Sognate un mezzo elettrico? State attenti a ciò che può accadere!

Sognate un mezzo elettrico? State attenti a ciò che può accadere!

I possessori di auto e moto elettriche devono stare molto attenti al nuovo fenomeno che sta diffondendosi soprattutto a Milano e Roma

di Redazione

28.04.2022 10:07

In molti quartieri della capitale come Cecchignola, Montesacro, Eur, Centocelle, Castelli Romani, ma anche in altre grandi città italiane, Milano tra tutte, stanno entrando in azione vere e proprie bande di “ladri di litio”: in pochi minuti arrivano, smontano e rubano le batterie delle auto elettriche e degli e-scooter parcheggiati in strada. E poco importa se le vetture sono al riparo nei box o nei garage, per questi nuovi predoni non c’è ostacolo che tenga. Un fenomeno - quello di rubare batterie agli ioni di litio dei veicoli elettrici - che dagli Stati Uniti si è rapidamente spostato all’Italia dove, negli ultimi 24 mesi, si è diffuso in tutto il territorio.

Roma, Milano e Napoli sono le metropoli più colpite, ma anche altre città del Paese non ne sono escluse, soprattutto quelle in cui la concentrazione di veicoli elettrici è maggiore. E a poco servono i sistemi antifurto brevettati da alcune case automobilistiche: i malviventi, nel caso della capitale un’organizzazione criminale internazionale composta principalmente da albanesi, bulgari, polacchi e spagnoli, secondo quanto riferito dalla Polizia stradale del Lazio, riescono comunque a superare gli ostacoli. Il modus operandi, generalmente, è sempre lo stesso: i ladri aprono le portiere posteriori delle automobili elettriche, smontano i sedili e da lì rubano le batterie. Il loro valore si aggira tra i 5mila euro, se montate sulle utilitarie, e i 10mila, se installate su un Suv o di un’auto di lusso. L’alto valore delle batterie ha fatto infatti nascere un vero e proprio mercato parallelo, paragonabile a quello delle autoradio negli anni ’80.

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Furti di batterie, il capoluogo lombardo tra i più colpiti

A Milano, nelle scorse settimane, la polizia ha arrestato 12 persone, quasi tutte con precedenti, appartenenti a un’associazione a delinquere specializzata in furto, ricettazione e riciclaggio di batterie collegate ai motorini elettici di Cityscoot, nota società noleggiatrice di scooter in sharing. La banda è ritenuta responsabile di circa 700 furti messi a segno tra il 2019 e il 2021. Le indagini della squadra mobile, che ha visto coinvolti i commissariati di Benevento, Cerignola, Livorno, Rovigo e Foggia, sono durate quasi un anno: pedinamenti, intercettazioni, analisi dei tabulati e degli impianti di sorveglianza. L’organizzazione, nel frattempo, aveva «ripiegato» sugli scooter rossi di Acciona (altra società di sharing), dopo che Cityscoot, per cui i furti hanno rappresentato una perdita vicina al milione di euro, si era rivolta alla sorveglianza privata e aveva implementato nuovi sistemi di sicurezza con Gps.

La sola Milano conta un bacino di oltre 4mila scooter elettrici e più del 40% (1.800 circa) sono proprio della francese Cityscoot, sbarcata in città nel 2018. A questi si aggiungono Cooltra (1.200 mezzi), Acciona, ZigZag e Mimoto. Senza dimenticare gli oltre 5mila monopattini e le 11mila e-bike a disposizione per lo sharing. Ecco spiegato, quindi, il perché di tanto interesse dell’organizzazione criminale che, in meno di un minuto, scassinava i blocchi batteria degli scooter, rubava le batterie al litio e le svendeva per circa 100 euro ai ricettatori. Ricettatori che, a loro volta, le vendevano rigenerate (una cifra vicina ai mille euro) a chi ne utilizzava i componenti per bici elettriche, altri scooter e monopattini.

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Bologna isola felice… o quasi

Porto franco, almeno al momento, risulta essere Bologna. Secondo la Polizia stradale nel capoluogo emiliano il fenomeno dei furti delle batterie al litio è monitorato ma non rappresenta un’emergenza. “Sono poche le denunce registrate negli ultimi tre anni. Almeno per quanto riguarda la Città metropolitana e le province limitrofe”. Più significativo, invece, il problema del riciclaggio di auto rubate che, negli ultimi mesi, col mercato rallentato dai lunghi tempi di consegna delle vetture, è in significativo aumento. Un fenomeno che, spiegano dal commissariato felsineo, “Ha portato, a febbraio, a individuare e sgominare una banda, proveniente dai Balcani, specializzata nei furti d’auto, specialmente Suv Peugeot, destinati a essere rivenduti sui mercati dell’Est Europa”. Un’indagine scattata a inizio anno e conclusa, dopo uno spettacolare inseguimento in tangenziale, con l’arresto di tre membri dell’organizzazione, a cui è stata sequestrata anche la strumentazione elettronica e meccanica per aprire e accendere i veicoli da rubare.

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