L’Ecobonus sta per tornare disponibile per gli italiani: ecco tutto quello che c’è da sapere per acquistare una vettura nuova e usufruire degli sconti. Manca sempre meno alla nuova attivazione degli incentivi che, secondo le ultime notizie, dovrebbero partire da metà maggio. L’attesa è stata lunga ma, finalmente, gli italiani potranno di nuovo beneficiare dell’Ecobonus, con la speranza che possa riportare un po’ di nuova linfa la settore automotive, in grande crisi a causa di pandemia, crisi dei semiconduttori e per ultimo il conflitto in Ucraina.
La data di pubblicazione del decreto non è ancora stata definita, perché il provvedimento deve essere prima registrato dalla Corte dei Conti, ma intanto sappiamo già che l’iniziativa terminerà ufficialmente il 31 dicembre 2022, anche se il decreto del Governo disciplina i contributi per l’intero triennio 2022-2024. Questo significa che, a partire dal 1° gennaio 2023, partiranno nuovi contributi per l’acquisto di veicoli elettrici, ibridi, plug-in o con motori endotermici.
Gli incentivi spettano a chi vuole acquistare un veicolo nuovo, nello specifico che rientra in tre tipologie di mezzi: auto, veicoli commerciali e moto. La prima categoria, soprattutto, è quella che adesso ci interessa e per le auto ci son tre fasce di riferimento: vetture con emissioni comprese tra i 61 e i 135 g/km di CO2; con emissioni comprese tra i 21 e i 60 g/km; infine, quelle che emettono al massimo 20 g/km di CO2. Gli incentivi per comprare veicoli lettrici, ibridi, plug-in o con motori endotermici sono concessi solo persone fisiche, ma una percentuale è riservata alle società di car sharing per l’acquisto di vetture a zero o basse emissioni.
Una domanda a cui molti vogliono una risposta, che è ovviamente positiva. I liberi professionisti possono acquistare una nuova vettura usufruendo degli incentivi, ma l’auto deve essere intestata a una persona fisica, come abbiamo precisato prima (è vietata per legge l’intestazione a persone giuridiche, con l’eccezione del car sharing).
Per chi volesse usufruire degli incentivi e, contemporaneamente, avviare in finanziamento può farlo, considerato che nella legge non vengono né vietate né non ammesse in maniera esplicita le modalità di pagamento della vettura.
Anche in questo caso, la risposta è affermativa. E gli incentivi non escludono il leasing finanziario.
La risposta è no. E il motivo ve lo spieghiamo subito. Nel noleggio a lungo termine, infatti, la vettura è intestata alla società di noleggio e già questo fa cadere la condizione primaria per usufruire degli incentivi, non trattandosi di persone fisiche ed essendo escluse le imprese.
Anche qui la risposta è negativa. È vero che le auto a chilometro zero non hanno mai circolato, ma è altrettanto vero che sono vetture già immatricolate e quindi non sono auto nuove né dal punto di vista amministrativo né della proprietà, essendo intestate alla concessionaria o alla Casa madre (che, in quanto aziende, non possono accedere all’Ecobonus).
Gli Ecobonus per vetture con emissioni comprese tra i 61 e i 135 g/km di CO2 ammontano a 2.000 euro con rottamazione, su una spesa massima di 42.700 (IVA inclusa) e con una disponibilità totale di 170 milioni. Per le auto con un range di emissioni compreso tra i 21 e i 60 g/km, gli Ecobonus salgono a 4.000 euro con rottamazione e sono disponibili anche senza, ammontando a 2.000 euro, su una spesa massima che sale a 54.900 euro con IVA (e con una disponibilità totale di 225 milioni). Infine, per le vetture che emettano al massimo 20 g/km di CO2, i contributi ammontano a 3.000 euro senza e a 5.000 con rottamazione. Il limite di spesa è di 42.700 con IVA e la disponibilità complessiva è di 220 milioni. Queste disponibilità fanno riferimento all'anno 2022. Il veicolo rottamato deve essere di classe Euro 5 e posseduto da almeno 12 mesi.
2 settembre 2022
1 settembre 2022