Jeff Beck, non solo chitarra: quella passione per le Hot Rod

Jeff Beck, non solo chitarra: quella passione per le Hot Rod© Barry Plummer

Il compianto chitarrista inglese Jeff Beck non era solo un fenomenale musicista, ma anche un appassionato di auto, in particolare hot rod artigianali

di Gianluca Guglielmotti

14.07.2023 ( Aggiornata il 14.07.2023 14:23 )

Jeff Beck, un nome che qualsiasi chitarrista rock (e non) conosce e venera per suono, controllo e tecnica rivoluzionari e pressoché ineguagliabili. Morto improvvisamente il 10 gennaio 2023, Geoffrey Beck - questo il suo nome di battesimo - è stato una vera e propria leggenda dello strumento a sei corde (tra i 100 migliori nella storia secondo Rolling Stone). Non tutti sanno, però, che il musicista coltivava anche una grande passione per le auto, in particolare hot rod artigianali. In questa nuova puntata di Spettacolo & Motori, oltre a ripercorrerne la strabiliante carriera, scopriremo le più esclusive automobili possedute da Beck.

Jeff Beck, chitarra elettrica e hot rod

Beck nasce il 24 giugno 1944 a Wallington, nella Contea del Surrey, a sud di Londra, e si avvicina alla musica cantando nel coro della chiesa di quartiere. Dopo poco, però, scatta una passione viscerale per la chitarra, in particolare quella elettrica: nei primi anni ’60 suona in diverse band, conoscendo futuri “mostri sacri” come Jimmy Page, che avrebbe poi sfondato nei Led Zeppelin. Quest’ultimo lo fa entrare nei Yardbirds al posto di “slowhand” Eric Clapton, dove ottiene un grande successo. Una volta lasciato il gruppo per via dei pesanti attriti tra i membri, il musicista inizia una lunga e proficua carriera solista, interrotta nel 1969 da un incidente stradale e proseguita con collaborazioni di assoluto rilievo: da Sting a Phil Collins, da Bon Jovi a Roger Waters e il già citato Eric Clapton: proprio lui c’entra con un aneddoto che spiega nel migliore dei modi la passione di Jeff Beck per le auto non convenzionali.

Pare infatti che Clapton, noto collezionista di Ferrari, gli mostrò entusiasta le proprie supercar italiane; Beck rimase indifferente, affermando che “chiunque poteva acquistare una Ferrari. Queste, invece, sono pezzi unici fatti a mano”: si riferiva, ovviamente, alle sue Hot Rod artigianali (passione, peraltro, condivisa con il frontman dei Metallica James Hetfield). Auto “dure e pure”, principalmente made in USA, che, nonostante un’assicurazione milionaria sulle proprie, preziose mani, il chitarrista amava costruire, riparare, manutenere e addirittura saldare in prima persona. Una passione nata nel lontano 1953, quando i genitori gli regalarono una copia della rivista “Rod and Custom”. È giunto il momento di scoprire le più interessanti della sua collezione.

Ford Model B "Deuce" Coupé (1932)

Uno dei pezzi più pregiati della collezione del chitarrista, la Ford Model B “Deuce” Coupé è un must tra gli appassionati di hot rod per la celebrità scaturita dal film American Graffiti, diretto da George Lucas nel 1973. L’esemplare giallo della pellicola fu anche messo all’asta, ma Beck non riuscì a ottenerlo, superato da un miglior offerente. Ovviamente, il chitarrista non si diede per vinto: iniziò una forsennata ricerca del modello, trovando una Deuce Coupé 32 modificata (il telaio era stato accorciato di tre pollici). Beck la fece ripristinare secondo le specifiche originali. La vettura fu utilizzata spesso, anche durante il famoso Goodwood Festival Of Speed, al quale il chitarrista ha partecipato con un altro “gigante” delle sei corde e appassionato di auto: parliamo di Billy Gibbons degli ZZ Top, di cui parleremo in una delle prossime puntate. Stay tuned!

 L'articolo continua nella prossima scheda

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