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Il sistema debutta in Giappone sul monovolume Serena, permette la guida automatica in autostrada su singola corsia. Nel 2020 gestirà anche la marcia in città
Fabiano Polimeni
13 lug 2016 (Aggiornato alle 17:15)
Prima tappa, il Giappone, sul monovolume Serena. Poi altri mercati, l'Europa. Altri modelli, Nissan Qashqai, ad esempio. Il sistema di automazione alla guida Nissan ProPilot ha davanti a sé un piano di sviluppo definito. Si comincia con la gestione di uno scenario di guida "semplificato", la marcia in autostrada, all'interno di una singola corsia. Grazie alle immagini riprese da una telecamera ed elaborate da un potente software, l'elettronica interpreta lo scenario in cui si sta muovendo il veicolo e interviene autonomamente sul volante, il freno e l'acceleratore per sostituirsi al guidatore.
Si attiva da un tasto sul volante e Nissan ProPilot prende le redini dell'auto, mantenendo la velocità impostata dal guidatore, che si trasforma in passeggero. La scansione tridimensionale dell'ambiente circostante va a leggere anzitutto la segnaletica orizzontale, per individuare i "confini" della corsia all'interno della quale tenere l'auto, dopodiché rileva tutti i veicoli intorno e regola l'andatura, intervenendo sul freno, se necessario, fino ad arrestare il veicolo. Una curva? L'elettronica gestisce il volante senza difficoltà.
In Europa verrà proposto su Nissan Qashqai a partire dal 2017, mentre un anno più tardi è già pianificata la prima evoluzione del ProPilot, capace di gestire anche il cambio di corsia in autostrada. Per un'applicazione nella marcia in città, invece, si dovrà attendere il 2020, quando verranno implementate le funzioni per gestire l'infrastruttura urbana e gli incroci.
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