Mazda Epic Drive 2024, con CX-60 tra le meraviglie del Marocco

Mazda Epic Drive 2024, con CX-60 tra le meraviglie del Marocco

Oltre 1000 km partendo da Marrakech e attraversando scenari mozzafiato: dal passo Tizi n'Test alle Gole di Dades, con numerosi percorsi non asfaltati

di Gianluca Guglielmotti

24.04.2024 16:05

Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno della tua vita”. Sebbene con qualche riserva, il celebre aforisma di Confucio può spiegare quanto (nonostante il periodo di crisi) essere giornalista automotive possa considerarsi una fortuna. Eventi come quello da poco concluso, poi, ne sono la conferma.

Parliamo di Mazda Epic Drive, esperienza organizzata ogni anno dalla Casa in luoghi spettacolari e strade impervie. L’edizione 2024, tenutasi in Marocco, ci ha regalato un'esperienza indimenticabile, spaziando dalle vivaci strade di Marrakech ai silenziosi paesaggi del deserto sahariano e alle tortuose strade delle celebri Gole di Dades, percorrendo anche lunghi tratti non asfaltati tra scenari mozzafiato. Valida “compagna di viaggio” Mazda CX-60, che ha dimostrato grande versatilità per gli oltre 1000 chilometri passati al volante.

Mazda Epic Drive 2024, partenza da Marrakech con CX-60

La città di Marrakech, ricettacolo di storia, arte e cultura, è stato punto di partenza e di arrivo della nostra avventura. Un luogo quasi "magico" che abbiamo avuto il piacere di visitare con una guida locale, tra edifici dalle tonalità rossicce (i riflessi del sole sul bianco avrebbero rischiato di rovinare la vista ai cittadini, ndr), piazze caotiche e coloratissimi souk, oltre alla celebre Kasbah nel cuore della città antica, denominata Medina.

Ma torniamo al viaggio. Saliamo sulla nostra Mazda CX-60 la mattina, pronti per percorrere circa 600 km di strade che ci faranno attraversare il passo Tizi n’Test per poi giungere a Ourzazate. Il Suv giapponese, in allestimento top di gamma Takumi, è spinto dal sei cilindri in linea Diesel common rail da 3,3 litri in grado di erogare 249 cavalli e 550 Nm di coppia massima. Un propulsore abbinato all’ottima trasmissione automatica a otto rapporti e forte della trazione integrale intelligente i-AWD. Una caratteristica, quest’ultima, fondamentale per affrontare in scioltezza i percorsi non asfaltati che ci attendono.

Già dai primi chilometri apprezziamo il comfort garantito dall’assetto bilanciato: nonostante cerchi da 20 pollici con pneumatici dalla spalla bassa, le sospensioni assorbono bene le asperità. Solo il retrotreno con soluzione Multilink, forse per l’adozione di molle molto rigide e ammortizzatori morbidi, “rimbalza” un po’ troppo sugli avvallamenti. L’eccellente insonorizzazione, poi, aumenta ulteriormente il relax in marcia assieme alla sicurezza garantita dagli Adas avanzati.

Dal Tizi n’Test fino a Ouarzazate

Non passa molto tempo prima di giungere alle pendici dell’Atlante – catena montuosa che si estende per oltre 2.500 km tra Marocco, Algeria e Tunisia - iniziando il percorso sterrato che ci porterà al passo. Qui, la modalità di guida offroad ci fornisce sempre trazione ottimale, permettendo al grande Suv (4,75 metri di lunghezza, per ben 2,87 di interasse) di superare agevolmente fondi dissestati e ricchi di insidie. Arriviamo al Tizi n’Test, a quota 2.093 metri, ammirando la targa che commemora la posa della strada, effettuata tra il 1926 e il 1932. Ma non abbiamo molto tempo: ci aspettano quasi altre 5 ore per raggiungere Ouarzazate, la più estesa cittadina delle oasi pre-sahariane del Marocco.

Grazie alla posizione strategica – tra Marrakech e il deserto – Ouarzazate è da sempre importantissimo centro di commerci ed è celebre ai più per essere stata location scelta da numerosi produttori cinematografici. Qui sono state, infatti, girate pellicole ambientate in luoghi che replicavano alcune zone remote o non più esistenti (come, ad esempio, l’antica Roma o il Tibet). Dopo lunghi rettilinei in mezzo a canyon e deserti, intervallati da villaggi isolati che sembrano fuori dal tempo, arriviamo finalmente a destinazione nel tardo pomeriggio: passeremo la notte presso l’Ecolodge Ouednojoum, struttura ricettiva eretta tra le montagne e un’oasi con palmeto, realizzata con materiali a basso impatto ambientale e alimentata da pannelli fotovoltaici. Ma prima, un giro con i colleghi nel centro di Ouarzazate, immersi nella “Hollywood marocchina” sorseggiando un tipico tè alla menta. Torniamo all’Ecolodge stanchi, ma soddisfatti di questa prima giornata. È ora di andare a letto: ci attende un lungo viaggio.

L’articolo continua nella prossima scheda

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