        Tesla deve affrontare un nuovo problema con il suo Cybertruck. Oltre alla questione dell'omologazione su alcuni mercati, e qualche dubio legato alle nuove colorazioni disponibili, il futuristico veicolo dell'azienda di Elon Musk &egrave; stato richiamato dalla National Highway Traffic Safety Administration degli Stati Uniti per un difetto al pedale dell'acceleratore.  Qual &egrave; il problema? L'azienda non se la passa certo bene nell'ultimo periodo. Tesla ha infatti di recente annunciato il licenziamento di 140mila dipendenti a fronte del calo del titolo azionario di oltre il 35% nell'ultimo semestre. A Elon Musk mancava solo un altro problema da affrontare, il richiamo del Cybertruck. Ma qual &egrave; il guaio che ha portato a ci&ograve;? La richiamata dell'autorit&agrave; federale riguarda 3.878 esemplari di Cybertruck prodotti dalla fabbrica di Austin, Texas, dal novembre 2023 all'aprile 2024. La causa del problema sarebbe l'uso eccessivo e non autorizzato di un lubrificante per agevolare l'inserimento della copertura in gomma del pedale, che invece risulta instabile e tende a fuoriuscire dalla sua sede, interferendo con il rivestimento inferiore della plancia. Tesla &egrave; pronta quindi a sostituire il componente difettoso con un nuovo tipo di fissaggio, gi&agrave; adottato per i nuovi esemplari in produzione. Tesla Model 3 Performance, le ultime anticipazioni Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella         

Un altro problema da affrontare per Elon Musk in un periodo grigio per l'azienda: cosa &egrave; successo

Guai per Tesla: maxi richiamo per quasi 4mila Cybertruck

        Honda ha avviato una campagna di richiamo per oltre 50mila auto in tutto il mondo per un difetto alla pompa del carburante che, se non risolto in tempo, potrebbe causare problemi al veicolo e anche alla sicurezza di conducente ed eventuali passeggeri. Quali problemi? Secondo quanto dichiarato, il difetto alla pompa potrebbe provocare lo stallo del motore durante la guida o rendere difficoltoso l'avvio del mezzo. Si tratta di una&nbsp; riedizione dell'avviso originale emesso a met&agrave; del 2020. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella I modelli coinvolti I modelli coinvolti nella campagna di richiamo sono nove, Accord, City, Civic, Civic Type R, CR-V, Odyssey, HR-V, Jazz e NSX, prodotti tra il 2017 e il 2020. Il difetto arriva da un processo di fabbricazione non corretto, causando un eventuale rigonfiamento&nbsp;di un componente della pompa del carburante. &ldquo;Se la pompa del carburante smette di funzionare - &nbsp;si legge nell'avviso di richiamo governativo - ci&ograve; potrebbe impedire l'avvio del motore o causarne lo stallo durante la guida, aumentando il rischio di incidenti che possono provocare gravi lesioni agli occupanti del veicolo e/o ad altri utenti della strada&rdquo;. Come per ogni richiamo, i proprietari delle auto interessate vengono contattati dalla Casa e invitati a portare la vettura presso una delle Concessionarie ufficiali. Honda crede nell'idrogeno, ecco CR-V e:FCEV       

Nove modelli coinvolti per un difetto alla pompa del carburante che potrebbe causare problemi al motore

Honda, richiamo per più di 50.000 auto: ecco il problema

        Toyota, arriva l'avvertimento. Alcuni modelli pi&ugrave; datati della gamma portebbero avere dei difetti negli airbag, a tal punto da causare, in caso di malfunzionamento, addirittura la morte del conducente e dei passeggeri. Ad essere richiamati sono circa 50mila veicoli negli Stati Uniti e ovviamente le riparazioni, offettuate nelle officine registrate, saranno totalmente gratuite.&nbsp; Tesla, negli USA &egrave; maxi richiamo sull'utilizzo dell'Autopilot Il problema Gli airbag malfunzionanti sono quelli forniti dall'azienda giapponese Takata, i quali sarebbero ad alto rischio di esplosione, portando a gravi lesioni. Dal 2009, pi&ugrave; di 30 morti sono state associate al difetto di queste parti durante incidenti automobilistici, soprattutto a causa di frammenti metallici che si disperderebbero a grande velocit&agrave; nell'abitacolo al momento dell'impatto. Negli ultimi anni, il difetto di produzione di Takata ha portato al richiamo di oltre 100 milioni di veicoli di pi&ugrave; di 20 produttori automobilistici. Nell'ultimo richiamo sono incluse&nbsp;la Toyota Corolla prodotta nel 2003-2004, la Corolla Matrix del 2003-2004 e la RAV4 del 2004-2005. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Forniti dall'azienda giapponese Takata, sarebbero ad alto rischio di esplosione con la dispersione di frammenti metallici

Toyota, maxi richiamo di oltre 50mila auto per un difetto agli airbag

        Un nuovo richiamo di sicurezza &egrave; stato emanato da BMW in Europa per problemi legati agli airbag Takata difettosi. La decisione di richiamare 17 modelli &egrave; stata presa dopo che il sistema di allerta rapido dell'UE, noto come Rapex, ha pubblicato un avviso sulla questione e la conferma arriva anche dall'NHTSA negli Stati Uniti ha fatto. La causa riguarderebbe il deterioramento dei dispositivi di sicurezza in condizioni di elevata umidit&agrave; e temperatura.&nbsp; BMW XM, non solo Label Red: ecco la 50e ibrida plug-in 6 cilindri Il rischio spiegato dalla Commissione Europea La segnalazione A12/00783/23, notificata dalla Germania, &egrave; stata classificata come potenziale rischio di lesioni. Il bollettino della Commissione Europea spiega: "Il propellente dell&rsquo;airbag potrebbe deteriorarsi nel tempo e, se attivato, una&nbsp;pressione interna eccessiva&nbsp;potrebbe causare lo scoppio dell&rsquo;involucro e&nbsp;frammenti di metallo&nbsp;potrebbero passare attraverso il cuscino causando lesioni agli occupanti. Il prodotto&nbsp;non &egrave; conforme al&nbsp;regolamento relativo all&rsquo;omologazione&nbsp;e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi e dei sistemi, componenti ed entit&agrave; tecniche indipendenti destinati a tali veicoli&rdquo;. Modelli coinvolti Sono coinvolte nel richiamo le BMW 1, 2, 2 Active Tourer/Gran Tourer, 3, 4, 5, 6, X1, X3, X4, X5, X6, M2, M3, M4, X5M, X6;  Le vetture con periodo di produzione compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 28 dicembre 2014;  Gli esemplari con numero di omologazione GT, K-N1, 5L, 5K, 6C, X5, X6, X-N1, 1K4, 1K2, 1C, X3, X-N1, 3L, 3K, 3C, 3-V, UKL-L, F2AT, F2GT, F1X, M3, M7X, 3K-N1, e1*2007/46*0215*, e1*2007/46*0508*02, e1*2007/46*0363*, e1*2007/46*0455*, e1*2007/46*0562*. Usato BMW: clicca qui per vedere gli annunci        

I dispositivi di sicurezza Takata comporterebbero un rischio di lesioni ai passeggeri a causa del deterioramento in condizioni di elevata umidit&agrave; e temperatura

BMW, maxi richiamo per airbag Takata difettosi: i modelli coinvolti

        La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha annunciato un massiccio richiamo di oltre 270mila veicoli a causa di un problema di sicurezza nei loro airbag. Il richiamo riguarda una nuova tranche di modelli equipaggiati con la tecnologia del produttore giapponese Takata. Il guasto Secondo i dati dell'autorit&agrave; federale tedesca per i trasporti automobilistici, al momento nessun veicolo &egrave; interessato dal richiamo in Germania, ma alcuni potrebbero essere entrati nel Paese. Volkswagen ha affermato che il richiamo &egrave; necessario a causa di "guasti nel generatore di gas degli airbag frontali", che potrebbero portare a un "dispiegamento incontrollato e rilascio di frammenti di metallo che potrebbero ferire gli occupanti". Il problema con gli airbag Takata &egrave; stato un argomento di preoccupazione per l'industria automobilistica per diversi anni, con milioni di veicoli richiamati in tutto il mondo a causa di problemi simili. Tuttavia, il problema sembra essere particolarmente grave nei veicoli Volkswagen, poich&eacute; l'azienda ha gi&agrave; richiamato milioni di veicoli per cause analoghe negli ultimi anni. La sicurezza dei veicoli &egrave; un tema molto importante per i consumatori e l'industria automobilistica, e questi richiami dimostrano l'importanza di garantire che i veicoli siano sicuri per la guida. I proprietari di veicoli Volkswagen interessati dal richiamo saranno contattati direttamente dalla casa automobilistica e invitati a portare il loro veicolo in un centro di assistenza autorizzato per la riparazione. Volkswagen Tiguan Allspace, la guida completa all'acquisto       

L'avviso riguarda una nuova tranche di modelli: il rischio &egrave; di dispiegamento incontrollato e rilascio di frammenti di metallo

Volkswagen richiama oltre 270mila veicoli: problemi agli airbag Takata

Problemi per Tesla. La Casa automobilistica di Musk ha dovuto richiamate oltre 362mila vetture equipaggiate con il suo sistema di assistenza alla guida Full Self Driving. Il motivo? Da quanto si apprende, la National Highway Traffic Safety, l&#39;agenzia USA che si occupa di sicurezza stradale, ha segnalato come il sowtfare possa aumentare il rischio di incidenti.  Il sistema Full Self Driving  Il sistema progettato da Tesla &egrave; in grado di far sterzare, accelerare, frenare e cambiare corsia all&#39;auto in totale autonomia. Ma la cosa grave &egrave; che, secondo quanto rilevato dalla NHTSA, consente alle vetture di viaggiare al di sopra dei limiti di velocit&agrave; o addirittura di attraversare&nbsp;gli incroci in &ldquo;maniera illegale o imprevedibile&rdquo;. L&#39;Agenzia per la sicurezza stradale che ha svolto alcuni test e analisi ha dimostrato che un componente del sistema che guida l&rsquo;auto sulle strade cittadine potrebbe creare &ldquo;un rischio irragionevole per la sicurezza dei veicoli a motore basato sull&rsquo;insufficiente rispetto delle leggi sulla sicurezza del traffico&rdquo;.  &Egrave; inoltre stato riferito dalla stessa che il Costruttore non &egrave; a conoscenza di decessi o feriti causati dal sistema Full Self Driving. &Egrave; bene specificare che ad ogni modo tale richiamo &egrave; per alcune vetture Model S e Model X prodotte fra il 2016 e il 2023 e per i Model Y dal 2020, notizia riportata anche da un articolo del Financial Times.  Cerchi un&#39;auto usata? Guarda il Listino/Annunci 

La National Highway Traffic Safety, agenzia USA che si occupa di sicurezza stradale, ha scoperto che il sitema pu&ograve; causare grossi rischi. Richiamo inevitabile &nbsp; &nbsp;

Tesla richiama pi&ugrave; di 362mila auto: la guida autonoma causa incidenti

        Proprietari di Tesla, drizzate bene le orecchie. La Casa californiana infatti sta effettuando un richiamo di poco pi&ugrave; di 40.000 vetture tra Model S e Model X, prodotte nel periodo dal 2017 al 2021 e vendute nel mercato degli Stati Uniti. Il richiamo della berlina e del crossover elettrico seguono quello avvenuto qualche settimana fa relativo ai Cyberquad per bambini. Maxi richiamo Tesla: il motivo Tesla ha deciso di procedere al richiamo a causa di una possibile perdita della capacit&agrave; del servosterzo durante la guida su strade sconnesse. Per preventivare qualsiasi rischio, gli oltre 40.000 possessori di Model S e X sono gi&agrave; stati notificati. Che ci fa una Tesla Model 3 a bagno nella baia di Santa Barbara? In realt&agrave;, il guasto era gi&agrave; stato individuato da Tesla mesi fa. E per tale motivo, lo scorso 11 ottobre il marchio di Elon Musk aveva rilasciato un aggiornamento software per ricalibrare il sistema di sterzata. Da Tesla hanno poi affermato di aver ricevuto 314 segnalazioni per veicoli in questa condizione. Per fortuna, pare che al momento nessuno sia rimasto ferito a causa di questo guasto. E se il problema venisse riscontrato anche nei modelli venduti in Italia? Staremo a vedere. In un mondo dominato dalle elettriche, le supercar saranno abbandonate in un pollaio?       

Migliaia di Model S e X vendute nel mercato USA stanno riscontrando problemi a causa di una possibile perdita della capacit&agrave; del servosterzo durante la guida su strade sconnesse

Tesla, Elon Musk richiama più di 40.000 modelli: ecco il guasto

        Tesla Cyberquad for kids, il quad elettrico per bambini lanciato lo scorso Natale e andato subito tutto esaurito, &egrave; oggetto di richiamo generale&nbsp;perch&eacute;&nbsp;&ldquo;non soddisfa i requisiti degli standard di sicurezza obbligatori federali per gli ATV&nbsp;(all-terrain vehicle)&nbsp;per giovani&rdquo;. L'origine del provvedimento &egrave; un incidente avvenuto negli USA. Un Cyberquad si &egrave; ribaltato con a bordo n bambino di 8 anni e una donna di 36. Quest&rsquo;ultima si &egrave; ferita alla spalla. Anche se la donna non avrebbe dovuto essere a bordo, perch&eacute; il veicolo-giocattolo &egrave; dedicato ai bambini&nbsp;la U.S. Consumer Product Safety Commission ha dichiarato che il Cyberquad non soddisfa gli standard di sicurezza&nbsp;poich&eacute;&nbsp;&ldquo;manca di un piano d&rsquo;azione ATV approvato dal CPSC, necessario per produrre, importare, vendere o distribuire ATV&rdquo;. Ovvero non ci sono&nbsp;informazioni essenziali&nbsp;che non solo spiegano meglio ai consumatori come si deve utilizzare il veicolo, ma che tutelano anche l&rsquo;azienda stessa. Parliamo di informazioni&nbsp;come la formazione di chi guida,&nbsp;raccomandazioni su et&agrave; e dimensioni del conducente e/o dei passeggeri, e altre. Stop all'utilizzo CPSC ha indicato che i proprietari dei Tesla Cyberquad for Kids devono smettere di usare il loro veicolo, contattando il prima possibile Radio Flyer (che produce per conto di Tesla) per ottenere un rimborso completo. Questione delicata, poich&egrave; si tratta di circa 1.700 euro di partenza. Potrebbe interessarti: Tesla Model Y a settembre regina assoluta in Europa&nbsp;       

La U.S. Consumer Product Safety Commission intima lo stop all'utilizzo e alla richiesta del rimbordo

Tesla Cyberquad, richiamo per l'auto per i bambini dopo un incidente

        Sono circa 13mila le Wrangler 4xe che sono state richiamate dalla Jeep per un problema al pacco batteria. Gli esemplari sono stati venduti negli Stati Uniti, anche se Stellantis afferma che solo il 35% di questi veicoli sia soggetto a questo errore. Ecco quale sarebbe nel dettaglio la causa del richiamo: Di cosa si tratta La versione plug-in &egrave; oggetto di richiamo da parte del Gruppo statunitense. Il problema sarebbe un cattivo fissaggio dei pacchi batteria presente su alcuni esemplari venduti tra il 2022 e il 2023. Questo sbaglio porterebbe ad un pericoloso surriscaldamento in circa 13.722 veicoli i quali farebbero improvvisamente perdere potenza alla vettura senza alcun preavviso. Nonostante ci siano comunque alcuni segnali che avviserebbero del guasto, dal rumore dal paco batteria ad una guidabilit&agrave; peggiore, Jeep consiglia di recarsi presso un'officina autorizzata per un'ispezione approfondita. Se il problema venisse confermato, il pacco batteria verrebbe sostituito gratuitamente, o meglio attraverso un rimborso dei costi di riparazione.       

Il guasto riguarderebbe veicoli venduti tra il 2022 e il 2023: il surriscaldamento del pacco batteria porterebbe ad un surriscaldamento e alla perdita di potenza

Jeep richiama oltre 13mila Wrangler 4xe negli Usa: ecco il motivo

        Due al mese, salgono a otto i richiami delle vetture Tesla negli USA da inizio 2022. L&rsquo;agenzia federale governativa NHTSA, la National Highway Traffic Safety Administration che fa parte del Dipartimento dei trasporti, ha annunciato il richiamo di 594.717 vetture del Marchio californiano per un aggiornamento al Boombox, il sistema di altoparlanti esterni di avviso. Attenzione all'allarme Si tratta di una modifica al software del Boombox, che da uno speaker potrebbe celare gli allarmi audio per i pedoni, incrementando il rischio di un sinistro. Il Boombox era gi&agrave; stato oggetto di un recente richiamo, a inizio febbraio, per lo stesso motivo, che evidentemente non &egrave; andato a buon fine. Coinvolti tutti i modelli prodotti da Tesla, ovvero Model S, Model X e Model Y assemblate tra il 2020 e il 2022 e le Model 3 costruite tra il 2017 e il 2022. Come prevedibile per le Tesla il richiamo non &egrave; fisico. L&rsquo;azienda provveder&agrave; via etere con un aggiornamento OTA, a mettere fine al problema. Nel 2022 il richiamo pi&ugrave; importante &egrave; stato il 1&deg; febbraio, con un intervento, sempre over-the-air, per risolvere una potenziale problema alle cinture di sicurezza, esposte al rischio della disattivazione del segnale acustico di allacciamento. Ha coinvolto ben 817.143 Tesla. Leggi anche: Musk rilancia: Full Self Driving in Europa entro l'estate&nbsp;       

Per un potenziale problema al sistema di altoparlanti esterni di avviso ai pedoni

Tesla richiama 600mila auto in USA per problemi del Boombox

        Elon Musk nel 2021 si &egrave; confermato l&rsquo;uomo pi&ugrave; ricco del mondo secondo la classifica dei di Bloomberg. Che ha fissato il suo patrimonio all&rsquo;iperbolica a 270 miliardi di dollari. Con una enorme crescita di 114 miliardi di dollari rispetto al 2020. Una grandezza raggiunta prima di lui, in era moderna, soltanto da John D. Rockefeller: Jeff Bezos, patron di Amazon, &egrave; risultato secondo a 192 miliardi.  Attenzione al bagagliaio Qualche intoppo invece per Tesla, che negli Stati Uniti ha richiamato cinquecentomila tra&nbsp;Model 3 ed S&nbsp;(e 200.000 in Cina)&nbsp;per problemi legati al bagagliaio. Senza nessun danno: il difetto di fabbricazione non ha causato alcun incidente o danno. Il problema riguarda le telecamere di back-up dei veicoli e potrebbe provocare l&rsquo;apertura improvvisa dei cofani posteriori durante la guida. La Casa risolver&agrave; gratuitamente l&rsquo;eventuale anomalia. Leggi anche: La Tesla Model S si guasta: per la rabbia la fa saltare in aria con 30 kg di dinamite       

Problemi al bagagliaio per Model S e Model 3

Musk è il più ricco, ma Tesla richiama mezzo milione di auto in USA

        Dopo i tanti aggiornamenti che la Casa di Stoccarda aveva apportato solo recentemente alla sua vettura elettrica, tra cui spiccavano upgrade delle centraline elettroniche, calibrazione della trasmissione e alcune funzioni on-demand, ecco che Porsche ha recentemente diramato un comunicato in cui avverte i proprietari di Taycan di un possibile problema al software, indiziato come responsabile in alcuni modelli di improvvise perdite di potenza. Porsche Taycan Cross Turismo, la GT elettrica da sterrato Arresto improvviso dell&rsquo;apparato propulsore Un richiamo su scala globale, dunque, quello che la Casa tedesca &egrave; stata costretta ad eseguire in queste ore su circa 43.000 unit&agrave; tra Taycan e Taycan Cross Turismo appartenenti ai Model Year 2020 e 2021, di cui circa 3.400 di queste solo in Germania. In tutti i veicoli interessati dal richiamo, spiega Porsche, esiste infatti la concreta possibilit&agrave; di un arresto improvviso dell'apparato propulsore, con conseguente perdita di forza motrice. Tutti in officina Tuttavia, sempre secondo quanto fatto sapere dalla Casa, i proprietari di Taycan e Taycan Cross Turismo potranno tranquillamente continuare ad usare le vetture interessate, ma verranno comunque convocati in officina dove verr&agrave; installato in circa un&rsquo;ora un aggiornamento software gratuito per risolvere il problema. Porsche Taycan, 42 km in derapata ed &egrave; nuovo record per l'elettrica       

La Casa di Stoccarda ha segnalato un problema sull&rsquo;elettronica di potenza e l'unit&agrave; di controllo del motore su Taycan e Taycan Cross Turismo 2020 e 2021. Il richiamo &egrave; globale

Porsche richiama la Taycan: problemi di software per 43 mila vetture

        &Egrave; uno dei Marchi con il pi&ugrave; alto appeal al globo, in Borsa raggiunge ogni giorno quotazioni pi&ugrave; alte e rappresenta uno dei simboli della mobilit&agrave; elettrica. Eppure anche Tesla si trova alle prese con problematiche relative all'affidabilit&agrave;, come testimonia il richiamo che la Casa americana ha accettato di eseguire nei confronti di oltre 135mila vetture prodotte tra il 2012 e il 2018. Nel mirino c'&egrave; un possibile malfunzionamento della parte elettronica che gestisce il touchscreen delle vetture di Elon Musk, e che potrebbe causare blackout dello schermo che gestisce anche aspetti legati alla visibilit&agrave;. Per questo NTHSA, l'ente governativo che verifica la sicurezza delle vetture, ha fatto pressioni sul Costruttore californiano per ottenere il richiamo dei modelli Model S e Model X a rischio. Richiamo che, alla fine, &egrave; stato accettato da Tesla. Tesla Roadster, rinviata la presentazione al 2022 Rischio blackout A lanciare l'allarme dei possibili malfunzionamenti sui modelli Tesla &egrave; stata l'NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), l'agenzia statunitense che si occupa di garantire la sicurezza delle vetture, con un modello in parte analogo alla nostra EuroNCAP. L'ente, dopo aver verificato oltre 12mila reclami e segnalazioni, ha stabilito che Tesla avrebbe dovuto richiamare 158mila vetture tra Model S e Model X, a causa di un possibile malfunzionamento all'elettronica che gestisce il grande schermo nell'abitacolo. Il rischio, spiega l'agenzia, &egrave; quello che il touchscreen possa improvvisamente spegnersi, creando situazioni di potenziale pericolo. Lo schermo infatti gestisce tra le altre cose la retrocamera e le funzioni di spannamento e sbrinamento dei vetri, riducendo la visibilit&agrave;. Tesla, pur riconoscendo il difetto, si &egrave; da subito dimostrata restia nel voler eseguire un richiamo. Affermando che se il touchscreen non funziona &ldquo;il conducente pu&ograve; voltarsi e utilizzare gli specchietti. Se lo schermo non &egrave; visibile per controllare le impostazioni del climatizzatore e dello sbrinatore, il guidatore sar&agrave; in grado di pulire manualmente il parabrezza&rdquo;. Inoltre, nei casi in cui il difetto si era palesato e i clienti erano gi&agrave; andati a far sostituire la componente difettosa, il costo della riparazione era stato loro addebitato. Tesla Model S, volante come Supercar, ma non cos&igrave; rivoluzionario Richiamo in vista A seguito delle pressioni dell'NHTSA, la Casa californiana ha accettato il richiamo di parte delle vetture coinvolte. Saranno 135mila automobili in totale, divise tra Model S prodotte tra il 2012 e il 2018 e Model X prodotte prima del 2018. Le vetture successive, spiega Tesla, sono gi&agrave; state adattate in modo da risolvere il problema prima di lasciare la fabbrica. Per quanto riguarda infine i clienti che avevano riscontrato il malfunzionamento e lo avevano fatto riparare a proprie spese, saranno rimborsati del costo sostenuto. Nuova Tesla Model S 2021, infotainment e volante stupiscono        

Secondo l'ente per la sicurezza americano NHTSA, in alcune vetture Tesla il touchscreen potrebbe spegnersi all'improvviso creando situazioni di rischio

Tesla, touchscreen a rischio: richiamo per 135mila Model S e Model X

        Un milione di Toyota ibride sono state richiamate per il rischio di un potenziale incendio. La Casa giapponese ha annunciato il provvedimento a causa di un problema di assemblaggio negli impianti giapponesi. Il rischio &egrave; che il motore delle vetture possa incorrere in un malfunzionamento che pu&ograve; &ldquo;in casi estremi innescare anche principi di incendio&rdquo;. Un rimedio dovuto, che, va detto, prima o poi, per un caso o per un altro, coinvolge tutti i Costruttori, anche quelli pi&ugrave; virtuosi come Toyota. Il richiamo Prius e C-HR&nbsp;prodotti fra il 2015 e il 2018. Sul totale di 1 milione e 30 mila mezzi interessati, pi&ugrave; della met&agrave; si trovano in Giappone, 219 mila in Europa e 192 mila negli Stati Uniti. Nel comunicato ufficiale &egrave; evidenziato problema ai cablaggi del motore. La polvere che vi si deposita potrebbe danneggiare la guaina isolante, espandendo il rischio di un corto circuito. Toyota afferma che si tratta di un richiamo precauzionale. Infatti non sono mai stati incidenti legati a questo difetto. Nel lasso di poco tempo &egrave; comunque il &ldquo;secondo giro&rdquo; per il Marchio. E&rsquo; ancora nella memoria, il guaio degli air bag Takata, che ha &nbsp;coinvolto complessivamente pi&ugrave; di 20 milioni di auto.       

Prius e C-HR potrebbero avere un problema per un difetto ai cablaggi del motore

Toyota richiama un milione di ibride: rischio incendio

Maxi richiamo Fca per 4,8 milioni di veicoli, resosi necessario per effettuare un aggiornamento del software del regolatore automatico della velocit&agrave;. Lo annuncia Fca in una nota. &quot;Abbiamo deciso questa azione perch&eacute; siamo impegnati alla sicurezza dei nostri veicoli&quot; afferma Mark Chernoby, chief technical Compliance Officer di Fca. L&#39;aggiornamento sar&agrave; gratuito e Fca inizier&agrave; ad allertare i clienti interessati a partire dalla prossima settimana.&nbsp;  Il &#39;&#39;difetto&#39;&#39; rinvenuto nei veicoli Fca cancella la funzione della regolazione automatica della velocita&#39;. I guidatori potrebbero cosi&#39; perdere il controllo della velocita&#39; della loro vettura &#39;&#39;in un&#39;improbabile serie di eventi&#39;&#39; che includono un corto circuito in una rete elettrica con il quale la velocita&#39; sarebbe mantenuta ma l&#39;auto&nbsp;puo&#39; essere fermata frenando o mettendola in folle.  Fca precisa di non essere al corrente di nessun incidente causato dal difetto. &#39;&#39;A prescindere delle straordinarie circostanze che dovrebbero verificarsi prima che un consumatore incorra in un problema, prendiamo questa misura perch&eacute; siamo impegnati nella sicurezza dei veicoli&#39;&#39; afferma Chernoby.  Il richiamo riguarda 4,8 milioni di auto negli Stati Uniti: si tratta di auto degli anni 2014-2019 e di modelli venduti sotto i marchi Chrysler, Dodge, Jeep e Ram. 

Difetti riscontrati nel sistema automatico di regolazione della velocit&agrave;: Chrysler, Dodge, Jeep e Ram i modelli interessati

Fca: 4,8 milioni di auto richiamate negli States

        Toyota ha richiamato 744.000 auto negli negli Stati Uniti d'America per un problema di apertura di uno sportello, scorrevole,&nbsp;con la vettura in movimento. Si tratta del modello&nbsp;Toyota Sienna prodotto tra il 2011 e il 2016. Il motore elettronico della porta laterale tende a surriscaldarsi e a provocare l'inaspettata apertura della stessa. Toyota, leader mondiale dell'auto, &egrave; gi&agrave; stata coinvolta in un maxi-richiamo a livello globale nel 2010 del modello ibrido Prius, a causa di un'accelerazione eccessiva della vettura.       

Problema di improvvisa apertura di uno sportello, scorrevole, in movimento

Toyota richiama 744.000 auto in USA

        Maxi richiamo in USA. Otto Case auto hanno comunciato un richiamo negli oltreoceano che coinvolge oltre 12 milioni di veicoli per i airbag difettosi costruiti da&nbsp;Takata. Questo secondo i documenti inviati al governo Usa dalle autorit&agrave; di regolamentazione. I Numeri. Honda sta richiamando 4,5 milioni di auto, Fiat Chrysler Automobiles 4,3 milioni, Toyota 1,65 milioni e Subaru 400 mila. Perseverare ... Almeno 2,3 milioni dei 12 milioni di veicoli richiamati oggi negli Stati Uniti sono stati oggetto della stessa misura in precedenza. Secondo i documenti, i richiami sono legati ad almeno 13 morti e oltre 100 feriti in tutto il mondo. Tataka ha accettato di dichiarare oltre 40 milioni di airbag difettosi al 2019, un'ammissione che include la fornitura a 17 produttori di autoveicoli. Una pessima figura       

Campagna legata ad almeno 13 morti e oltre 100 feriti in tutto il mondo

Maxi richiamo in USA, 12 milioni di auto con airbag Takata

Ridimensionata la vicenda delle emissioni di Co2, in casa Volkswagen c'&egrave; sempre il dieselgate da gestire. Tecnicamente sono state approntate le misure necessarie per riportare i valori di NOx dei motori EA 189 entro la norma, sebbene si tratti di interventi sufficienti solo per i modelli venduti in Europa e non negli USA, dove la normativa pi&ugrave; stringente sulle emissioni inquinanti richieder&agrave; diverse misure, attualmente non ancora annunciate. In una conferenza stampa, Hans Dieter Poetsch, presidente del Consiglio di sorveglianza, e Matthias Mueller, CEO del gruppo Volkswagen, hanno tratteggiato i risultati delle indagini interne condotte finora, dettagliando gli sforzi del gruppo per comprendere appieno come sia stato possibile il verificarsi stesso del&nbsp;dieselgate stesso e annunciando interventi futuri per migliorare le criticit&agrave; riscontrate dagli esperti: 450 soggetti, tra figure interne ed esterne, hanno raccolto oltre 100 terabytes di dati da analizzare.  Alcuni riscontri del Gruppo Audit interno sono gi&agrave; stati resi noti, mentre per scoprire le conclusioni alle quali saranno giunti gli esperti esterni si dovr&agrave; attendere ancora un anno: il 21 aprile prossimo, tuttavia, in occasione dell'incontro generale annuale del gruppo verranno forniti aggiornamenti su quelli che sono i progressi delle indagini. Allo stato attuale, anzitutto &egrave; stata illustrata la roadmap che porter&agrave; al richiamo delle auto con motore EA 189 2.0 Tdi, 1.6 Tdi e 1.2 Tdi, quest'ultimo soggetto esclusivamente a un aggiornamento software, come il 2 litri, mentre per il millesei &egrave; gi&agrave; nota la necessit&agrave; di introdurre uno stabilizzatore di flusso nel condotto tra filtro dell'aria e debimetro, per migliorare l'accuratezza del rilevamento del misuratore di massa d'aria e ottimizzare l'iniezione.  Si partir&agrave; dai motori 2.0 Tdi, i primi a essere richiamati gi&agrave; da gennaio 2016; successivamente, nel secondo quarto del 2016, quindi da maggio in poi, sar&agrave; la volta dell'1.2 Tdi, infine, nel terzo quarto del 2016 si interverr&agrave; sui motori 1.6 Tdi, lasciati per ultimi a causa delle operazioni logistiche per produrre i componenti necessari da installare. Allo stato attuale, Volkswagen spiega che servir&agrave; almeno tutto il 2016 per mettere in regola i veicoli coinvolti nel dieselgate in Europa, tuttavia, dichiara che i costi per la regolarizzazione dei veicoli interessati sono gestibili.  Passando dalle "contromisure" all'analisi del come sia stato possibile arrivare al terremoto del dieselgate per Volkswagen, il Gruppo Audit interno ha messo sotto i riflettori tre cause principali: la cattiva condotta e le carenze di singoli dipendenti; la presenza di punti di debolezza in certi processi; la mentalit&agrave; di alcune aree dell'azienda, che hanno tollerato le violazioni. Alcune delle contromisure che verranno adottate passano su da un controllo pi&ugrave; stretto sullo sviluppo del software di gestione&nbsp;dei motori, una vigilanza maggiore su chi opera, inoltre, la riorganizzazione dei corpi incaricati del rilascio del software. Altra pecca rilevata nell'indagine interna, delle mancanza nel sistema di controllo e documentazione. Anche la divisione IT (Information Technology) di Volkswagen ha messo in luce delle pecche nella propria insfrastruttura, sulle quali Volkswagen assicura un intervento per un monitoraggio pi&ugrave; attento dei singoli processi.  In futuro, il gruppo affider&agrave; la verifica dei livelli di emissione dei propri veicoli a enti indipendenti e selezioner&agrave; casualmente dei modelli per verificare la rispondenza delle emissioni rilevate al banco con l'impiego nelle condizioni reali su strada. Tornando indietro di 10 anni, l'origine del dieselgate affonda le radici nel 2005: &laquo;Il punto di partenza &egrave; stata la decisione strategica di promuovere su larga scala i modelli diesel negli USA. Inizialmente si dimostr&ograve; impossibile ritrovarsi con il motore EA189 in regola con le norme stringenti sugli NOx nel tempo e budget richiesti. Questo ha portato all'incorporazione di un software che regolava i livelli di emissioni di NOx a seconda che il veicolo fosse su strada o nel test al banco.  Successivamente, quando un procedimento tecnico effettivo fu disponibile per ridurre gli NOx, non venne&nbsp;adottato per intero. Al contrario, il software in questione ha consentito l'iniezione in quantit&agrave; variabile dell'additivo per il trattamento dei gas di scarico AdBlue, cos&igrave; da far risultare particolarmente bassi i valori NOx durante i test, ma significativamente pi&ugrave; elevati quando le auto erano in strada&raquo;, spiega la nota diramata dal gruppo.  Fabiano Polimeni

Poetsch e Muller hanno fatto il punto sui risultati delle indagini interne, le criticit&agrave; da risolvere e i provvedimenti per il futuro

Dieselgate Volkswagen, definite le fasi del richiamo in Europa

Circa 60 mila auto in pi&ugrave;, di tanto cresce il numero delle auto del gruppo Volkswagen che saranno sottoposte a richiamo in Italia per la vicenda del dieselgate. Erano 648 mila i modelli con motore EA 189 Euro 5 per i quali era stata programmata la campagna di richiamo e adeguamento, adesso si arriva a complessive 709.712 unit&agrave;, poich&eacute; Volkswagen ha incluso nel richiamo tutti i motori EA 189, indipendentemente dallo standard di emissioni nel quale rientrano. Per la definizione delle operazioni tecniche - software e hardware - che caratterizzeranno l'intervento si attendono le prossime settimane, quando saranno ufficializzati i provvedimenti concordati con le autorit&agrave; competenti.  L'elenco aggiornato, per ciascun marchio, &egrave; pertanto il seguente:  385.694 Volkswagen 231.729 Audi 35.343 Seat 39.598 Skoda 17.348 Veicoli commerciali Volkswagen  La casa conferma che tutte le auto da richiamare sono sicure e potranno circolare in attesa dell'adeguamento tecnico, oltre a ribadire un contatto diretto con i clienti dei veicoli interessati per fornire le indicazioni necessarie quando sar&agrave; il momento di portare l'auto presso i service delle varie case. Numeri utili per assistenza Volkswagen &ndash; Numero verde 800 865 579 - www.volkswagen.it Audi &ndash; Numero verde 800 283 454 63 - www.audi.it Seat &ndash; Numero verde 800 100 300 - www.seat-italia.it Skoda &ndash; Numero verde 800 100 600 - www.skoda-auto.it Veicoli commerciali Volkswagen &ndash; Numero verde 800 400 300 - www.volkswagen-veicolicommerciali.it Verifica della propria auto Clicca sul marchio corrispondente per scoprire se la tua auto rientra tra quelle sottoposte al richiamo: AUDI   SEAT   SKODA  VOLKSWAGEN Auto e Veicoli commerciali

Verranno richiamati tutti i motori EA 189, indipendentemente dallo standard delle emissioni

Dieselgate Volkswagen in Italia, aggiornate le cifre

Questa volta, gli airbag, Takata, non hanno colpe. Per Toyota arriva un nuovo richiamo, resosi necessario per un malfunzionamento del pulsante degli alzacristalli che, in determinate situazioni, potrebbe portare a un corto circuito e conseguente surriscaldamento, fino al rischio di incendio.  A essere affetti sono 6 milioni e mezzo di auto, di cui 2 milioni e 700 mila in nord America e 1 milione e 200 mila in Europa. Modelli come Toyota Yaris, Toyota Corolla, RAV4, ai quali si aggiungono Camry, Crown &ndash; sulla quale, in Giappone si aggiunge un altro malfunzionamento, con l&rsquo;apertura involontaria del cofano &ndash;, Highlander, Matrix, Scion xB, Sequoia e Tundra. Le annate che saranno soggette a richiamo, con una comunicazione scritta della casa ad avvisare i proprietari delle vetture con numero di telaio per le quali si dovr&agrave; provvedere alla sistemazione, sono quelle comprese tra il 2005 e il 2010.  All&rsquo;origine del possibile cortocircuito si &egrave; accertato ci sia l&rsquo;accumulo di sporco intorno alle parti elettriche del pulsante degli alzavetri. Toyota ha dichiarato che al momento non si ha notizia di incidenti stradali causati dal problema al pulsante dell&rsquo;alzavetro, mentre negli USA un cliente ha riportato bruciature a una mano.  f.p.

Dopo le vicende legate al fornitore Takata, questa volta sono i pulsanti degli alzavetri a dare problemi

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