L’ultimo Consiglio dei ministri ha deciso di prorogare la chiusura dei confini regionali fino a fien mese. Decisione però in contrasto con l’Rt medio nazionale in aumento: ecco i dettagli
12.02.2021 ( Aggiornata il 12.02.2021 19:01 )
Se le ultime indiscrezioni trapelate vedevano una proroga del divieto sugli spostamenti tra regioni – in scadenza il 15 febbraio – rimandata al prossimo 5 marzo, ecco che in realtà l’ultimo Consiglio dei ministri del Governo Conte (in uscita) ribalta le carte. Questo pomeriggio infattia Palazzo Chigi è stata discussa la chiusura dei confini regionali e lo stop ai movimenti interregionali fino al prossimo al 25 febbraio. Prima di allora rimane dunque l'impossibilità, se non per i necessarie e comprovate esigenze, di raggiungere altre regioni.
Zona gialla, arancione e rossa, spostamenti in auto: chi può salire in macchina?
Tuttavia, nonostante la Cabina di regia addetta al monitoraggio dei contagi Covid abbia dato segnali in controtendenza rispetto all’evoluzione della pandemia, i vari esperti in materia temono si tratti solo di una premessa ad una nuova rapida diffusione del virus. Il rallentamento è in diminuzione per il numero dei casi e secondo l'indice Rt medio nazionale, che rimane ancora sotto l’1%, seppur in aumento: questa settimana il dato arriva a 0,95 (la media tra 0,86 e 1,06) contro lo 0,84 della scorsa settimana e pure di quella precedente.
Una notizia, questa, che pone il problema della correttezza della decisione presa sugli spostamenti e apre il dibattito sulla riapertura degli impianti da sci. Soprattutto in merito all’elevata presenza di regioni ancora in zona arancione.
Stando agli ultimi dati, infatti, Toscana, Provincia di Trento, Abruzzo e Liguria dal 16 febbraio passano in fascia arancione insieme a Umbria e Provincia di Bolzano, che al loro interno hanno adottato autonomamente delle zone di lockdown da tre settimane a partire dall’8 febbraio.
La Sicilia scala invece in fascia gialla sempre a partire dal 16 febbraio, e si unisce alle confermate Campania, Basilicata, Lombardia, Emilia-Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Valle d'Aosta, Marche, Piemonte, Molise, Sardegna, Veneto. Da segnalare che Val d'Aosta e Sardegna registrano però dati da zona bianca, cioè un Rt sotto 1 e un'incidenza inferiore a 50 casi per 100mila la settimana: per il passaggio però dovranno avere questi parametri per due settimane.
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