu prodotta e venduta soltanto in India con il nome di Maruti Zen Estilo, che divenne poi Maruti Estilo.  L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Mitsubishi Pajero    Prodotto dal 1982 al 2021, il robusto fuoristrada Mitsubishi Pajero ha registrato grandi numeri a livello di vendite e buoni risultati nelle competizioni (con alcune vittorie della Rally Dakar). Il nome deriva da un piccolo felino, il Leopardus pajeros, chiamato anche gatto delle pampas e diffuso in Argentina, nei territori a est delle Ande. Come accennato nell&rsquo;introduzione, il problema riguarda il significato &ldquo;osceno&rdquo; per gli ispanofoni: chiamare qualcuno &ldquo;pajero&rdquo; in Spagna e Sudamerica, infatti, equivale a dargli del &ldquo;co****ne&rdquo; o, peggio ancora, del &ldquo;se****lo&rdquo;. Per tale motivo, la Casa giapponese ha pensato bene di rinominare il proprio veicolo per quei mercati: ecco il Mitsubishi Montero!  L&rsquo;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Mazda Laputa    Chiudiamo con un&rsquo;altra auto proveniente dal Paese del Sol Levante. Si tratta della Mazda Laputa, kei car lanciata nel 1999 e basata sulla Suzuki Kei. Vettura leggera (poco pi&ugrave; di 800 kg), poco ingombrante e dai consumi contenuti, la citycar venne proposta inizialmente solo tre porte (1998), per poi essere commercializzata anche in versione cinque porte dall&#39;anno successivo, che coincise con il lancio della controparte Mazda. Il particolare nome proviene dal romanzo I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift: Laputa era, infatti, l&#39;immaginaria isola volante popolata da scienziati pazzi e incontrata da Gulliver durante il terzo viaggio (dopo lillipuziani e giganti). Da subito, per&ograve;, tale scelta fece scalpore per via della curiosa somiglianza con l&#39;offensivo termine spagnolo puta: parola che, come avrete gi&agrave; capito, identifica - per essere delicati - la donna di facili costumi. La piccola vettura, fortunatamente, non arriv&ograve; mai sul mercato iberico e (sebbene non si abbiano molte informazioni in merito) fu venduta con un nome differente in altri paesi di lingua spagnola. 

Dalla Mitsubishi Pajero alla Nissan Moco, alcuni nomi possono risultare inopportuni (e addirittura volgari) a causa delle differenze linguistiche

Le 5 auto con i nomi pi&ugrave;... problematici di sempre

        Ci siamo: gli ordini della gamma Yaris Cross 2024 sono stati ufficialmente aperti da Toyota. L'auto va ad affiancarsi alla nuova Yaris con l&rsquo;offerta di motori "dual hybrid" adottando la tecnologia Full Hybrid-Electric Toyota di quinta generazione con un nuovo powertrain, "1.5 Hybrid 130". In questo modo, i clienti del segmento B-SUV che scendono da un segmento superiore, hanno davanti a loro un'offerta molto pi&ugrave; ampia, senza per&ograve; andare a intaccare le prestazioni.  Le specifiche La gamma della Nuova Yaris Cross &egrave; stata rivista con l&rsquo;introduzione della nuova Premiere Edition: il line-up &egrave; dunque ora composto dalle versioni Active, Trend, Lounge, GR SPORT e Premiere. La Active viene arricchita con il pacchetto T-MATE che comprende Toyota Safety Sense aggiornato, il Toyota Touch3 con schermo da 9&rsquo;&rsquo; con Apple Carplay&trade; e Android Auto&trade; wireless e il display multi-informazioni con schermo a colori da 7&rsquo;&rsquo;, il sistema audio a 6 altoparlanti, 2 porte USB-C, interni in tessuto rivisitati e il bagagliaio con doppio fondo unico. La Trend mantiene la stessa configurazione odierna e si aggiorna con il nuovo Toyota Smart Connect&trade; con schermo da 10,5&rsquo;&rsquo;oltre ad avere i medesimi aggiornamenti della Active. La Lounge e la GR SPORT invece sfoggiano il nuovo motore 1.5 Hybrid 130, e su di esse viene introdotto il Toyota Smart Connect&trade; con schermo da 10,5&rsquo;&rsquo; e il Digital Cockpit da 12,3&rsquo;&rsquo;. Infine la Premiere, che ha un allestimento nuovo, vanta anche fari anteriori Matrix LED con proiettori AHS, sistema audio Premium JBL&reg; a 8 altoparlanti, head-up display, il sistema di controllo angoli ciechi BSM, il portellone posteriore ad apertura automatica e la smart digital key di serie. Il listino della nuova Yaris Cross parte da 28.650 euro con versione Active FWD 1.5 Hybrid 115. Per quanto riguarda la nuova motorizzazione 1.5 Hybrid 130 essa &egrave; proposta sull&rsquo;alto di gamma a partire da 33.400 euro della versione Lounge FWD, mentre la trazione AWD-i rimane disponibile sulle versioni Trend, Lounge e Premiere ad un costo di 2.500 euro. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

La gamma &egrave; stata rivista con l&rsquo;introduzione della nuova Premiere Edition: il line-up &egrave; dunque ora composto dalle versioni Active, Trend, Lounge, GR SPORT e Premiere

Toyota: aperti gli ordini della nuova Yaris Cross 2024

        Toyota presenta due versioni ad alte prestazioni della GR Yaris, sviluppate con il contributo diretto dei Campioni del Toyota Gazoo Racing World Rally Team, S&eacute;bastien Ogier e Kalle Rovanper&auml;. Le vetture, basate sui prototipi del Tokyo Auto Salon 2023, sono state create per esprimere il rispetto di Akio Toyoda verso i piloti rally e gli appassionati. Alimentate da un motore turbo da 1,6 litri con 280 cv e 390 Nm di coppia, sono equipaggiate con un cambio manuale intelligente a sei marce. Entrambe le edizioni speciali presentano una strumentazione digitale rivista sulla nuova GR Yaris, includendo le nuove modalit&agrave; di controllo insieme alla normale modalit&agrave; Normal AWD. La GR Yaris Ogier Edition e la Rovanper&auml; Edition debutteranno al Rallye-Monte Carlo, dando il via al FIA World Rally Championship 2024 e saranno prodotte in edizione limitata.  GR Yaris Ogier Edition La GR Yaris Ogier Edition presenta due modalit&agrave; di controllo AWD, Morizo e Seb: la prima &egrave; stata sviluppata da Morizo, pseudonimo del presidente della Casa giapponese Akio Toyoda, basandosi sulle sue esperienze di guida nei rally, calibrando la risposta dell'auto in accelerazione, parzializzazione e frenata, la modalit&agrave; Seb invece, sviluppata da Ogier, utilizza differenziali a slittamento limitato Torsen anteriore e posteriore, insieme alla trazione integrale, per distribuire la coppia all'asse posteriore, fornendo al conducente un maggiore controllo del retrotreno a velocit&agrave; elevate. La carrozzeria della Ogier Edition &egrave; caratterizzata da una verniciatura Matt Stealth Grey, con la bandiera francese sulla griglia anteriore e cerchi in lega BBS 18x8J. Adesivi WRC abbelliscono i passaruota anteriori, mentre altri ementi distintivi includono uno spoiler posteriore in fibra di carbonio CFRP,&nbsp;pinze freno verniciate di blu, decalcomanie TOYOTA GAZOO Racing sulle portiere e un logo Ogier Edition sul portellone posteriore. All'interno, un badge commemorativo della vittoria WRC &egrave; posizionato sul lato passeggero del cruscotto, mentre il volante presenta cuciture blu, grigie e rosse a contrasto in omaggio ai colori nazionali francesi. Le cuciture grigie sono utilizzate anche per le leve del cambio e del freno di stazionamento, cos&igrave; come per il rivestimento dei sedili. GR Yaris Rovanper&auml; Edition La Rovanper&auml; Edition presenta una modalit&agrave; chiamata "Donut", progettata appositamente per Kalle Rovanper&auml; che consente un controllo agevole della vettura grazie a una distribuzione costante di coppia, prevalentemente alle ruote posteriori. Oltre alla modalit&agrave; Donut, questa versione della GR Yaris offre la modalit&agrave; "Kalle", che sfrutta un differenziale posteriore specifico e differenziali a slittamento limitato Torsen sia all'anteriore che al posteriore. Questo assicura una risposta lineare in termini di handling, consentendo al retrotreno dell'auto di inclinarsi verso l'esterno durante l'inserimento in curva e permettendo all'anteriore di mantenere trazione durante l'accelerazione all'uscita dalla curva. Esteticamente, la vettura presenta una verniciatura tricolore applicata attraverso motivi non uniformi, ideata dal designer del casco da corsa di Rovanper&auml;. Gli adesivi della vittoria nel WRC sono posizionati sui passaruota anteriori, mentre decalcomanie Toyota Gazoo Racing decorano le portiere e il paraurti posteriore, mentre un distintivo "Rovanper&auml; Edition" &egrave; collocato sul portellone posteriore. La vettura &egrave; dotata di cerchi in lega BBS da 18x8J, uno spoiler posteriore regolabile in CFRP condiviso con la GRMN Yaris e un differenziale posteriore specifico. All'interno dell'abitacolo, le finiture e le cuciture dei rivestimenti seguono i colori nazionali del pilota finlandese, con predominanza di blu e grigio. Come nell'edizione Ogier, un distintivo speciale commemora la vittoria di Toyota Gazoo Racing nel WRC.&nbsp; Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

La GR Yaris Ogier Edition e la Rovanper&auml; Edition debutteranno al Rallye-Monte Carlo e saranno prodotte in edizione limitata

Toyota GR Yaris, due versioni speciali dedicate ai Campioni del Rally

Toyota presenta due versioni ad alte prestazioni della GR Yaris, sviluppate con la collaborazione di Sébastien Ogier e Kalle Rovanperä del Toyota Gazoo Racing World Rally Team. Entrambe saranno equipaggiate con un motore turbo da 1,6 litri da 280 CV e 390 Nm di coppia, cambio manuale a sei marce. La GR Yaris Ogier Edition e Rovanperä Edition debutteranno al Rallye-Monte Carlo

Toyota GR Yaris Ogier Edition e Rovanperä Edition

        Entro il 2026, Toyota lancer&agrave; sei nuovi modelli elettrici. Dar&agrave; seguito al piano prospettato nel 2021, quando il Gruppo rivel&ograve; una gamma di 16 progetti che avrebbero visto la luce entro il 2035. Rivel&ograve; anche la Toyota bZ Small Crossover, di fatto una Aygo X in versione elettrica. L'entry level Toyota non scender&agrave; a 25 mila euro Alla fascia di mercato entro i 25 mila euro guardano molte case, anche se le tempistiche per il debutto sono diversissime tra chi, come Renault R5, arriver&agrave; nel 2024 e chi, Volkswagen ID.2all, lo far&agrave; solo nel 2026. La classica coperta corta, tra redditivit&agrave; di piccole auto elettriche rispetto ai costi di produzione, specialmente legati al costo della batteria, &egrave; una barriera che Toyota evidenzia. Batterie troppo costose per piccole accessibili Il responsabile dello sviluppo del prodotto, Andrea Carlucci, spiega come non sia in programma, nel breve periodo, una Toyota (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;di segmento A con motore elettrico. Aygo X rester&agrave; la proposta termica e sar&agrave; con un pi&ugrave; grande B-Suv, da 4,30 metri, che il marchio posizioner&agrave; la base della propria offerta elettrica.&nbsp; "Le auto elettriche sono accompagnate ancora da un premium e serve un sostanziale cambiamento nel costo delle batterie&ldquo;, dice Andrea Carlucci, nelle parole riportate da Autocar.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024! &ldquo;Al momento &egrave; un livello che non possiamo raggiungere&ldquo;, quello della proposta di un&rsquo;elettrica da 25 mila euro. &ldquo;Non ho detto che non abbiamo bisogno di un modello da posizionare sui 25 mila euro, sto solo osservando dove si trova oggi il mercato. So che c&rsquo;&egrave; la tendenza a coprire la fascia pi&ugrave; bassa, qualcosa di ovvio. Se cerco componentistica economica sul mercato, vuol dire che l'offerta di un'auto elettrica sar&agrave; limitata. Perci&ograve; dobbiamo davvero approfondire l'elemento della fascia di prezzo". Segmenti inferiori del mercato, come quello delle citycar e delle utilitarie, che in virt&ugrave; della normativa Euro 7 di fatto invariata in materia di emissioni inquinanti dal propulsore, rispetto all'Euro 6, offre un'estensione del ciclo di vita di modelli altrimenti prospettati al tramonto, per i costi eccessivi di adeguamento.       

Nel 2021 il concept bZ Small Crossover immaginava una sorta di Aygo elettrica. Non sar&agrave; un modello in arrivo nei prossimi anni: il costo della batteria incide eccessivamente sul prezzo

Toyota non farà una piccola elettrica economica: batteria troppo costosa

Dal Tokyo Auto Salon sono arrivati i primi flash, le anticipazioni sui contenuti tecnici della rinnovata Toyota GR Yaris 2024.&nbsp;  Verso il debutto sul mercato scopriremo anche i progressi nelle prestazioni velocistiche assolute: accelerazione, velocit&agrave; massima. Anche se &egrave; altro che conta per il cliente-tipo, che coltiva sogni da prova speciale e si sente un po&#39; rallysta.  La Yaris GR &egrave; nata dall&#39;esperienza vincente nei rally di Toyota (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato) e nel 2020 ha portato su strada una formula assolutamente controcorrente per i tempi. La scocca (modificata) di un&#39;utilitaria, attrezzata con la trazione integrale, un super-motore turbo benzina e soluzioni davvero specifiche per il modello.    Assetto  L&#39;evoluzione GR Yaris 2024 migliora i dettagli. Si parte dall&#39;assetto, da finezze come gli ammortizzatori anteriori installati con un supplemento di bulloneria ai duomi del MacPherson. L&#39;obiettivo &egrave; quello di eliminare le variazioni di incidenza tipiche dell&#39;architettura MacPherson sotto elevati carichi trasversali. Dovuta al singolo punto d&#39;installazione superiore e alla presenza di tamponi elastici.  Minore variazione del camber in appoggio equivale ad avere un&#39;impronta a terra della gomma superiore.  Il retrotreno resta quello dell&#39;architettura GA-C Toyota, modelli di segmento superiore alla Yaris, con il sottotelaio predisposto per l&#39;installazione di una sospensione a ruote indipendenti e doppi bracci oscillanti.  Telaio  Le molle e la rigidit&agrave; degli ammortizzatori &egrave; stata modificata, come la rigidit&agrave; strutturale della scocca. Toyota ha incrementato i punti di saldatura del 13% e l&#39;impiego di collante strutturale del 24%.   Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell&#39;anno 2024!  Invariate le modalit&agrave; di trazione 4x4, con la ripartizione 50:50 tra i due assi della modalit&agrave; Track, il 30:70 della guida in Sport e il 60:40 della configurazione Normal. La Yaris GR 2024 ha, di serie, il pacchetto Circuit e la dotazione di due differenziali Torsen all&#39;anteriore e al posteriore.  Motore  Cambia a fondo, invece, il raffreddamento. Il motore 1.6 litri turbo benzina - 280 cv (+19 cv), 390 Nm (+30 Nm) -, con pressione di iniezione superiore, beneficia di un radiatore dalla maggiore superficie e di un intercooler a spray d&#39;acqua. Nebulizzazione controllata con un tasto in plancia.  Non cambia la duplice iniezione, diretta (a pressione superiore) e indiretta. &Egrave; un vantaggio per eliminare il problema dei depositi carboniosi sulle valvole di aspirazione.  &nbsp;  Modifiche vaste, invece, interessano la distribuzione, i materiali delle valvole di scarico. Anche i pistoni, alleggeriti, sono differenti e montano fasce pi&ugrave; resistenti. Al raffeddamento dei pistoni contribuisce un sistema di iniezioni d&#39;olio multi-getto.  Il turbocompressore &egrave; integrato al collettore di scarico ed &egrave; del tipo con girante e compressore su cuscinetti a sfera.  Cambio  Infine, la novit&agrave; pi&ugrave; rilevante tra tutte. Il cambio automatico 8 marce. Non solo ha una logica di cambiata, in scalata specialmente, che ne fa un vero cambio sportivo. La disponibilit&agrave; di due rapporti in pi&ugrave; rispetto al manuale 6 marce ha permesso di ottenere una scalatura delle marce pi&ugrave; vicina tra i rapporti.  Quanto al software di gestione, l&#39;analisi dei parametri come utilizzo del freno e dell&#39;acceleratore, permette scalate nelle fasi davvero ideali della staccata. Il DAT - Direct Automatic Transmission non fa affidamento solo sulla velocit&agrave; dell&#39;auto e le forze G longitudinali, per gestire la cambiata. Questo lo rende, dice Toyota, pi&ugrave; rapido di un cambio manuale nell&#39;utilizzo in pista. 

Assetto, motore, cambio, ma anche scocca, raffreddamento, al centro dell&#39;evoluzione 2024 della Toyota GR Yaris

Toyota GR Yaris, focus sulla tecnica e le novit&agrave; 2024

        Auto dell'Anno 2024, ormai ci siamo quasi. Il 26 febbraio, al Salone di Ginevra, i 59 giurati sceglieranno la vincitrice tra BMW Serie 5,&nbsp;BYD Seal,&nbsp;Kia EV9,&nbsp;Peugeot E-3008,&nbsp;Reanutl Scenic E-Tech Electric,&nbsp;Toyota C-HR&nbsp;e&nbsp;Volvo EX30. E come ogni anno ci siamo organizzati per farvele vedere e provare... Anzi ci siamo fatti letteralmente in tre. Quando provarle So&nbsp;tre gli appuntamenti&nbsp;dove&nbsp;Auto&nbsp;espone quest&rsquo;anno le finaliste:&nbsp;Milano, in Piazza Tre Torri a CityLife, dal 26 al 28 gennaio; Cervinia, in via Carrel, dal 9 all&rsquo;11 febbraio; Courmayeur, in piazza Brocherel, dal 23 al 25 febbraio.&nbsp;Tre appuntamenti in cui la redazione di Auto&nbsp;sar&agrave; presente per raccontare le protagoniste in ogni dettaglio. Come provare la Toyota C-HR Ci si pu&ograve; prenotare in anticipo cliccando qui e compilando il form, oppure presentadosi direttamente al desk. Ma chi si iscrive online, avr&agrave; il vantaggio di non dover aspettare! Venite numerosi, vi aspettiamo!        

Ecco come e quando provare il nuovo crossover coup&eacute; della Casa giapponese

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