Mercedes V 250 CDI, salotto privé, la prova

Mercedes V 250 CDI, salotto privé, la prova
L’abitacolo è spaziale, ma è anche complesso e faticoso da arredare: il 2.1 diesel sostituisce, alla grande, il precedente V6 3.0

di Lorenzo Facchinetti

30.10.2014 ( Aggiornata il 30.10.2014 10:31 )

Rilevamenti e Tecnica

Nasce a Vitoria, nella regione basca spagnola, in uno dei più grandi e storici stabilimenti Mercedes in Europa, quello che dal 1950 produce veicoli commerciali. La Classe V, infatti, come la precedente generazione (Viano) è realizzata assieme al rispettivo mezzo da lavoro, il Vito (svelato proprio di recente), e ne condivide buona parte della meccanica e il pianale.

Quest’ultimo prevede due misure di passo (3200 e 3430 mm) che generano tre versioni: Compact (4895 mm di lunghezza), Long (5140 mm) ed ExtraLong (5370 mm). L’abitabilità è invariata, cambia soltanto lo spazio riservato ai bagagli. Anche il comparto sospensioni è in comune con il commerciale, ma nel caso della V è comunque previsto uno sviluppo e un trattamento specifico per garantire il confort necessario. Tra l’altro, per ampliare lo spettro di utilizzo, sono disponibili tre tarature d’assetto (dalla più comoda alla più sportiva) ed è presente, come su Classe C, il tasto Agility Control per variare i parametri di risposta motore, cambio, sterzo e ammortizzatori.

Il propulsore di punta è il 4 cilindri di 2.1 litri con sovralimentazione a doppio stadio. La potenza è di 190 cavalli, ma per un lasso di tempo limitato sale a 204 cv con la funzione overboost, che innalza anche la coppia da 440 a 480 Nm. Il cambio è il 7GTronic Plus con convertitore di coppia, l’ultima versione con slittamenti limitati.

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