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Il motore 5.2 litri guadagna quasi 300 cavalli dal tuning. Minimi gli interventi estetici. Le prestazioni schizzano in alto
Fabiano Polimeni
22 giu 2016 (Aggiornato alle 17:19)
Non solo Venom, non solo record di velocità in casa Hennessey. L'azienda statunitense è tornata a cimentarsi sull'esercizio "classico", pompare di cavalli un'icona dell'automobilismo a stelle e strisce: la Mustang. Dopo le applicazioni HPE700 e HPE750, logico passo da compiere era la HPE800. Prendi una Mustang con motore V8 5.2 litri, aggiungi qualche sticker sulla carrozzeria, sostituisci i tappetini a bordo, aggiungi il badge Hennessey e il logo impresso sui poggiatesta, in rilievo, e il gioco è fatto.
In parte. Perché l'essenza dell'elaborazione è tutta nascosta agli occhi, sotto al cofano motore. Il V8 aspirato con albero motore piatto riceve il dono della sovralimentazione, un compressore volumetrico per incrementare di quasi 300 cavalli la potenza complessiva. Si passa dai 526 del V8 di serie agli 819 cavalli dopo il trattamento, con un incremento di coppia altrettanto eclatante: da 582 a 890 Nm!
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Oltre all'adozione del compressore volumetrico, Hennessey ha modificato l'aspirazione, gli iniettori e la pompa della benzina, insieme alla gestione elettronica del propulsore e alle bielle, forgiate e in acciaio. Quanto alle prestazioni, viene reso noto uno zero-cento da 3"3 e il riferimento sul quarto di miglio (400 metri) coperto in 10"8, con velocità d'uscita di 212 km/h.
Nel 2016 saranno realizzati solo 50 esemplari di Hennessey HPE800.
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