Dalle GT tradizionali ai super-Suv: ecco la top 7 delle auto sportive più veloci sul nostro circuito che abbiamo provato nel 2023

Auto, le 7 sportive più veloci che abbiamo provato nel 2023

Quando si parla di auto sportive e supercar, sono tanti i parametri che determinano la bontà di un progetto: velocità massima, accelerazione zero-cento, ripresa, frenata e tanti altri. C'è però un dato che riassume tutto, rivelando quanto una vettura è davvero capace di mettere insieme la velocità in curva e quella in rettilineo, la resistenza in frenata e così via: il giro di pista.
Come tradizione, ogni volta che proviamo una sportiva, la portiamo sulla pista Alfa di Balocco dove, nelle affidabili mani del nostro collaudatore, la vettura viene portata al limite tra i cordoli. L'obiettivo è quello di segnare il tempo più veloce possibile, per poterlo poi mettere a confronto con le dirette rivali.
<h2>A caccia della Lambo Huracán Tecnica</h2>
Quella di Balocco è una pista di cui esistono diverse varianti di layout, progettate per testare le vetture in ogni condizione. Noi usiamo la pista Alfa, un tracciato lungo 5.850 metri che mette insieme rettilinei, curve veloci e curve lente, in modo da poter eseguire davvero un test a 360 gradi.
Anche quest'anno abbiamo messo alla prova numerose sportive, dalle hot hatch alle coupé, passando per le elettriche e i Suv. Il record del tracciato apparteneva alla Lamborghini Huracán Tecnica, che nel 2022 girò nel tempo di 1'56”15. Sarà riuscita a batterlo qualcuna delle sportive che abbiamo provato nel 2023?
Scopriamolo insieme con la lista delle 7 auto più veloci che abbiamo messo alla prova nell'ultimo anno.
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<h2>7° posto – Kia EV6 GT (2'05”38)</h2>

Ad aprire la nostra top 7 è, forse a sorpresa, un'elettrica. Stiamo parlando della <a href="https://www.auto.it/marche/kia/modelli/ev6">Kia EV6 GT</a>, versione di punta della vettura che ha vinto il premio di Auto dell'Anno nel 2022. Dotata di due motori e trazione integrale, la EV6 GT può contare su valori di potenza e coppia degni di una supercar: il suo powertrain infatti eroga ben 585 cavalli e 740 Nm, sufficienti a garantire un'accelerazione davvero “elettrizzante”. Stando ai tempi rilevati dai nostri strumenti, per passare da ferma a 100 orari la EV6 GT impiega appena 3”51, con una velocità massima – assai elevata per un'elettrica – di 264,3 km/h.
L'opinione del nostro tester Matteo Milani:
Nonostante la connotazione sportiva, la EV6 GT dimostra qualche limite nell’impiego in pista, dovuto soprattutto al peso e all’assetto forzatamente frutto del compromesso fra granturismo e sportività. Anche se il tempo sul giro di 2’05”38 è buono grazie alla violenta spinta del motore. Per i freni va fatto un discorso a parte: nelle staccate violente l’auto tende presto a bloccare e si inserisce subito l’Abs. Siccome il peso grava sul rallentamento, l’impianto tende a surriscaldarsi in fretta: al termine dei nostri tre giri di pista i dischi erano segnati. Però va detto che la Kia EV6 GT è riuscita a completare tre giri tirati con frenate estreme senza perdere troppo potere frenante a differenza di altre elettriche potenti (Tesla S Plaid, Mustang Mach-E GT) che in pista sono rimaste presto senza freni.
La prova della Kia EV6 GT è stata pubblicata su Auto 6 del 2023.
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<h2>6° posto – Porsche 718 Cayman GTS (2'05”17)</h2>

Piccola e veloce. Si può riassumere così la <a href="https://www.auto.it/marche/porsche/modelli/718-cayman">Porsche 718 Cayman GTS</a>, la versione più potente (se si esclude l'estrema GT4 RS) della coupé di Zuffenhausen. Concettualmente affine alla sorella maggiore 911, ha un ottimo bilanciamento grazie al motore montato in posizione posteriore-centrale e la sola trazione posteriore. Sotto al cofano, ha un 6 cilindri boxer da 4 litri che eroga 400 cavalli e 420 Nm di coppia. A livello di prestazioni, abbiamo rilevato un'accelerazione 0-100 in meno di 4 secondi (3”75) e raggiunge i 284,3 km/h. 
L'opinione del nostro tester:
Nell’uso estremo in pista sul nostro circuito Alfa di Balocco la Cayman GTS ha dimostrato nello specifico una dote che spicca davvero rispetto a tutte le altre: lo sterzo. È precisissimo e trasmette un eccellente feedback al pilota. Proprio per effetto di questo ottimo sterzo, l’auto nei cambi di direzione è molto rapida e permette angoli di sterzata molto bassi anche grazie alla dinamica della Cayman che in inserimento curva è sovrasterzante riducendo cosi? la necessita? di rotazioni del volante. Buono il cambio anche se il PDK non è certo racing; potenti infine i freni ma la taratura dell’abs è piuttosto turistica. Il motore boxer allunga bene al netto di una rapportatura della GTS che sulla nostra pista risultava lunga e spesso il cambio faceva scendere troppo i giri senza trovare la marcia adatta: questo spiega il tempo sul giro non eccezionale per la Cayman GTS che invece dal punto di vista dinamico, specialmente nei transitori, si guida in modo eccellente.
La prova della Porsche 718 Cayman GTS è stata pubblicata su Auto 10 del 2023.
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<h2>5° posto – BMW M2 (2'03”91)</h2>

“Piccola e veloce” è una descrizione che calza a pennello anche alla <a href="https://www.auto.it/marche/bmw/modelli/m2-coupe">BMW M2</a>, che del resto della Porsche 718 Cayman è una diretta rivale. Anche se le due tedesche non potrebbero essere più diverse: la bavarese, infatti, monta il suo 6 cilindri in posizione anteriore, con uno schema fedele a quello delle sportive a marchio M. L'unità della nuova M2 eroga 460 cavalli e 550 Nm di coppia, scaricati tutti sulle ruote posteriori, e sufficienti a far schizzare la compatta coupé da 0 a 100 orari in 4”02 e di sfiorare i 280 km/h di velocità massima. Oltre che a far conquistare alla M2 il quinto miglior tempo assoluto tra le sportive che abbiamo provato in questo 2023.
L'opinione del nostro tester:
Abbiamo provato la nuova BMW M2 anche in condizioni estreme sul nostro tracciato di prova, la pista Alfa di Balocco. Per quanto si sia dimostrata performante, la M2 ha forse perso quella cattiveria che distingueva l’edizione passata. L’assetto ha una taratura morbida: si ha quasi l’impressione di viaggiare su un’auto alta con un’escursione delle sospensioni ampia. Questo aiuta negli avvallamenti ma non dà una connotazione di super sportiva, piuttosto da granturismo. È poco veloce nei cambi di direzione rapidi dove bisogna fare attenzione al servosterzo rischiando l’effetto pendolo. Il motore, invece, sembra quasi leggermente sovradimensionato rispetto al telaio. Tanta coppia e gran tiro fino a 7.000 giri; e? sempre pronto ai comandi del gas. Di contro il cambio automatico a 8 rapporti e? meno improntato all’impiego sportivo. Buona la frenata ma il feeling non si può definire racing.
La prova della BMW M2 è stata pubblicata su Auto 11 del 2023.
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<h2>4° posto – Maserati GranTurismo Trofeo (2'03”89)</h2>

Con il nome “granturismo”, vengono definite tutte quelle auto che sono capaci di coniugare prestazioni e comfort, in grado di andare forte ma anche di adattarsi ai lunghi viaggi. Una definizione che calza a pennello all'ultima nata tra le sportive di Maserati, che <a href="https://www.auto.it/marche/maserati/modelli/granturismo">GranTurismo</a> lo ha come nome proprio. Tanto più nella versione Trofeo, la più potente a listino, che mette a disposizione del guidatore un piccolo da poderoso V6 (denominato Nettuno) biturbo da 550 cavallki e 650 Nm. Un'unità derivata da quella della MC20, con qualche cavallo in meno ma capace di far scattare la GranTurismo Trofeo da 0 a 100 in 3”56 e di farla proseguire fino a quota 317,3 km/h. 
L'opinione del nostro tester:
Nell’uso estremo sul nostro tracciato di test, la pista Alfa di Balocco, la GranTurismo Trofeo ha manifestato un buon comportamento sportivo anche in condizioni limite. La Trofeo si dimostra precisa nell’inserimento in curva ma, essendo una 4x4 gestita elettronicamente nella ripartizione della coppia, a seconda di come si accelera da centro curva in poi, può venir fuori un sovrasterzo in uscita. Le sospensioni hanno una funzione che abbassa l’auto di diversi mm in modalità Race per migliorare l’efficienza nella guida in pista e anche l’aerodinamica in velocità. L’auto non appare troppo rigida e questo permette di mantenere comunque un buon comfort. Il cambio a bassi regimi appare lento, mentre salendo di giri migliora nella rapidità. I freni sono molto efficienti ma l’ABS entra presto senza però essere invasivo o disturbare la guida. Generoso il motore che spinge ma senza impressionare.
La prova della Maserati GranTurismo Trofeo è stata pubblicata su Auto 9 del 2023.
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<h2>3° posto – BMW M3 Touring Competition (2'02”39)</h2>

Chi ha detto che le auto famigliari non possono essere anche veloci? A dimostrare ciò ci pensa la <a href="https://www.auto.it/marche/bmw/modelli/m3-touring">BMW M3 Touring</a>, variante station wagon dell'iconica berlina sportiva bavarese e terza vettura più veloce in assoluto tra quelle che abbiamo provato nel 2023. A parte una silhouette differente e un vano bagagli più capiente, la M3 Toring eredita tutta la meccanica dalla sorella a tre volumi, a partire dal poderoso 6 cilindri in linea da 3 litri che garantisce 510 cavalli e 650 Nm, scaricati sulle quattro motrici grazie alla trazione integrale xDrive. L'accelerazione? La super wagon bavarese divora lo zerocento in 3”52, e raggiunge i 284,3 km/h. 
L'opinione del nostro tester:
La nuova M3 Touring Competition per quanto sportiva e performante, non è propriamente una vettura da pista. Lo sterzo non è diretto e preciso nella sua prima parte. Ma l’inserimento in curva rimane buono grazie a una trazione integrale che spinge in modo puntuale al retrotreno. La vettura, nel comportamento estremo in pista, è tendenzialmente sottosterzante con i sistemi di sicurezza inseriti. Il che rende la M3 Touring sicura in ogni frangente. Quando invece si stacca tutto, l’auto si sbilancia: si passa da una prima fase di sovrasterzo, per poi tornare al sottosterzo a centro curva. L’assetto nel suo complesso è più votato al comfort rispetto alle esigenze della pista. Pure l’inserimento delle marce rimane abbastanza “morbido” a conferma della chiave piu? “familiare” della M3 in formato Touring.
La prova della BMW M3 Touring è stata pubblicata su Auto 7 del 2023.
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<h2>2° posto – Lamborghini Urus Performante (2'01”76)</h2>

Se le station wagon possono essere velocissime e performanti, altrettanto vale per i Suv. Come la <a href="https://www.auto.it/marche/lamborghini/modelli/urus">Lamborghini Urus Performante</a>, ultima evoluzione dello Sport Utility di Sant'Agata Bolognese e capace di conquistare il secondo gradino nel podio del nostro circuito per quanto riguarda il 2023. Nonostante il peso e le dimensioni non le consentano di esprimere le stesse prestazioni della sorella minore Huracán (che detiene il record assoluto della pista) la Urus Performante sa difendersi bene grazie al potente V8 biturbo che la equipaggia e che sprigiona 666 cavalli. Le prestazioni? Da 0 a 100 orari impiega appena 3,33 secondi, mentre la velocità massima si attesta sui 305,7 km/h. 
L'opinione del nostro tester:
Un tracciato vero come il misto Alfa di Balocco avrebbe potuto mettere in crisi un Suv non propriamente “longilineo” come la Urus Performante, che invece si è dimostrata un vero animale da pista. Molto ben bilanciata la taratura tra anteriore e posteriore,è stabile alle alte velocità anche grazie al miglioramento aerodinamico, ma altrettanto agile nel lento con cambi di direzione rapidissimi. Il retrotreno gira benissimo e copia perfettamente le curve aiutando nella percorrenza. Il tutto grazie alle perfetta calibratura delle ruote sterzanti e al nuovo TorSen. Il cambio è migliorato rispetto a prima, sia a salire che in scalata, e accetta praticamente tutte le marce. Ottimo l’impianto frenante, che non soffre l’uso intenso della pista.
La prova della Lamborghini Urus Performante è stata pubblicata su Auto 2 del 2023.
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<h2>1° posto – Porsche 911 Carrera 4S Cabriolet (2'00”95)</h2>

E arriviamo infine alla regina delle sportive che abbiamo provato in questo 2023. Una vettura che, pur non essendo estrema, si è rivelata bilanciata, efficace e soprattutto velocissima, al punto da conquistare il miglior crono di quest'anno, pur rimanendo lontana dal record assoluto della Lamborghini Huracán Tecnica di qualche secondo. Dotata di trazione integrale e motore boxer a 6 cilindri da 3 litri, la <a href="https://www.auto.it/marche/porsche/modelli/911-cabrio">Carrera Cabrio 4S</a> eroga “appena” 450 cavalli e 570 Nm, sufficienti però a farle bruciare lo zerocento in 3,51 secondi e a raggiungere i 302,3 all'ora.
L'opinione del nostro tester:
Una delle sportive più apprezzate di sempre, anche a Balocco ha saputo dimostrare di che pasta è fatta. Lo sterzo infatti rasenta la perfezione. Preciso in inserimento, la prima parte della sterzata non è troppo reattiva e questo permette anche ad alte velocità di avere una guida sempre in sicurezza. L’assetto è l’ideale per il comfort di marcia, ma adatto anche per un passaggio tra i cordoli. La 4S Cabrio è ben bilanciata. Il peso si avverte maggiormente sul posteriore, data la sua configurazione. Ma in curva, se ci si appoggia sul gas, il sovrasterzo che si genera consente di percorrere la curva con il muso attaccato alla corda. I trasferimenti di carico laterali sono limitati e permettono cambi di direzione rapidissimi. I freni in acciaio sono sempre efficienti. Il motore twin turbo ha un'erogazione cosi? progressiva da far pensare “quasi” a un aspirato invece che a un’unità sovralimentata.
La prova della Porsche 911 Carrera 4S Cabriolet è stata pubblicata su Auto 8 del 2023.
Leggi anche: <a href="https://www.auto.it/news/attualita/2023/12/19-6938644/i_5_suv_piu_attesi_per_il_2024">I 5 Suv più attesi per il 2024</a>

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