Abbiamo provato la versione V6 biturbo benzina del primo Suv Maserati, un’antitesi capace di coniugare lo stile del Tridente a una forza imponente

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Inevitabile che la ragione abbia (spesso) il sopravvento quando si deve pianificare la realizzazione di un nuovo modello. Al di là che si tratti di una Maserati o meno. E se il mercato dice Suv, non resta che adeguarsi alla ragione.
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Però nulla vieta che ci sia spazio pure per un po’ di passione. D’altro canto c’è in ballo la reputazione del Tridente modenese che, a prescindere da un baricentro rialzato e da eventuali velleità fuoristradiste, non può trascurare la storia che l’accompagna. E a dire il vero non lo fa. Il fatto di essere più alta di una berlina o di una coupé, non ha limitato i designer Maserati, capaci di riportare lo stile promosso da Quattroporte e Ghibli sull’imponente Levante. Un legame che non ha in alcun modo intaccato la personalità della vettura modenese. Anche se in realtà l’auto viene prodotta nello stabilimento di Mirafiori, a Torino. Logistica a parte, il debutto nel segmento dei Suv di Maserati era atteso da tempo, e non ha deluso le aspettative. Abbiamo però rilevato alcune criticità a livello qualitativo. Nulla di grave, come avrete modo di constatare nelle pagine dedicate.

LA MAESTOSA calandra frontale consente all&rsquo;aria di raffreddare il sei cilindri benzina. Una motorizzazione che fa pi&ugrave; scalpore per il fatto che non sia alimentata a gasolio, stando in ambito nazionale, piuttosto per il potenziale in grado di offrire: 430 cavalli e 580 Nm di coppia motrice. Una motorizzazione che potrebbe far innamorare anche i puristi pi&ugrave; assidui, che solo all&rsquo;idea di un Suv chiudono gli occhi e si tappano le orecchie. Un sound talmente emozionante e coinvolgente da rendere anche uno sport utility vehicle una tipologia di vettura passionale. E poi va detto che l&rsquo;avvento di Levante segni un deciso passo avanti del Tridente sia per ci&ograve; che concerne i sistemi di ausilio alla guida, sia per quello che riguarda l&rsquo;apparato d&rsquo;infotainment.



Men&ugrave; ricco quello proposto dal Levante, che comprende Apple CarPlay e Android Auto. L&rsquo;interazione uomo-macchina richiede un po&rsquo; di apprendistato come in tutte le cose, ma poi il fatto di poter personalizzare la &ldquo;barra&rdquo; del display, trascinando le icone che ci interessano, riporta tutto al mondo degli smartphone...facilitando la pratica. Sebbene la vettura superi la soglia dei 5 metri, lo spazio riservato ai passeggeri posteriori non &egrave; quello di una limousine e anche l&rsquo;accesso alla zona non &egrave; tra i pi&ugrave; agevoli in assoluto. Questione di centimetri, ovvio. Non si discute invece la comodit&agrave;, sottolineata dal fatto che la Levante in prova fosse &ldquo;classificata&rdquo; come Ermenegildo Zegna Edition. Il cui pacchetto, che comprende la selleria in pelle naturale e gli inserti in seta, &egrave; offerto ad un prezzo di 5536 euro.

A BORDO i punti in comune con la produzione Maserati sono evidenti, per&ograve; il piacere &egrave; unico. Siamo lontani dal rigore tedesco, spesso freddo e asettico. E pur considerando il fatto che si tratti di un Suv, la Levante rimane ancora una vettura che ti invoglia a guidare e il fatto di avere sotto il cofano 430 cavalli fuga qualsiasi dubbio sul potenziale dell&rsquo;auto, a prescindere dalle oltre due tonnellate di stazza. Il passaggio dalla strada al fuoristrada &egrave; garantito dalla presenza (di serie) di molle ad aria. L&rsquo;altezza varia da terra su cinque differenti livelli: da -35 mm rispetto alla quota standard di 207 millimetri per la guida sportiva a + 40 millimetri per il fuoristrada; c&rsquo;&egrave; poi una posizione &ldquo;rasoterra&rdquo; per migliorare l&rsquo;accessibilit&agrave; all&rsquo;abitacolo.

Ci piace

Comportamento pi&ugrave; incline a quello di una berlina o di una coup&eacute;...decisamente meglio di un Suv.

Non ci piace

Ci sono diversi dettagli migliorabili. Pur essendo una Maserati, la qualit&agrave; non sempre &egrave; all&rsquo;altezza.

Piacere di guida

Sebbene il peso e il baricentro siano una certezza, &egrave; altrettanto una garanzia il divertimento alla guida. Bisogna sempre maneggiare con cura l&rsquo;oggetto Levante me farci ovviamente le misure. Ma superato l&rsquo;impasse delle dimensioni si fila lisci.

*A causa delle avverse condizioni climatiche nel mese di gennaio non &egrave; stato possibile realizzare il test di handling sulla pista di Balocco.

Indubbio il fatto che si tratti di un Suv cos&igrave; come quello di una Maserati. Un&rsquo;antitesi per molti appassionati, una realt&agrave; con la quale fare i conti. E se alla sportivit&agrave; assoluta ci pensa gi&agrave; la MC Stradale a soddisfare i palati pi&ugrave; raffinati, la nuova Levante potrebbe essere il tender ideale per raggiungerla in pista. Al di l&agrave; della rappresentazione nautica, il Suv del tridente &egrave; tutt&rsquo;altro che &ldquo;legato&rdquo; come spesso accade per questo genere di vetture. Ovvio, bisogna approcciarla nel modo corretto. Perch&eacute; la dote di 430 cavalli, pur essendo pronta all&rsquo;uso, non basta per trascendere i limiti della fisica. E allora meglio essere considerati brillanti piuttosto che degli assidui sportivi. Viaggiare comodi e rapidi &ldquo;s&rsquo;ha da fare&rdquo;, ma sempre avendo a mente quali siano il baricentro e il peso che ci si porta appresso. Per il resto, tra la potenza del V6, il sound allo scarico, e una dinamica di guida tipica di una vettura che debba essere guidata, allora si scopre che il gioco Levante sia pi&ugrave; divertente delle attese.

LA SOLA POSIZIONE di guida palesa che, tra strada e fuoristrada, sia la prima ad avere la meglio. La conformazione che assumono gambe e braccia &egrave; molto attenta ad esaltare i guidatori pi&ugrave; sportivi. Abbastanza distese le prime, quasi a 90&deg; le seconde. Bene l&rsquo;impugnatura del volante, che si affida alle generose palette solidali al piantone per le cambiate. Cambiate che a loro volta possono contare sull&rsquo;efficienza del noto ZF a 8 rapporti. In modalit&agrave; manuale il kick-down &ndash; il sistema che scala una o pi&ugrave; marce una volta premuto a fondo l&rsquo;acceleratore &ndash; agisce solo a partire dalla sesta all&rsquo;ottava marcia, tutto il &ldquo;resto&rdquo; &egrave; nella mani di chi guida. Sebbene le palette siano sufficientemente ampie, in alcune situazioni non sono raggiungibili (ad esempio ruotando il volante di poco meno di 90&deg;). Un&rsquo;eventualit&agrave; tipica di quando si affronta un tornante. A tal proposito, il servocomando idraulico, non &egrave; da considerarsi anacronistico, piuttosto vintage. Se non altro consente un modo di guidare (quasi) privo di filtri, utile nei passaggi pi&ugrave; veloci ed impegnativi. Non sar&agrave; leggerissimo in fase di parcheggio, ma non richiede alcuno sforzo particolare.



ELEMENTO fondamentale della Levante, &egrave; ovviamente la trazione integrale, che si affida ad un differenziale di tipo haldex per il passaggio di coppia tra avantreno e retrotreno, affidandosi poi ad un differenziale autobloccante per l&rsquo;asse posteriore. Un pacchetto che la esalta tra le curve, che punta sul posteriore per elidere il potenziale sottosterzo, vera minaccia di una vettura cos&igrave; pesante. Tenendo presente che la dinamica di guida si sviluppa pure attraverso la presenza delle molle ad aria e degli ammortizzatori a controllo elettronico Skyhook. Un binomio che sull&rsquo;asse anteriore &egrave; ben rappresentato da un&rsquo;architettura delle sospensioni a doppio braccio oscillante e sul posteriore da un multilink a cinque bracci. Tutto questo per rimarcare che la Levante sia ben consapevole del fatto suo una volta in strada. Il segreto &egrave; giocare d&rsquo;anticipo, senza forzare troppo la mano, mantenendo si il passo svelto, ma senza farsi prendere da manie di grandezza, altrimenti l&rsquo;avantreno potrebbe mandarvi qualche segnale di scarso rendimento.

DELLE QUATTRO modalit&agrave; di guida disponibili, Normal, I.C.E., Sport e Off-Road, &egrave; la seconda quella pi&ugrave; tesa al risparmio. Anche se, in un frangente come questo, lascia il tempo che trova. A diversificarle l&rsquo;una dalle altre, sono l&rsquo;altezza da terra e la risposta del complesso motore e trasmissione. E ovviamente la sonorit&agrave; dello scarico. Se siete degli amanti della buona musica, le note migliori le realizzerete a gas parzializzato tra i 3000 e i 4000 giri/min, quando gli acuti metallici si uniranno ai toni pi&ugrave; bassi e corposi. Il V6 non ha alcuna remora nei confronti della massa di Levante. I tempi sono stretti sia in accelerazione sia per raggiungere velocit&agrave; decisamente al di sopra dei limiti concessi nel nostro Paese. La presenza della doppia sovralimentazione consente un linearit&agrave; di funzionamento pressoch&eacute; constante. La forza non gli manca e anche puntando ai regimi pi&ugrave; bassi, non si avvertono vibrazioni fastidiose. E si vi state domandano quanto assetato sia...&egrave; ovvio, la Maserati Levante S non fa per voi. Perch&eacute; quando il consumo medio rilevato si attesta intorno agli 8,437 km/ litro e in citt&agrave; non si raggiunge la soglia dei 6 km/litro, pare ovvio sin da subito che si dovr&agrave; ricorrere con frequenza ai servizi del benzinaio, nonostante gli 80 litri di serbatoio.

Se non fosse per il basamento di origine americana, si potrebbe dire che il V6 di Maserati Levante &egrave; al 100% italiano. &ldquo;Italiano&rdquo; dal punto di vista progettuale, perch&eacute; la componentistica &egrave; noto sia un crocevia di fornitori. Piccola parentesi per parlare di un 3 litri biturbo gi&agrave; noto alle cronache motoristiche, rimaneggiato ancora una volta per far fronte alle necessit&agrave; di una vettura come Levante, sensibilmente differente da Ghibli. Con la quale condivide il pianale, anche questo modificato per l&rsquo;occasione. I cambiamenti pi&ugrave; rilevanti hanno toccato la sezione d&rsquo;aspirazione cos&igrave; come parte dell&rsquo;elettronica. Rispetto a Ghibli e Quattroporte la potenza del V6 Maserati &egrave; passata da 410 a 430 cavalli. Mentre la coppia motrice da 550 Nm a 580 Nm.

Motore Anteriore longitudinale, 6 cilindri a V di 60&deg;; alesaggio x corsa 86,5x84,5 mm; cilindrata 2979 cm3; rapporto di compressione 9,7:1; potenza max 430 cv (316 kW) a 5750 giri; coppia max 59,1 kgm (580 Nm) a 4500-5000 giri; basamento e testate in lega leggera; distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro; doppio variatore di fase continuo; alimentazione a iniezione diretta della benzina; sovralimentazione mediante due turbocompressori con intercooler.

Trasmissione Trazione integrale Q4 con differenziale autobloccante posteriore; cambio automatico a 8 rapporti; controllo di trazione e stabilit&agrave;.

Autotelaio Sospensioni anteriori a ruote indipendenti a quadrilatero con doppio braccio oscillante, molle ad aria regolabili, ammortizzatori Skyhook; barra stabilizzatrice; sospensioni posteriori a ruote indipendenti multilink a cinque bracci, molle ad aria regolabili, ammortizzatori Skyhook; sterzo a cremagliera con servoassistenza idraulica; impianto frenante a doppio circuito idraulico con servofreno e ABS; freni anteriori e posteriori a disco autoventilanti e forati; cerchi in lega anteriori 9,5J x 19&rdquo;, posteriori 10,5J x 19&rdquo;; pneumatici anteriori 265/50 ZR19, pneumatici posteriori 295/45 ZR19.

Dimensioni e peso Lunghezza 5003 mm; larghezza 1968 mm; altezza 1679 mm; passo 3004; carreggiata anteriore 1624 mm; carreggiata posteriore 1676 mm; peso a vuoto 2019 kg; capacit&agrave; serbatoio 80 litri; capacit&agrave; bagagliaio 580 litri;

La nostra vettura era equipaggiata con i seguenti optional tecnici: cerchi in lega da 20&rdquo;, pneumatici Continental ant. 265/45 R20 post 295/40 R20.

Posto di guida

Plancia

Abitabilità

Bagagliaio

Visibilità

Climatizzazione

Qualità

Hi-Tech

Dotazione

Prezzo

Motore

Accelerazione

Ripresa

Velocità

Consumo

Cambio

Sterzo

Frenata

Tenuta di strada

Stabilità

Confort

Maserati Levante S, elegante ma cattiva: la prova

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