Batterie sostituibili, in Giappone parte uno studio di fattibilità

Batterie sostituibili, in Giappone parte uno studio di fattibilità

L'ambito applicativo al quale si guarda è quello dei veicoli commerciali. Yamato Transport e CJPT studieranno l'applicazione pratica di batterie a cartuccia, standardizzate e sostituibili

27.07.2022 ( Aggiornata il 27.07.2022 15:57 )

L'idea in sé non è certo nuova: piuttosto che limitarsi a ricaricare la batteria dell'auto elettrica, perché non pensare alla possibilità di sostituirla? Operazione più rapida, relativamente. Tutto ideale, quindi? Non esattamente.

Già il concept Fiat Centoventi prevedeva la possibilità di una batteria modulare, ovvero, con l'aggiunta di ulteriori moduli in una fase successiva all'acquisto.

Una soluzione per i veicoli commerciali

Nel percorso avviato da Yamato Transport e Commercial Japan Partnership Technologies Corporation - realtà della quale fa parte anche Toyota - c'è l'avvio di uno studio di pratica fattibilità circa la standardizzazione di batterie a cartuccia, ricaricabili e sostituibili.

Guarda essenzialmente al mondo dei veicoli commerciali, per valutare l'applicazione di una batteria non solo ricaricabile ma sostituibile all'occorrenza.

I limiti applicativi sulle auto 

Qui, perlomeno da una prospettiva di prodotto rivolto al trasporto passeggeri, sorgono non poche criticità. Quanto l'integrazione tra batteria e scocca sia un punto caldo per i costruttori è cosa nota. Molteplici le soluzioni presenti sul mercato. Immaginare di riuscire in una standardizzazione pare impresa impossibile, viste le esigenze specifiche di ciascuna architettura.

Nel campo dei veicoli commerciali, dove i vincoli di installazione della batteria sono relativamente minori, la collaborazione tra Yamato e la CJPTC verificherà gli effettivi vantaggi.

I vantaggi di un cambio di batteria anziché la ricarica

In linea teorica, poter sostituire la batteria permetterebbe un dimensionamento inferiore, quindi con minori costi della batteria stessa.

Inoltre, il fattore critico dell'infrastruttura e dei tempi di ricarica verrebbe stemperato dalla possibilità di cambiare il modulo della batteria con uno già carico. In teoria, poiché l'operazione di sostituzione andrebbe configurata in modo tale da essere facile e senza ricorrere a figure specializzate.

I tempi di fermo dei veicoli per la ricarica - tema cruciale per le flotte - verrebbero ridotti; infine, si eviterebbe un picco di richiesta d'energia localizzato quando tutti i mezzi di una determinata flotta commerciale sono fermi in azienda e collegati alle colonnine per la ricarica.

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