Aumenti benzina, il prezzo al self sopra 1,8 euro al litro

Aumenti benzina, il prezzo al self sopra 1,8 euro al litro

Vola il prezzo alla pompa dei carburanti con il prezzo self che schizza verso l’alto

di Redazione

01.02.2022 ( Aggiornata il 01.02.2022 16:30 )

Il prezzo dei carburanti continua a salire. Sebbene nelle stazioni di servizio in autostrada il muro dei 2 euro a litro sia stato sfondato - per il servito - da tempo, a spaventare sul serio adesso sono i prezzi raggiunti nei self service protagonisti di un rialzo che non sembra arrestarsi.

Gli aumenti nel dettaglio

Infatti, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia sui comunicati dai gestori all'Osserva prezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 1,802 euro al litro, con i diversi marchi compresi tra 1,790 e 1,822 euro al litro (no logo 1,778).

Nella modalità servito si supera in alcuni casi il prezzo di due euro al litro, con prezzi medi praticati tra 1,872 e 2,022 euro al litro (no logo 1,825). La media del Diesel servito sale a 1,812 euro al litro.

L’incremento ha toccato anche il GPL, che varia da 0,819 a 0,836 euro al litro (no logo 0,813). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 1,779 e 2,011 euro (no logo 1,740), con il valore minimo e massimo in crescita.

Perché sale il prezzo

Il prezzo, si sa, lo fa il mercato. La timida ripresa economica post pandemia, sostenuta dalla mancanza di chiusure vere e proprie ha fatto ripartire i consumi, le necessità di spostarsi e di conseguenza la richiesta di carburanti. Le quotazioni di petrolio, dunque, non potevano che salire andando a toccare quote di oltre 90 dollari al barile, valore che non si vedeva dal 2014. Ed ecco che all’aumentare della domanda, le compagnie si sono adeguate, ritoccando verso l’alto i prezzi raccomandati.

Ma c’è anche un’altra variabile da tenere conto. I mercati sono sensibilissimi alle crisi internazionali e la tensione generata dai venti di guerra partiti dalla Russia - il secondo produttore al mondo di petrolio -  e che rischiano di travolgere l’Ucraina, non hanno fatto altro che inasprire una situazione già abbastanza ingarbugliata.

Cosa succederà?

Quindi, come se ne esce da questa situazione? Una prima risposta dovrebbe arrivare dalla riunione dei paesi dell’Opec+, il due febbraio: se si deciderà di aumentare la produzione, i prezzi ne dovrebbero beneficiare.

I riflettori, però restano puntati su come si risolverà la crisi in Ucraina. Tra un mese, alla fine dell’inverno, caleranno le domande di gas e petrolio e con meno potere di “minaccia” con l’augurio di una distensione tra Russia e Ucraina, ma anche tra Russia e  Usa, lo scenario potrebbe cambiare in maniera positiva.

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