Akira Toriyama, la passione per le auto del creatore di Dragon Ball

Akira Toriyama, la passione per le auto del creatore di Dragon Ball© Dragon Ball/YouTube

Il mangaka, recentemente scomparso, era un fiero possessore di una utilitaria italiana e aveva inserito numerose auto nelle sue opere

di Redazione

08.03.2024 ( Aggiornata il 08.03.2024 15:18 )

Lutto nel mondo dei manga e degli anime. Il mangaka Akira Toriyama, famoso soprattutto per la sua opera di maggior successo, Dragon Ball, si è spento il 1° marzo a Tokio, all'età di 68 anni. Amato in tutto il mondo per le sue opere, Toriyama è stato anche un grande appassionato di auto. Tanto che nella maggior parte dei suoi manga, incluso Dragon Ball, si possono trovare vetture realmente esistenti, e che in qualche caso traevano ispirazione proprio dal modello che l'artista guidava.

Toriyama, dall'Autobianchi a Dragon Ball

Una delle più iconiche è l'Autobianchi A112 Abarth, vettura che Toriyama acquistò all'inizio degli Anni '80, e che inserì in diverse scene del manga Dr. Slump, serializzato tra il 1980 e l'84, e successivamente in Dragon Ball. L'Autobianchi di Toriyama era caratterizzata dalla carrozzeria bicolore e si distingueva per la scritta “Uccello Studio” sulle portiere. Si trattava si una promozione del suo studio di produzione il Bird Studio, che venne ribattezzato in “Uccello Studio” sulla carrozzeria della A112 come omaggio dell'artista all'italianità del modello.

Autobianchi A112 Abarth Targa Oro: la sua storia

Dopo aver ottenuto un ampio consenso con la serie Dr. Slump, nel 1984 Toriyama iniziò quella che poi sarebbe stata la sua opera di maggior successo: Dragon Ball. Serializzato per ben 11 anni, per un totale di 519 capitoli, il manga sulle avventure di Son Goku, Bulma, il maestro Muten, Crilin e tanti altri conquisterà intere generazioni di bambini e ragazzi in tutto il mondo, confermandosi ad oggi come una delle opere di maggior successo mai realizzate in Giappone.

E anche in Dragon Ball non mancano di apparire numerose automobili in diversi capitoli del manga e nelle rispettive trasposizioni anime. Tra i modelli più iconici che fanno la loro comparsa nell'opera, la Renault 5 Turbo di Bulma, distrutta da Goku che la scambia per un mostro, la Volkswagen Karmann Ghia di Crilin e la Fiat 500 di Son Goku. Da citare anche la Mercedes-Benz SLC di Pilaf, la Chevrolet Sedan Bel Air di Re Kaioh e altre ancora. Un intero episodio dell'anime, “Scuola guida” è poi dedicato alle auto e agli infruttuosi tentativi di Goku e Piccolo di prendere la patente.

Quella volta con Senna al GP di Germania

Ma la passione per i motori di Akira Toriyama includeva anche le competizioni automobilistiche. Nel 1990 l'artista realizzò infatti “Battleman F-1 GP”, un manga-reportage dedicato al gran premio dei Germania di Formula 1. Nell'opera viene raccontato il week end del gran premio dal punto di vista di Battlema, personaggio deciso a sfidare i Campioni della F.1, alternando fotografie della pista e del paddock a illustrazioni. A corredare l'opera, una foto che ritrae Akira Toriyama mentre stringe la mano ad Ayrton Senna, pilota della Mclaren e vincitore del GP.

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