Mitsubishi Outlander e L200 Pick up, test

Mitsubishi Outlander e L200 Pick up, test
Crossover e mezzo da lavoro e tempo libero alla prova anche su percorsi impegnativi: mostrano gli attributi

di Lodovico Basalù

10.09.2015 ( Aggiornata il 10.09.2015 00:00 )

Monteriggioni (Siena) Quando si dice esagerare. La Mitsubishi lo ha fatto e senza troppe reticenze, predisponendo percorsi impegnativi per presentare con gli attributi due nuovi prodotti della sua gamma. Con grandi speranze per il futuro, magari anche forte di un aumento costante delle vendite negli ultimi 26 mesi, almeno stando a quanto dispensato agli astanti. Cominciamo con la quarta generazione di quello che è a tutti gli effetti un crossover, ovvero l’Outlander, che racchiude in se quello che è stato definito “Dynamic Shield”, ovvero il nuovo filone di design che sarà proprio di ogni modello della casa. Un piano iniziato nel 2014 con un investimento di oltre 750 milioni di euro, la cui prima tranche si concluderà a fine 2016. In cantiere e in dirittura d’arrivo c’è infatti anche la versione ibrida Plug in dello stesso Outlander. Che intanto sfoggia appunto la nuova gamma, con un deciso restyling nella parte anteriore, fari sottili e snelli, griglia anteriore massiccia (e cromata) che vuole fornire un senso di potenza e al contempo di protezione, come hanno spiegato i responsabili di Mitsubishi Italia. Belli i cerchi in lega a da 18”, che sembrano in movimento anche da fermi. All’interno, secondo le versioni, può essere disponibile il navigatore MMCS (Mitsubishi Multi Comunication System). A livello meccanico ci sono le versioni 2wd e 4wd, ma è consigliabile adottare quest’ultima, che ha anche l’All Will Control (S-Awc), ovvero il differenziale elettronico che ripartisce la trazione a secondo della condizioni d aderenza. Tra i motori, consigliabile il diesel di 2268 cc , sempre con trazione integrale, che nell’allestimento più lussuoso (Intense), costa 41.950 euro, contro i 28.950 della versione a due sole ruote con motore e benzina, che si può avere anche con cambio Cvt. Volendo, c’è anche la soluzione del Gpl, ma è sull’unità a gasolio che si ripone la massima fiducia. Anche perché confort e insonorizzazione sono migliorati (5 o 7 i posti disponibili con nuove poltrone e rivestimenti in pelle), anche se le sospensioni hanno reazioni troppo brusche sullo sconnesso. Ottima la capacità di carico, che può arrivare a 1.754 litri. Da notare che la versione più costosa è dotata anche del “Pack Diamond”, che comprende il tetto apribile, il portellone elettrico, il cruise control adattivo oltre ai più conosciuti dispositivi elettronici oggi disponibili sul mercato. A livello di cambio, per il diesel c’è un onesto automatico, oppure un manuale. In quanto alla percorrenza media, parliamo di 18,8 km/litro, secondo i dati forniti dalla casa con emissioni di 140 g/km di Co2. Difetti? Forse si poteva fare qualcosa di più a livello di materiali utilizzati. La plancia è, ad esempio, costruita con plastica rigida. In quanto ai 2 posti posteriori supplementari, l’accesso non è così agevole. In quanto alla disponibilità, l’Outlander è già consegnabile, con i concessionari che sino al 31 dicembre praticheranno un sconto di 4.000 su tutta la gamma. Poi si vedrà. Passando all’L200 Pick up, entriamo in un territorio ben diverso. Come il percorso di prova in terra toscana, tra sterrati e mulattiere, che difficilmente si affrontano nell’uso quotidiano. Un modo tangibile per verificare la bontà del prodotto, che peraltro patisce il fatto di essere omologabile sono come N1, ovvero autocarro leggero. Giunto alla 5° generazione è stato venduto in tutto il mondo in oltre 4 milioni di esemplari, dal lontano 1978, quando fece il suo debutto. Un’icona, tenuta in alta considerazione dai patiti dell’offroad ma anche semplicemente da chi lo utilizza per lavoro (il cassone arriva a 1,85 metri di lunghezza con una portata di 970 kg), magari con trasferte piene di insidie. Anche nel caso dell’L200 si è lavorato a livello di design e lo si evince in particolare dal frontale, con grande presenza di cromature nelle versioni più accessoriate, dalle fiancate, con nuove nervature, ma anche dall’abitacolo, sempre più simili a quello di una normale e confortevole berlina di lusso. mitsubishi-l200-sport-utility-truck-la-nuova-generazione-as3y1614-2   Il motore di 2442 cc turbodiesel può essere disponibile sia in versione da 154 CV sia in quella da 181 CV, consigliabile specie per la migliore coppia motrice. Un mezzo che va davvero ovunque, forte della trazione con sistema Superselect, disponibile con l’allestimento lussuoso Intense. Ovvero con una manopola posta sul tunnel che si può regolare in 2H, 4H, 4HLC (blocco del differenziale) e 4LLC (blocco del differenziale ridotte). Può trainare fino a 3 tonnellate e nella versione Double Cab a 4 porte ha quella posteriore che si aprono a libro. A livello di cambio, c’è un automatico a 5 rapporti con convertitore di coppia e paddle sul volante e un manuale a 6 rapporti. Nel primo caso la percorrenza media è di 15,6 km/litro, nel secondo di 13,9 km/litro. Con il Diamond Pack si possono ottenere navigatore, fari allo xeno, sistema keyless, radio digitale DAB e altro ancora. Il tutto a 4.000 euro in più. I listini vanno da 27.650 euro a 40.750 euro. Anche per L200 vale l’offerta dei concessionari: in questo caso 3.000 euro in meno fino al 31 dicembre 2015.  

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