19.03.2015 ( Aggiornata il 19.03.2015 06:58 )
Della SLS, la GT ha le stesse carreggiate e la larghezza, le medesime sospensioni (specialmente davanti), lo stesso layout meccanico (motore davanti, cambio transaxle a doppia frizione) e lo stesso ricorso esteso all’alluminio (per il 90% della struttura).
Però la lunghezza è calata di una decina di centimetri (- 5 cm di passo), sono sparite le spettacolari portiere ad “ala di gabbiano”, che avevano un fascino inarrivabile ma costavano un sacco di soldi, limitavano l’accessibilità e alzavano il baricentro, e l’andamento meno tormentato della coda e la presenza del portellone hanno raddoppiato la capacità di carico: un aspetto fondamentale se si vuole controbattere la 911 anche sul piano della fruibilità.
Il risparmio di peso non è stato sostanziale, ma la presenza stradale non è diminuita, le prestazioni della versione S sono quasi identiche a quelle della SLS che provammo nel luglio del 2010 e la politica commerciale necessaria ad avvicinarne il listino a quello della Porsche fa si che rispetto alla sorella pensionata, pur nella versione standard, il prezzo d’accesso sia diminuito di quasi un terzo. E considerando quanto sopra, risparmiare 55 mila euro rappresenta una piacevolezza indolore anche per chi può permettersi di acquistare un’auto così senza rubare la pensione alla nonna.
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Mercedes AMG GT S, prova dell'anti 911
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