Mercato auto a febbraio, dati in crescita aspettando gli incentivi

Mercato auto a febbraio, dati in crescita aspettando gli incentivi

Il primo bimestre del 2024 è in positivo, ma i numeri pre-pandemia sono lontani. Stentano le elettrificate, ancora a secco di incentivi statali

di Redazione

01.03.2024 18:30

Il mercato dell’auto continua a crescere in Italia. A febbraio 2024, anche grazie a un giorno lavorativo  si sono registrare 147.094 immatricolazioni, il 12,8% in più rispetto alle 130.405 di un anno fa. Positivo il primo bimestre dell’anno che fa segnare una crescita dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Resta però il fatto che i numeri pre-pandemia sono lontani, perché il dato dice che rispetto a gennaio-febbraio del 2019 si è sotto del 15,9%.

Numeri positivi, ma l’Unrae continua a pressare il Governo sull’urgenza di pubblicare il DPCM che rende effettivo i nuovi incentivi 2024. Con il contributo statale fermo, la quota delle elettrificate, resta al palo. Seppure in rialzo rispetto a gennaio, a febbraio le BEV si fermano a quota 3,4% e le PHEV al 3,2% del totale mercato. 

“Stiamo aspettando la pubblicazione del DPCM che renderà operativi i nuovi incentivi 2024, la cui entrata in vigore ormai annunciata da mesi sta generando una paralisi delle vendite di auto a zero o bassissime emissioni. Come piu? volte ribadito, auspichiamo che gli incentivi siano dunque pienamente operativi quanto prima, per scongiurare il protrarsi ulteriore di questo negativo effetto attesa”, sottolinea il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. 

“Riguardo al nuovo schema – aggiunge Crisci – apprezziamo che siano state accolte molte delle richieste dell’UNRAE, come l’innalzamento degli incentivi unitari e l’inclusione delle persone giuridiche con bonus ad importo pieno; ma per contribuire ad un effettivo slancio dell’elettrico è necessario eliminare il price-cap sulla fascia 0-20 g/Km, o quantomeno allinearlo a quello della fascia 21-60 g/Km”. 

“La possibilità di ottenere il bonus per l’acquisto di auto elettriche che rientrano in quel tetto di prezzo – spiega Crisci – esclude di fatto dall’incentivo le imprese che utilizzano principalmente vetture di fascia superiore, in evidente contraddizione rispetto all’obiettivo della decarbonizzazione. Si tratta di aspetti che speriamo vengano corretti prima della pubblicazione del DPCM”. 

Tra le alimentazioni, il motore a benzina guadagna oltre il 30% dei volumi e sale in febbraio di 5 punti, al 31,1% di quota, 30,7% nel cumulato (+4,4 p.p.). Il Diesel, con un calo a doppia cifra, in febbraio scende di 4,4 punti, al 14,8% del totale (15,3% nel bimestre, -3,8 punti). Il Gpl si ferma al 9,5% in febbraio (-0,6 p.p.) e rimane stabile al 10,2% nei primi 2 mesi dell’anno, il metano rappresenta lo 0,2% del mercato sia nel mese che nel cumulato. Le vetture ibride guadagnano 1,3 punti e salgono al 37,8% di quota, al 37,9% nel cumulato (+1,3 p.p.); con un 10,0% per le “full” hybrid e 27,8% per le “mild” hybrid. Le auto BEV in febbraio perdono 0,3 punti e si fermano al 3,4% di share (al 2,7% nel bimestre), le PHEV retrocedono di un punto rispetto ad un anno fa, al 3,2% (3,0% nel cumulato).

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