Tavares: "Rispetto per l'industria dell'auto!"

Tavares: "Rispetto per l'industria dell'auto!"

L'a.d. del Gruppo Stellantis elenca le sfide continue per i costruttori dalle decisioni politiche. Il problema dell'elettrico è nell'accessibilità per la classe media, con i relativi costi sociali sull'occupazione

22.02.2023 ( Aggiornata il 22.02.2023 16:23 )

"È giunto il momento di dire: ehi, perché non provate a creare un ambiente un po' più stabile, in modo tale che le persone possano lavorare nel modo giusto? Che ne dite?". Firmato Carlos Tavares.

A margine della presentazione dei risultati finanziari 2022 di Stellantis, l'a.d. portoghese ha chiesto rispetto verso l'industria dell'auto, un rispetto evidentemente chiesto ai decisori politici che tra Fit for 55 e normativa Euro 7 certo non rendono le cose semplici per l'industria europea dell'auto, con conseguenze che finiscono per essere trasferite sul piano sociale.

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Un'industria maltrattata

Elenca i passaggi affrontati dall'industria negli ultimi 3 anni, Tavares, per dire come sia "stata così maltrattata. Pensate alla sequenza di crisi: pandemia, semiconduttori, inflazione, regolamentazioni, tassi di interesse. L'industria dell'auto è stata pesantemente maltrattata. Le case auto sono fatte di persone, è importante capirlo e per questo dico ai miei che sono orgoglioso. 

L'industria ha attraversato crisi dopo crisi negli ultimi anni, il subentrare di regolamentazioni decise in un breve lasso di tempo. 

Dobbiamo riconoscere che è una situazione che potrà creare problemi a un certo momento. Sembra che il rispetto verso l'industria dell'auto sia diminuito, abbiamo lanciato sempre sfide a quest'industria, tutti hanno pensato che non ci fossero limiti nella capacità di metabolizzare sfide e crisi. Non credo sia giusto per le persone che lavorano nell'industria dell'auto, dovremmo rispettarli e riconoscere che c'è un limite", approfondisce Tavares. 

Sfide continue al mondo dell'auto

La posizione di realismo sull'auto elettrica e le conseguenze sociali di una transizione imposta non sono valutazioni nuove da parte dell'a.d. Stellantis. L'occasione della presentazione dei risultati finanziari 2022 vale per ribadire il concetto di accessibilità di una nuova forma di mobilità imposta e gli inevitabili costi sociali che porterà con sé.

"Iniziamo a rispettare le persone che lavorano e fanno del loro meglio per portare energia pulita, una mobilità pulita, modelli di business sostenibile. Stanno facendo del loro meglio ma non si può continuare a lanciargli in faccia tutte le sfide che qualcun altro non è in grado di risolvere. È importante".

I costi dell'elettrico da assorbire

Ancora: "Il grande problema oggi non sono i margini, arriverà dopo il grande problema e sarà nell'accessibilità economica delle auto elettriche per la classe media. Entro pochi anni sarà un problema presente, mentre vediamo i nuovi protagonisti in arrivo che potrebbero fissare un certo livello di pressione sul mercato.

L'elettrificazione, che è molto costosa, è stata decisa dai governanti. Noi abbiamo la responsabilità di portare soluzioni sicure, pulite e accessibili per proteggere il diritto alla mobilità. Quando lo facciamo in modo pratico, vediamo che ci sono importanti sfide sui costi. Non è una decisione nostra. È il costo della tecnologia quando inizi, quando avvii lo sviluppo, questi costi extra vanno assorbiti in un modo o nell'altro.

Se non lo fai si restringe il mercato perché la classe media non riesce a comprare le auto, oppure, se scegli di non trasferire i costi ai clienti, vai in rosso per assorbirli e poi devi ristrutturare la compagnia. In entrambi i casi non va bene sotto il profilo sociale. Quel che dobbiamo fare è assorbire in pochi anni i costi, ottimizzare il modo in cui andiamo sul mercato, come costruiamo le elettriche, come ci assicuriamo i componenti. Questo per proteggere l'accessibilità economica.

Ogni volta che facciamo qualcosa, proviamo a farlo in modo rispettando le persone. Sarebbe demagogico però non dire loro la verità: le società hanno deciso un nuovo modo della mobilità e il grande problema è renderla accessibile".

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