In un'informativa al Senato, il Ministro per la Transizione Ecologica ha confermato l'impegno per eliminare le tasse fisse e mettere un freno al costante aumento dei prezzi dei carburanti
16.03.2022 ( Aggiornata il 16.03.2022 12:47 )
Dopo i proclami, cominciano ad arrivare i fatti. Il Governo italiano ha finalmente deciso di intervenire per mettere un freno al costante aumento dei prezzi di benzina, Diesel, GPL e metano dell'ultimo periodo, acuito dalla guerra tra Russia e Ucraina. A darne conto stamattina durante un'informativa al Senato, il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, che si è espresso sul tanto auspicato taglio delle accise.
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"Stiamo valutando l'ipotesi di praticare sui carburanti un'accisa mobile siccome c'è stato maggiore gettito IVA", ha spiegato Cingolani. Significa che il Governo ha quindi deciso di utilizzare gli introiti derivanti dall'IVA al 22% applicata ai carburanti per intervenire sulle tasse fisse alla pompa. Cingolani ha anche sottolineato l'impatto che non solo il petrolio, ma anche il gas hanno avuto sul rialzo dei costi, considerati i maggiori costi in capo alle raffinerie per trasformare il greggio in carburanti autotrazione.
Il Ministro si è poi soffermato sul gasolio, che nei giorni scorsi ha clamorosamente superato la benzina in termini di prezzo: Cingolani ha infatti riconosciuto "un'oggettiva diminuzione della disponibilità di Diesel". Adesso, a tutti gli automobilisti italiani non resta che attendere gli effetti dell'intervento governativo.
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