Nonostante gli incentivi le EV stentano a decollare sul mercato italiano. E i carburanti alternativi...
05.06.2023 11:01
Prosegue il periodo positivo per il mercato dell’auto che ha chiuso il mese di maggio con una crescita rispetto allo stesso mese dell’anno precedente del 23,1%. Se analizziamo i primi cinque mesi dell’anno la crescita è del 26,1%, numeri che, proseguendo così, permetterebbero al settore di superare il milione e mezzo di vetture vendute quest’anno.
Analizzando attentamente i numeri ci si rende ancora conto che, rispetto al mese scorso, mentre crescono le vetture ibride e benzina e Diesel tengono la quota di mercato, le auto elettriche rappresentano solo il 4,1% delle auto vendute nel nostro Paese. Questo conferma che non sono ancora viste dall’italiano come il futuro della sua mobilità e che le problematiche di costo e gestione non sono ancora risolti nonostante alcune Case auto stiano spingendo molto in questa direzione.
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Gli incentivi previsti dal Governo confermano di essere poco efficienti per promuovere questa alimentazione in quanto sono applicabili su poche vetture. “Il percorso verso l’obiettivo delle zero emissioni – ha dichiarato Michele Crisci, Presidente UNRAE – si può accelerare riformulando gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni, innalzando i tetti di prezzo e includendo tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno, ma su questi temi siamo ancora in attesa che il Governo ci faccia conoscere la destinazione dei 272 milioni avanzati dagli incentivi 2022 e ci indichi una data per la convocazione del Tavolo Automotive”.
Su questo fronte sembra quindi che il Governo on voglia esprimersi e nel frattempo l’8 giugno scadono anche i termini per le società energetiche per presentare i progetti per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica pubbliche. Nello stesso tempo si sta aspettando ancora l’emanazione da parte del MIMIT delle norme per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini che contribuirebbero molto ad accelerare la transizione della mobilità. In questo caso i fondi del PNRR ci sono ma mancano le norme per accedervi.
Ultimo capitolo per la transizione della mobilità riguarda l’idrogeno. Anche in questo caso sono stati fatti i bandi ora chi li ha vinti deve costruire le stazioni di ricarica. In Italia la transizione della mobilità sembra sempre di più un percorso ad ostacoli… insormontabili!
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