Hyundai insieme a Healthy Seas per la pulizia dei mari

Per rendere il pianeta sano ci sono due fattori da considerare. Il primo è quello della prevenzione, per il quale bisogna stare attenti a inquinare il meno possibile l'atmosfera ricorrendo per esempio a fonti rinnovabili o al risparmio energetico; il secondo è quello della pulizia, impegnandosi a raccogliere tutti quei rifiuti che giorno dopo giorno si accumulano sulla Terra, in particolar modo nel mare.

Dare un po' di sollievo agli oceani è fondamentale, ed è per questo che tutte le attività di pulizia dei fondali marini e delle coste sono molto importanti per l'equilibrio del pianeta. Operare in tal senso è un compito che spetta a tutti, ivi compresi i settori delle automotive. Fra questi a spiccare è Hyundai, che per il terzo anno ha deciso di stipulare una collaborazione con la fondazione Healthy Seas che lo scorso giugno ha completato l'ottavo intervento di pulizia, rimuovendo una tonnellata di materiali e rifiuti dai fondali dell'isola di Lampedusa fino alle coste della Tunisia.

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La missione Hyundai

Quest'area è estremamente importante anche sotto il profilo storico. Il motivo è che ospita un relitto facente parte della Seconda Guerra Mondiale. Fra i materiali rimossi dai sub volontari negli otto giorni complessivi delle operazioni c'era anche una grande rete da pesca del peso di varie centinaia di kg. La zona di interesse storico è stata ripresa e fotografata con tecnologie che hanno permesso di creare immagini virtuali che sono servite a studiosi e ricercatori per esaminare i relitti anche da lontano.

I materiali recuperabili sono invece stati avviati al riciclaggio presso le altre aziende partner del progetto. L'attività svolta nei mari permette a Hyundai di applicare i suoi concetti presenti nel piano "Hyundai Continue", il quale comprende tre specifiche aree, "Earth", "Mobility" e "Hope", e contiene progetti per la cura dell'ambiente e del pianeta, tecnologie per una mobilità più sostenibile e la formazione delle generazioni future.