Bollo auto storiche, resta l'agevolazione per le youngtimer

Bollo auto storiche, resta l'agevolazione per le youngtimer

E’ stato ritirato l'emendamento che richiedeva la cancellazione della imposta agevolata per le vetture dai 20 ai 29 anni di età

di Francesco Forni

02.12.2021 ( Aggiornata il 02.12.2021 09:51 )

Buona nuova per gli appassionati d’auto e per il patrimonio delle nostre vetture di interesse storico. E’ stato ritirato l'emendamento che richiedeva la cancellazione della imposta agevolata come forma di tutela per la conservazione dei veicoli di età compresa tra i 20 e i 29 anni. 

Si “salvano”, come giusto che sia, le auto classificate di “interesse storico e collezionistico” da ASI (Automotoclub storico italiano), Storico Lancia, italiano Fiat e italiano Alfa Romeo tramite il CRS, il Certificato di rilevanza storica, che va annotato anche sulla carta di circolazione.

Resta quindi operativa l’agevolazione del 50% del bollo auto, che in alcune Regioni, come la Lombardia arriva al 100%. Nella seduta congiunta delle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato, è stato ritirato l’emendamento 7.0.20 proposto, dalle senatrici del Movimento 5 Stelle Patty L’Abbate, e Gabriella Di Girolamo nell’ambito del Decreto Legge Fiscale e inerente all’abolizione dei benefici fiscali per i veicoli certificati e registrati di interesse storico e collezionistico,

Così ha commentato Alberto Scuro, presidente Asi

ASI e tutti gli appassionati ringraziano i parlamentari che hanno ascoltato e compreso le nostre tesi. Sicuramente sono prevalsi il buon senso e l’importanza di tutelare il settore. Avevamo ottenuto un abbassamento della pressione fiscale nella Finanziaria 2019, dopo che tra il 2015 e 2018 erano state eliminate le tutele per le ‘youngtimer’ causando la dispersione di parte del patrimonio motoristico nazionale e l’indebolimento dell’indotto legato alla filiera professionale. I veicoli ventennali che godono oggi di questa agevolazione sono lo 0,15% del parco veicolare totale e l’1,14% del parco veicolare ventennale (dati della Motorizzazione al 2 novembre 2021): numeri che non giustificano azioni penalizzanti a fronte di ciò che essi sono in grado di produrre in termini di sviluppo culturale, turistico ed economico, generando scenari occupazionali importantissimi per le future generazioni. Tutelarli è un nostro preciso dovere e non incide minimamente sul necessario rinnovamento del parco veicolare circolante”.

Per una volta, è finita come doveva.

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