Rolls Royce Spectre, lusso estremo in formato elettrico

Rolls Royce Spectre, lusso estremo in formato elettrico

La coupé rivela lo stile, l'autonomia di marcia e dà un'indicazione sul prezzo col quale si presenterà sul mercato. Lusso e massimo comfort caratterizzano la prima elettrica del marchio

18.10.2022 ( Aggiornata il 18.10.2022 15:22 )

Idealmente è l'erede della Phantom Coupé e introduce il marchio all'elettrico. Rolls Royce Spectre rivela le soluzioni di design e quelle della tecnica di un modello che andrà sul mercato nel corso dell'ultimo trimestre del 2023.

La raccolta ordini è aperta mentre il prezzo è, attualmente, un'indicazione di massima: la Spectre si posiziona tra la Cullinan e la Phantom. Vuol dire collocarsi a quota 400 mila euro, dovesse essere un posizionamento baricentrico tra i due modelli.

Rolls Royce Spectre

Rolls Royce Spectre

La prima elettrica del marchio è una due porte che si posiziona tra il suv Cullinan e la gamma Phantom: indica un prezzo in quota 400 mila euro. Rolls Royce sfrutta l'elettrico per offrire un comfort e una qualità della vita a bordo ancora superiore, anche grazie alla presenza del pacco batterie

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Design moderno e fedele agli stilemi di marca

Parla uno stile moderno sul frontale, i fari sdoppiati per alcuni potrebbero essere un rimando alla nuova BMW Serie 7. L'integrazione è ben riuscita e, del frontale, Rolls Royce sottolinea la novità della calandra. Mai così ampia nella storia del marchio, è realizzata in acciaio lucidato a specchio e prevede un'illuminazione soffusa tra i profili. La statuetta Spirit of Ecstasy, poi, è cesellata dal vento, essendo stata oggetto di ricerca in galleria del vento.

Il profilo da coupé mette in mostra le portiere con apertura controvento e sottolinea la linea di cintura alta. Una seconda nervatura crea il tre quarti posteriore pronunciato, grazie anche alla rastremazione della cellula abitacolo verso la coda. 

La batteria è un peso e un'opportunità

L'architettura alla base della prima Rolls Royce elettrica è realizzata interamente in alluminio e ottimizzata intorno alle specificità del powertrain a batterie. 

Il pavimento, ad esempio, è perfettamente piatto e si sviluppa tra le soglie sottoporta, a metà della loro altezza: non è posto al di sopra o al di sotto delle soglie laterali. La batteria fa da barriera insonorizzante e contribuisce all'incremento del 30% della rigidità della struttura vista l'integrazione con la scocca. 

Interni con un trionfo di stelle luminose

Il lusso e le possibilità di personalizzazione sono sui consueti livelli Rolls Royce: altissimi. Così, è più che mai una condizione di partenza quella che offre i pannelli delle porte con l'integrazione di luci a led per creare le Starlight Doors: ben 4.796 "stelle" si abbinano al già noto "cielo stellato" presente sul padiglione. I materiali stessi dei pannelli possono essere personalizzati, compresa l'offerta di una pannellatura in legno Canadel.

I giochi di luce si ripetono in plancia, intorno al lettering Spectre e davanti al sedile del passeggero. Qui si contano 5.500 stelle dall'illuminazione sottostante alla superficie.

Motore, peso e autonomia di marcia: tutto esagerato

Due porte, quattro posti, la Spectre è mossa da un sistema elettrico che sviluppa 585 cavalli e 900 Nm, chiamati a muovere una massa di ben 2.975 kg. Incide per circa 700 kg il pacco batteria, grazie al quale l'autonomia di marcia arriva a 520 km nel ciclo WLTP. L'erogazione dei due motori elettrici permette comunque di accelerare da 0 a 100 km/h in 4"5.

Silhouette da coupé, dimensioni da imponente ammiraglia, la Rolls Royce Spectre misura 5,45 metri in lunghezza per un passo di 3,21 metri. Supera i 2 metri in larghezza (2,08 per l'esattezza) e arriva a 1,56 metri in altezza. 

Assetto Planar, il tappeto magico è assicurato

L'integrazione tra elettronica e meccanica è a livelli mai raggiunti prima su una Rolls, a partire dal controllo dell'assetto. Le sospensioni dichiarano un sistema Planar che opera sincronizzando la scansione della strada con la regolazione delle barre stabilizzatrici e degli ammortizzatori.

Disaccoppiare le barre stabilizzatrici permette un isolamento di ciascuna singola ruota nelle reazioni rispetto alla lettura del manto stradale. Non si trasferiscono le vibrazioni sul lato opposto dell'auto, le alte frequenze (tipiche di sconnessioni brevi e ripetute) sono nettamente inferiori e questo va a beneficio della qualità della vita a bordo.

In prossimità di una curva, l'elettronica istruisce il sistema Planar che accoppia le barre (attraverso un attuatore elettrico) e le rende solidali. In aggiunta, regola la rigidità delle sospensioni e prevede l'angolo ottimale di sterzata delle ruote posteriori, se necessario.

Sono 18 i sensori che monitorano e istruiscono l'elettronica nella regolazione dell'assetto. Parametri specifici vengono quindi impartiti nella risposta di sterzo, freni, erogazione del motore e controllo delle sospensioni.

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