Prova su strada: un SUV che alza la ruota in curva ... ma se la guidi in un certo modo quasi quasi torna in mente la “noveundici”...

Dire che la Macan è una “noveundici” rialzata, anziché una baby Cayenne, è un po’ eccessivo. Alcuni lo pensano, un fondo di verità c’è, ma noi preferiremmo non scomodare la 911 e vogliamo restare con i piedi per terra, perché parliamo pur sempre di un Suv con tutti i limiti del caso, dal baricentro alto alla massa elevata.Ma c’è un però. Bisogna riconoscere a Porsche che lo sforzo di avvicinare uno Sport Utility al concetto di sportiva vera, sia con richiami stilistici ma anche con tangibili soluzioni tecniche, non è riuscito affatto male, anzi. Possiamo partire col far notare che la Macan è l’unico Suv che si presenta di serie con pneumatici differenziati tra asse anteriore e posteriore (cioé più larghi dietro), qualsiasi sia il diametro dei cerchi scelti (da 19 a 21”) o la motorizzazione.Poi è impossibile non notare richiami alla 911 nella parte posteriore, dall’andamento dei cristalli e del lunotto ma soprattutto per le spalle estremamente muscolose e per il taglio della fanaleria, con i Led che di notte disegnano un aspetto del tutto simile a quelli di 911 e addirittura di 918 Spyder. Per non parlare dei Led anteriori, con i quattro diodi rotondi che sono l’attuale marchio di fabbrica Porsche adottato persino sulla 919 Hybrid di Le Mans.La Macan, in sostanza, è riuscita a prendere il meglio da due mondi automobilistici così distanti: un dinamismo e un piacere di guida sconosciuti a qualsiasi altro Suv, uniti alla versatilità che soltanto un Suv può offrire. A dispetto di un design molto sportiveggiante, le linee non hanno infatti compromesso abitabilità e capacità di carico, che sostanzialmente sono in linea con quelle della Q5: l’accesso ai posti posteriori, in particolare, non è compromesso dall’andamento del tetto e una volta dentro si gode di spazio più che sufficiente, sebbene non abbondante. I 500 litri di volume del baule (che diventano 1500 con gli schienali giù) bastano e avanzano e in particolare si apprezzano la regolarità del vano e le sue finiture, oltre all’attrezzatura che spazia dai “rail” per separare il carico a vari occhielli di fissaggio.Tutto il necessario per andarsene in vacanza senza lasciare a casa nulla. Se poi la scelta della motorizzazione casca sulla Turbo della nostra prova, spinta dal 3.6 V6 biturbo da 400 cavalli, allora la vacanza diventa interessante, con prestazioni velocistiche che iniziano a impensierire più di una coupé: punta massima di quasi 260 orari e 4”61 per scattare da 0 a 100 orari.Certo, con la Turbo c’è da fare i conti con consumi piuttosto importanti, soprattutto se si calca il piede sull’acceleratore con le percorrenze che calano drasticamente. È per questo, ma non soltanto, che la Macan più venduta in Italia sarà la S Diesel — che guarda caso ha 250 cv (184 kW) anziché i 258 cv (190 kW) degli altri mercati... —, ma la sostanza non cambia tanto, prezzo a parte dove fra Diesel e Turbo ballano oltre ventimila euro (61mila contro 83mila).

Fin qui, per&ograve;, sono buoni tutti. Ci riferiamo ai richiami stilistici o alle varie elucubrazioni commerciali per spacciare una vettura per quella che non &egrave; realmente. L&rsquo;abilit&agrave; di Porsche sta nell&rsquo;essere riuscita a non fermarsi all&rsquo;apparenza, ma a traslare l&rsquo;immagine sportiva in un comportamento stradale che rispecchia, e talvolta supera addirittura, proprio l&rsquo;aspetto esteriore. Per sgombrare il campo dai dubbi, vi spariamo subito un verdetto: la Macan &egrave; l&rsquo;unico Suv al mondo capace di sovrasterzare a ruote fumanti come fosse una qualsiasi altra sportiva a trazione posteriore. E scusate se &egrave; poco.Un dettaglio che non interesser&agrave; di certo la signora in modalit&agrave; shopping &mdash; tranquille, con l&rsquo;elettronica inserita &egrave; incollata al suolo... &mdash;, ma forse potrebbe far contenti tutti quegli appassionati, competenti e dinamici clienti che finora non hanno trovato in un Suv l&rsquo;alternativa vera a una sportiva, almeno in termini di piacere di guida. Il comportamento estremamente dinamico della Macan deriva proprio dalla scelta di Porsche di far assomigliare il pi&ugrave; possibile questo Suv alla 911.Per farlo hanno preso una piattaforma gi&agrave; esistente, la MLB su cui &egrave; nata nel 2008 l&rsquo;Audi Q5, ma l&rsquo;hanno spogliata di tutto ripartendo da zero per quel che riguarda powertrain e sospensioni. Motori dedicati, cambio PDK a 7 marce (di serie su tutte le Macan), assetto sviluppato a Weissach e con possibilit&agrave; di avere le pneumatiche a richiesta, l&rsquo;unica del segmento. Ma soprattutto c&rsquo;&egrave; una trazione integrale estremamente dinamica. Quest&rsquo;ultima l&rsquo;hanno strappata direttamente alle 911 Carrera 4, cio&eacute; la 4x4 con frizione lamellare a gestione elettronica con preponderanza di coppia al retrotreno. Ecco il segreto della sua sportivit&agrave;.

<h2>Il volante &egrave; della 918 Spyder</h2>Lo stile della plancia &egrave; quello del nuovo corso Porsche: importante tunnel centrale, con tutti (troppi?) i tasti di comando e la parte superiore a sviluppo orizzontale. Un design senza tanti fronzoli che trasmette una sensazione di pulizia, ordine e solidit&agrave;. Sempre in tema di stile, notevole il nuovo volante multifunzione, che prende spunto nientemeno che dalla 918 Spyder.<h2>Ha preso il meglio dalle sorelle</h2>Il tunnel centrale &egrave; del tutto simile a quello di Panamera e Cayenne, piuttosto massiccio e importante nell&rsquo;aspetto a differenza di quelli, pi&ugrave; sottili, della gamma sportiva, da Boxster a 911 fino a 918. I tasti sono numerosi ma disposti in maniera razionale: nella parte alta quelli relativi alla climatizzazione, pi&ugrave; in basso i pulsanti per la dinamica di marcia. La Macan sfoggia il tasto off road per impostare tutti i parametri verso una guida fuoristradistica. Sotto, i classici strumenti circolari con contagiri al centro. Il display alla sua destra &egrave; ben visibile e le schermate sono sfogliabili con un tasto al volante. C&rsquo;&egrave; anche il funzionamento in tempo reale della trazione integrale, come sulla Carrera 4.<h2>Meglio investire 378 euro...</h2>I sedili sportivi adattivi offrono molteplici regolazioni, anche quelle per stringere o allargare i fianchetti inferiori e superiori, supporto lombare e allungamento del cuscino per aver maggior sostegno sotto alle cosce. La zona posteriore &egrave; adeguata soltanto per due persone, che hanno spazio a sufficienza per le gambe ma non certo in eccesso; il terzo incomodo, al solito, deve fare i conti con il tunnel centrale prominente. Male per la mancanza delle bocchette d&rsquo;aerazione posteriori, presenti soltanto se si opta per il climatizzatore a 3 zone che oltretutto non costa tantissimo, 378 euro. A destra, il baule garantisce 500 litri di volume, 1500 a schienali abbassati. Il vano si apprezza per la notevole regolarit&agrave; delle forme, nonch&eacute; per la bont&agrave; delle finiture e dell&rsquo;attrezzatura.

"Questo concetto di trazione consente il sovrasterzo di potenza intenzionale, se viene disinserito il PSM, viene premuto il tasto Sport e sull&rsquo;asse posteriore &egrave; installato il differenziale autobloccante trasversale.&rdquo;Leggiamo queste testuali parole, che suonano come un invito a nozze, sulla cartella stampa Porsche. Che tradotte in un semplice concetto significa che la Macan pu&ograve; derapare come fosse una &ldquo;noveundici&rdquo;. Lungi da noi dal consigliare di esibirvi in coreografici sovrasterzi a ruote fumanti nel piazzale di un centro commerciale, il fatto che il Suv di Stoccarda abbia una trazione integrale cos&igrave; dinamica si riflette positivamente in qualsiasi situazione di guida.Perch&eacute; una preponderanza di spinta dietro, come fosse una vera trazione posteriore, aiuta ad uscire con pi&ugrave; fluidit&agrave; dalle curve, libera lo sterzo dal gravoso compito di gestire le forze dell&rsquo;avantreno, rende complessivamente la vettura pi&ugrave; agile e maneggevole; non per ultimo, consente di divertirsi un po&rsquo;, se sussistono le condizioni, come descritto &ldquo;ufficialmente&rdquo; da Porsche. &Egrave; questa la grossa differenza fra la Macan e tutti gli altri Suv in circolazione. Una 4x4 da vera sportiva fusa alla perfezione con telaio, assetto, sterzo ed elettronica di gestione calibrati a meraviglia. Che riescono, tutti assieme, nel miracolo di minimizzare una massa che non &egrave; propriamente da 911, bens&igrave; rientra a pieno titolo fra quelle dei classici Suv: 2021 chili effettivi col pieno, che grazie al cielo si sentono soltanto nel caso si esageri in ingresso curva con il muso che tende ad allargare.Ma con una guida brillante e ben calibrata, la Macan assicura davvero una piacevolezza insolita per questo genere di auto. Concorrono alla riuscita, come accennato, uno sterzo elettromeccanico affinato a meraviglia: &egrave; leggero in manovra, consistente in velocit&agrave; (soprattutto in modalit&agrave; Sport), molto diretto e sensibile anche ai pi&ugrave; piccoli angoli impartiti. Tra parentesi, &egrave; anche bellissimo da impugnare, le leve per azionare il PDK sono a portata di mano (per fortuna Porsche sta abbandonando i tremendi pulsanti al&nbsp;volante) e il suo design ti fa sentire &mdash; quasi &mdash; al volante della 918 Spyder... Ma &egrave; sorprendente anche la taratura d&rsquo;assetto, tant&rsquo;&egrave; che inizialmente credevamo di avere a che fare con le opzionali sospensioni pneumatiche.L&rsquo;assorbimento &egrave; egregio nei confronti di qualsiasi sconnessione, piccola o grande che sia, anche in presenza delle ruote da 21 pollici con spalla bassissima (40 davanti, 35 dietro). Viaggiare con la Macan &egrave; dunque un piacere, grazie a questo assorbimento soft e pure a un&rsquo;insonorizzazione molto curata 69,4 db a 130 orari), disturbata soltanto, alle andature molto elevate, da alcuni fruscii che si creano attorno agli specchi retrovisori. Tornando per un momento all&rsquo;assetto, se il rollio in curva infastidisce basta attivare le modalit&agrave; Sport o Sport Plus affinch&eacute; il PASM &ldquo;muri&rdquo; gli ammortizzatori e inchiodi il telaio all&rsquo;asfalto, minimizzando i movimenti del corpo vettura in ogni direzione. In pi&ugrave;, chi fosse interessato ad avere uno spettro pi&ugrave; ampio d&rsquo;azione, pu&ograve; scegliere di montare le sospensioni pneumatiche (1.513 euro) che consentono di passare da un&rsquo;altezza da terra di 180 mm (in Sport Plus), fino a 230 mm in posizione off road, oltre alla posizione di carico da fermi che scende di 50 mm sotto il livello normale per favorire l&rsquo;accesso a bordo o il carico dei bagagli.Sempre in tema di optional, consigliamo ai clienti pi&ugrave; dinamici di installare il PTV Plus (1.525 euro), ossia il differenziale autobloccante posteriore con sistema Torque Vectoring. In certe situazioni di guida estrema, infatti, &egrave; percepibile il pattinamento della ruota posteriore interna alla curva, fatto che l&rsquo;autobloccante impedirebbe senza contare che con l&rsquo;azione del PTV ci si guadagna anche in velocit&agrave; e precisione di inserimento in curva.Detto delle doti dinamiche della Macan, troviamo che il motore della Turbo sia quello che meglio riesce a sfruttare gli elevati limiti del telaio. Non &egrave; affatto sovradimensionato, con i suoi 400 cavalli, e anzi contribuisce ad esaltare le qualit&agrave; telaistiche della Macan. Il 3.6 V6 biturbo si sposa alla perfezione con la doppia personalit&agrave; del Suv di Stoccarda, perch&eacute; risulta estremamente fluido e pastoso, equilibrato e vellutato nell&rsquo;erogazione come tutti i sei cilindri a V. &Egrave; anche dotato di una considerevole dose di coppia (550 Nm costanti fra i 1350 e i 4500 giri) e quando viene stuzzicato mette in mostra una notevole reattivit&agrave;, voglia di salire di giri e un tono di voce davvero molto gradevole, ottimamente accordato per non essere eccessivamente sgarbato ma nemmeno sotto tono nei confronti delle prestazioni.Molto bene anche il cambio PDK a 7 marce, anch&rsquo;esso capace di offrire due facce ben distinte a seconda della modalit&agrave; di guida scelta. Normalmente offre passaggi morbidi, con una logica che privilegia il risparmio: cerca di inserire il prima possibile i rapporti superiori e in fase di rilascio viene scollegato dal motore per favorire la scorrevolezza. In Sport Plus e in manuale, il PDK sfodera invece quella grinta che ci si aspetta da una Porsche.

Il gruppo VW, quando ha lanciato la sua nuova e rivoluzionaria piattaforma MQB per le compatte a motore trasversale, ne ha parlato in maniera quasi ridondante.Porsche, invece, non ha fatto troppa pubblicit&agrave; alle radici della Macan, limitandosi a dire &mdash; onestamente &mdash; che nasce su una eccellente piattaforma gi&agrave; esistente del Gruppo. &Egrave; quella dell&rsquo;Audi Q5 datata 2008, per inciso, ma a Stoccarda tengono a precisare che oltre i due terzi della componentistica sono stati messi a punto &ldquo;in casa&rdquo;, adattandoli e plasmandoli al nuovo sport utility compatto. Pianale a parte, infatti, tutto il resto &egrave; fatto su misura per la Macan: una scocca che miscela differenti acciai e alluminio, un raffinato comparto sospensivo in alluminio con assale a cinque bracci anteriore e multilink posteriore (volendo con elementi pneumatici a richiesta, una primizia del segmento) e una trazione integrale dichiaratamente sportiva.La vera grossa differenza fra Q5 e Macan, motori a parte, &egrave; proprio la 4x4. Per donare alla Porsche un comportamento dinamico, il Torsen Audi era troppo conservativo nella ripartizione dunque i tecnici di Stoccarda hanno applicato lo stesso principio che adottano le 911: una frizione lamellare a gestione elettronica con preponderanza di spinta verso l&rsquo;asse posteriore. La trazione pu&ograve; essere completata a richiesta con il PTV Plus, il differenziale posteriore autobloccante con sistema Torque Vectoring, mentre per la trasmissione tutte le Macan sono dotate di serie di cambio PDK a doppia frizione a 7 rapporti, con funzione start/stop integrata e &ldquo;veleggio&rdquo; per scollegare il motore dalla trasmissione in rilascio e guadagnare in scorrevolezza.Il motore &egrave; stato sviluppato appositamente per la Macan Turbo. Deriva dal V6 a iniezione diretta biturbo che aveva debuttato sulla Panamera in versione 3 litri. Aumentando l&rsquo;alesaggio da 69 a 83 mm la cilindrata &egrave; salita a 3.6 litri, con potenza di 400 cavalli. Oltre a questo sono da segnalare la lubrificazione a carter secco, la distribuzione variabile Vario- Cam Plus e un management dedicato per il raffreddamento.

Porsche Macan Turbo, come una 911? ....

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