08.09.2014 ( Aggiornata il 08.09.2014 06:24 )
Pur avendo tante tecnologie in comune, il motore della M4 non è derivato dal 6 cilindri 3 litri turbo montato sulle altre BMW. È un progetto dedicato messo a punto dagli ingegneri del reparto M e le uniche caratteristiche comuni sono la sovralimentazione TwinPower Turbo, l’iniezione diretta, il comando valvole variabile Valvetronic e la regolazione continua degli alberi a camme Doppio Vanos, ovviamente tutte tarate specificatamente per questo propulsore.
Gli altri componenti sono invece espressamente pensati per la M4, a partire da un basamento closed deck particolarmente rigido, l’albero motore fucinato per la riduzione delle masse in rotazione, bielle e pistoni specifici, una coppia dell’olio in magnesio con un coperchio supplementare per limitare i movimenti del liquido durante le forti accelerazioni. Concetti strettamente derivati dal motorsport che hanno permesso di incrementare le prestazioni del propulsore. È infatti un biturbo capace di raggiungere 7600 giri di rotazione e la sovralimentazione ha portato benefici soprattutto in termini di coppia, basti pensare che oggi sono disponibili 550 Nm contro i 400 Nm del precente V8 4 litri aspirato.
Per quel che riguarda la trasmissione, da segnalare l’albero in composito CFRP e un nuovo differenziale attivo M, che in pochi secondi può passare dallo 0 al 100% di bloccaggio. Importante anche la riduzione dei pesi, che vedono un dimagrimento di 80 kg rispetto alla precedente M3. Molti di questi sono dovuti al motore più piccolo e leggero, ma anche a parecchie componenti in CFRP (tetto, barra nel vano motore, albero cardanico), in alluminio (bracci sospensioni, parafanghi, cofano) e materiali sintetici (baule).
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