Ferrari 412 P, fascino da pista dal valore milionario

Ferrari 412 P, fascino da pista dal valore milionario

Servono circa 35 milioni di euro per portarsi a casa il prototipo del 1967 protagonista nel Mondiale Marche con i team privati e disegnato da Pininfarina

di Daniele Drago/Edipress

27.07.2023 ( Aggiornata il 27.07.2023 16:08 )

Una consistente fetta degli appassionati di motori sostiene che Ferrari abbia costruito le sue macchine più belle negli anni '60, sia per quanto riguarda le stradali che le vetture da competizione. Una tesi che trova forza in modelli come la 250 GTO, per intenderci, ma non solo. A rafforzare tale convinzione concorre anche la 412 P. Più che un'auto, un'affascinante unione di stile e meccanica, bellezza e potenza. Ferrari e Pininfarina, un duo che insieme ha creato vere e proprie opere d'arte, tra cui questo prototipo del 1967 che Bonhams proporrà all'asta il prossimo 18 agosto.

Ferrari 412 P del 1967, da Spa all'asta milionaria

Ferrari 412 P del 1967, da Spa all'asta milionaria

Il prototipo disegnato da Pininfarina, protagonista nel Mondiale Marche con i team privati, verrà venduto per un prezzo stimato di circa 35 milioni di euro. Carrozzeria e livrea originale, questo esemplare arrivò terzo alla 1.000 km belga

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Ferrari 412 P: un po' di storia

La 412 P era nota anche con il nome P3/4, ed era una berlinetta destinata ai team privati che correvano con le Ferrari, ovvero NART, Scuderia Filippinetti, Ecurie Francorchamps e Maranello Concessionaires. Erano sostanzialmente le P3 della stagione 1966 aggiornati con carrozzeria, sospensioni e ruote in lega della P4. Anche il V12 da 4 litri risaliva all'annata precedente: aveva quindi due valvole per cilindro ed era sprovvisto di sistema d'iniezione, essendo alimentato dalla consueta batteria di carburatori Weber.

Una Ferrari da 35 milioni di euro

Questo esemplare - numero di telaio 0854 - ha corso con il team del Col. Ronnie Hoare, che decise di verniciare la 412 P nel caratteristico rosso da corsa italiano con un muso blu Cambridge. Era una delle due vetture private che gareggiavano in quell'anno. Questa, nello specifico, era guidata da Richard Attwood e Lucien Bianchi, che si classificarono terzi assoluti alla 1.000 km di Spa, assicurando alla Ferrari il titolo Marche per la stagione 1967. Ha anche partecipato alla 24 Ore di Le Mans e alla 6 Ore di Brands Hatch. Ad acquistarla è stato poi il pilota britannico David Piper, che la portò alla 1000 km di Parigi, alla 9 ore di Kyalami e alla 3 ore di Città del Capo. L'auto riuscì a conquistare numerose vittorie, tra cui la 200 km di Norimberga del 1968, la Solituderen di Hockenheim e il Gran Premio di Svezia. Nel 1969, Chris Cord ritirò la vettura, che nel corso degli anni passò più volte di mano a rinomati collezionisti come Lord Anthony Bamford, Sir Paul Vestey, John McCaw e Bruce McCaw. L'attuale proprietario ha dedicato nove anni al restauro dell'auto. La carrozzeria è originale, così come la livrea dell'epoca. Gli esperti stimano che questa 412 P potrebbe essere venduta all'asta per circa 40 milioni di dollari, pari a poco più di 35 milioni di euro. Certe bellezze meritano cifre del genere.

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