De Meo scrive una "Lettera all'Europa" e fa il punto sull'elettrificazione

De Meo scrive una "Lettera all'Europa" e fa il punto sull'elettrificazione

Il Ceo del Gruppo Renault e presidente dell'Acea fa un urgente appello agli stati membri per una transizione energetica nel settore automobilistico

di Redazione

19.03.2024 17:30

Nell'anticipo delle elezioni europee del prossimo giugno, Luca De Meo, Ceo del Gruppo Renault e presidente dell'Acea, ha deciso di rivolgersi all'Europa attraverso una lettera per sottolineare la necessità di una transizione energetica per il settore automobilistico nel Vecchio Continente. De Meo ha scelto di toccare diversi argomenti, dall'intensificazione di una cooperazione del settore automobilistico, all'ascesa della Cina nell'automotive, sottolineando l'importanza di una risposta pronta e concreta da parte dell'Europa.

Questo parte del testo della Lettera: "Abbiamo già visto con Airbus ciò che l’Europa è in grado di fare. Intensificando le iniziative di cooperazione, metteremo la nostra industria sulla strada del rinnovamento", sostiene De Meo. "Gli Stati Uniti incentivano, i cinesi pianificano, gli europei regolamentano. L’Europa deve inventare un modello ibrido, coinvolgendo le maggiori 200 città europee nell’elaborazione della strategia di decarbonizzazione, istituendo una Champions League industriale, creando aree economiche verdi. Dobbiamo dire ‘la verità’, non solo la nostra verità".

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L’attuale industria automobilistica europea

Contributo sociale ed economico

- 13 milioni di persone impiegate nel settore in Europa.

- 7% della forza lavoro totale in Europa.

- 102 milioni di euro di saldo commerciale positivo tra l’Europa e il resto del mondo (pari al deficit commerciale francese).

- 17% della spesa totale in R&S dell’Europa (compreso il settore pubblico).

 Sfide alla leadership dell’industria automobilistica europea

 Spostamento verso l’Asia

- Circa il 4% delle vendite di veicoli elettrici in Europa è realizzato da marche cinesi.

- Nel 2023, il 35% dei veicoli elettrici esportati in tutto il mondo era di provenienza cinese.

- Vantaggio in termini di costi pari a 6-7.000 euro per i cinesi nelle auto del segmento C (25% del prezzo totale).

- Ciclo di sviluppo di 1,5 – 2 anni in Cina rispetto ai 3 – 5 anni in Europa.

 Sfida dell’elettrificazione

 - Potenziale di business raddoppiato con i veicoli elettrici: un’opportunità da 200 miliardi di euro nel perimetro geografico       di Renault.

- Il 55% delle vendite sarà rappresentato da veicoli elettrici entro il 2030 (vs. l’8% odierno).

- 252 miliardi di euro investiti dai costruttori europei tra il 2022 e il 2024 per raggiungere l’obiettivo “zero emissioni nette”      in Europa entro il 2035.

- 25 milioni di posti di lavoro interessati dalle transizioni digitale e ambientale, con un impatto su 500.000 posti di lavoro nel settore dei veicoli endotermici e la creazione di 120.000 nuovi posti di lavoro.

 Il paradosso normativo in Europa

 - 8-10 nuovi regolamenti vengono introdotti in Europa ogni anno.

- Oggi le auto sono in media il 60% più pesanti rispetto a 20 anni fa.

- Aumento del prezzo delle auto del 50% rispetto a 20 anni fa.

- Perdita del 40% dei posti di lavoro nel comparto produzione in Francia per effetto della delocalizzazione (costo del lavoro    40% più alto in Europa rispetto alla Cina).

- Invecchiamento raddoppiato del parco auto medio (12 anni oggi rispetto ai 7 anni del passato).

- Fino al 25% delle risorse per la R&S mobilitate per studiare l’applicazione delle regolamentazioni.

Modelli normativi diversi

- 110-160 miliardi di euro di incentivi alla produzione in Cina, per il periodo fino al 2022.

- 40 miliardi di dollari di crediti di imposta per la produzione verde negli Stati Uniti con l’Inflation Reduction Act.

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