Salvini dice basta agli autovelox: “Usati per fare cassa dai Comuni”

Salvini dice basta agli autovelox: “Usati per fare cassa dai Comuni”© LaPresse

Il vicepremier e ministro ai Trasporti annuncia novità anche sui rilevatori di velocità: “Dobbiamo evitarne un utilizzo errato perché non hanno niente a che vedere con la sicurezza stradale”

di Redazione

20.04.2023 ( Aggiornata il 20.04.2023 12:37 )

Sembra che le novità in arrivo col Nuovo Codice della Strada siano davvero molte, e su più fronti. Lo conferma vicepremier e ministro ai Trasporti Matteo Salvini, parlando degli autovelox e del loro utilizzo da parte delle amministrazioni locali “per fare cassa”. Durante durante il question time alla Camera, Salvini ha dichiarato: “Condivido la necessità della regolamentazione sulla collocazione degli autovelox, per evitare gli usi impropri, visto che in alcuni casi vengono usati solo per fare cassa. E lo dico forte della lotta per la sicurezza sulle strade”.

I numeri degli autovelox

I dati sugli autovelox parlano di 46,9 milioni di introiti arrivati nella casse comunali nel 2021. E ovviamente ci sono anche dei casi limite, come un piccolo comune che con l'autovelox ha fatto multe per un totale di 1.533 euro a cittadino. “Bisogna trovare il modo - continua Salvini - di avere bilanci più sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti”. “Il decreto interministeriale lo scorso ottobre è stato esaminato dalla Stato-Regioni e ora i tecnici del ministero delle infrastrutture e dell'interno stanno valutando gli adeguamenti alle richieste che arrivano dai comuni”. Si aggiungono poi le parole di Andrea Caroppo di FI, che sottolinea come in Italia si registriil numero maggiore di autovelox: il doppio della Germania e il triplo della Francia”. E poi si aggiungono le dichiarazioni dei consumatori: “La velocità eccessiva continua a produrre morti e feriti sulle nostre strade, e in tal senso gli autovelox, se installati correttamente e nel rispetto delle leggi, possono contribuire a salvare vite umane - afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. Troppo spesso però il loro utilizzo non ha niente a che vedere con la sicurezza stradale”. L’associazione riporta anche i dati: “Solo nel 2021, gli autovelox, nelle principali 21 città italiane, hanno generato incassi per 46,9 milioni di euro. Il record spetta a Milano che ha elevato sanzioni per 12,9 milioni di euro, seguita da Genova (6,2 milioni di euro) e Torino (5 milioni). Non mancano poi casi paradossali come un piccolo comune delle Dolomiti, Colle Santa Lucia (Bl), che ha incassato grazie all'autovelox oltre 552mila euro in un anno, nonostante conti meno di 360 abitanti”. E Massimiliano Dona, presidente di Unc ricorda le proposte già inoltrate. Tra queste: “Sugli autovelox fissi chiediamo da anni che siano i Prefetti a fissare i limiti di velocità” e basta con “la postazione di controllo, troppo spesso piazzata in modo nascosto subito dopo una curva e non correttamente segnalato e visibile come prevede il Cds”.

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