        L'8 marzo &egrave; sempre una giornata di riflessione, soprattutto riguardo il progresso che &egrave; stato fatto sulla parit&agrave; di genere, e che si lega dunque al concetto stesso di donna, spesso al margine in una societ&agrave; ancora prettamente patriarcale. Eppure, come ci ricorda anche il cinema che oggi fa tornare in sala C'&egrave; ancora domani, questo deve essere anche un momento in cui le donne devono ricordarsi che sono libere: di pensare, di scegliere... e anche di divertirsi! E allora ecco che arriva un'iniziativa molto interessante per celebrare l'8 marzo, che &egrave; anche un po' simbolo di libert&agrave;: un'avventura spensierata on the road fra amiche a bordo di un'auto d'epoca. In viaggio con le amiche Un regalo dedicato a tutte le drivers che amano le quattro ruote, e che potranno scegliere fra una Porsche, una Morgan, un'Alfa Duetto spider, Triumph Spitfire e tanti altri modelli vintage. L'idea, poi realizzata, &egrave; di Slow Drive, azienda specializzata nel noleggio d&rsquo;auto d&rsquo;epoca senza conducente. In fondo, il rapporto fra le donne e le auto risale alle origini delle auto stesse, ed &egrave; un legame che si &egrave; via via consolidato. Slow Drive ha pensato alle donne progettando una fuga dal quotidiano, da vivere senza fretta ma ricca di emozioni, proponendo un pacchetto da regalare (e regalarsi con le amiche) per chi desidera immergersi in atmosfere suggestive, come il Lago di Garda, Brescia e Verona, la Toscana con Firenze, Pisa, Pistoia, Lucca, Livorno e Siena o ancora il Lago di Como, Padova e Savona. Per organizzare il viaggio basta scegliere l'auto dei sogni su www.classiccartour.eu e si ricever&agrave; un elegante cofanetto, che sar&agrave; anche il ricordo di un&rsquo;esperienza speciale, contenente il buono per l&rsquo;auto d&rsquo;epoca, i guanti da guida in rete per la pilota, gli occhiali da sole vintage per la navigatrice, la scheda descrittiva del veicolo, le mappe e gli itinerari. Si potr&agrave; partire dalla sede bresciana di Padenghe sul Garda o da quella a pochi km da Firenze. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

L'iniziativa &egrave; di Slow Drive, azienda specializzata nel noleggio di vetture storiche senza conducente. Scopriamo di cosa si tratta

8 marzo: un avventuroso road trip in rosa a bordo di un'auto d'epoca

        Capita sempre pi&ugrave; spesso di imbattersi in ritrovamenti di auto abbandonate, spesso dimenticate in garage o vecchi fienili (da qui il termine inglese "barn find"). In questo caso, si tratta di un concessionario italiano, abbandonato alla fine degli anni '90: un luogo in cui il tempo sembra quasi essersi fermato, con apparecchiature dell'epoca e un calendario fermo al 1999. Nella rimessa, numerose vetture di vari marchi - soprattutto Fiat - testimoniano differenti epoche dell'automobilismo: dalla Fiat 500 alla 128 Rallye, dalla mitica Alfetta alla Tipo Cabrio, scopriamo insieme questo angolo dimenticato. L'incredibile scoperta Il video, pubblicato su YouTube dall'utente Urbex in Music, &egrave; un vero e proprio viaggio all'interno della concessionaria italiana abbandonata (la location &egrave; ignota). L'ultimo calendario appeso alla parete segna un mese del 1999, ed &egrave; proprio l'assenza di qualsiasi modello automobilistico oltre quell'anno a suggerirci il momento in cui questo luogo ha cessato ogni tipo di attivit&agrave;.  Il telefono a disco, lasciato a terra assieme ad alcuni vecchi computer (sicuramente parte delle apparecchiature utilizzate dai dipendenti), oltre al poster della Fiat Tipo vincitrice del Car of The Year 1989, &egrave; un'altra testimonianza dei gloriosi anni Novanta. Ma &egrave; andando avanti che si scopre il vero "tesoro nascosto": nella rimessa, ormai dominata da polvere e erbacce, giacciono decine di auto di decenni differenti. Dall'Alfetta alla Campagnola, dalla Renault 5 alla Fiat 500  Tra le scoperte pi&ugrave; affascinanti, oltre a un Camper Ducato X2/30, testimone delle vacanze in libert&agrave; degli anni '90, campeggiano la versione Cabrio della Fiat Punto, una 500 L, una Seicento Sporting in tinta gialla e la mitica Fiat 128 Rally. Il viaggio nel tempo prosegue con l'incontro con una Alfa Romeo 75 Twin Spark e l'Alfetta "Scudo largo", icona degli anni '70. Tra le vetture pi&ugrave; vecchie si distinguono, anche se in pessime condizioni, due Land Rover e una Lancia Beta Coup&eacute; prima serie. Presenti anche alcune francesi, con alcuni esemplari della Renault 5 e 4, mentre Nissan Patrol e la mitica Campagnola rievocano le avventure fuoristradistiche italiane. In chiusura, non pu&ograve; passare inosservato un furgoncino Volkswagen: il Transporter T2, testimone dell'era hippie e dei viaggi senza meta.&nbsp;        

Ferma al 1999, la struttura &egrave; una testimonianza degli anni '90 e non solo all'interno auto come Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Land Rover e Renault

Il concessionario italiano abbandonato pieno di vetture classiche

        Auto elettriche, tecnologia, sistemi di guida e sicurezza sempre pi&ugrave; avanzati. S&igrave;. Il futuro delle auto porta a questo. Ma in Italia siamo amanti del gusto r&eacute;tro e non sappiamo resistere al fascino delle auto d&rsquo;epoca. Per questo motivo non stupisce che la percentuale di italiani appassionati sia sempre molto alta, e in crescita: secondo una ricerca di Centro Studi di AutoScout24 siamo al 54%, con nove italiani su dieci attratti da queste vetture. Ma quali sono le auto d&rsquo;epoca pi&ugrave; cercate? I modelli pi&ugrave; cercati Analizzando le richieste sul portale di AutoScout24, in l&rsquo;Italia la vettura pi&ugrave; cercata &egrave; la Fiat 500, seguita dal Volkswagen Maggiolino e dalla Lancia Fulvia. Fuori dal podio ma nella top 5 l&rsquo;Alfa Romeo Giulia, da sempre una delle vetture pi&ugrave; ambite dai collezionisti. Alfa Romeo Giulia che, per il 46% degli italiani over 45, risulta l&rsquo;auto d&rsquo;epoca per eccellenza, seguita dalla GT (42%) e la Lancia Fulvia (30%). Se ci rivolgiamo per&ograve; alla popolazione pi&ugrave; giovane, ecco che la Lancia Delta sale al primo posto in classifica, con 5 italiani su 10 che la dichiarano l&rsquo;auto youngtimer per eccellenza. La seguono Fiat 500 e Porsche 911 a pari merito con il 41% per i giovani. Diamo uno sguardo anche all&rsquo;Europa dove, sempre sulla base delle richieste sul portale di AutoScout24, &egrave; la Porsche 911 il modello pi&ugrave; ricercato, ma Mercedes-Benz &egrave; al primo posto come brand. Il settore delle auto d&rsquo;epoca L&rsquo;analisi di AutoScout24 porta a fare delle riflessioni sul settore delle auto d&rsquo;epoca. Queste vetture, infatti, presentano un reale interesse storico e collezionistico che in Italia interessa ben 4,3 milioni di veicoli. A dirlo &egrave; il 1&deg; Rapporto sul mondo delle auto storiche presentato da ACI nel 2023. Si parla di 388mila auto comprese tra 20 e 29 anni, di cui la &ldquo;Lista di Salvaguardia&rdquo; ACI ne riconosce un valore per qualit&agrave;, specifiche tecniche o design. A queste si sommano i 3,9 milioni di auto &ldquo;over 30&rdquo;,&nbsp;auto che la normativa considera, automaticamente, auto storiche. Nonostante le molte limitazioni al circolo e al possesso di questo genere di veicoli (dalle regolamentazioni ambientali alla difficolt&agrave; di trovare pezzi di ricambio) le auto d&rsquo;epoca stanno tornando in voga con un interesse sempre crescente degli italiani, che non si limita solo all&rsquo;attenzione per fiere e mostre, ma che arriva all&rsquo;investimento per l&rsquo;acquisto o alla volont&agrave; di restaurarle. Auto e Moto d'Epoca, quattro percorsi per visitare al meglio il Salone       

Una ricerca svela le preferenze di collezionisti e non solo, con uno sguardo ai modelli pi&ugrave; richiesti anche in Europa

Porsche, Fiat e Alfa Romeo: quali sono le auto d'epoca più cercate in Italia

        Ogni appassionato di auto sogna di imbattersi in un "barn find", ovvero un ritrovamento di vetture (spesso rare e sportive) dimenticate per anni all'interno di un fienile o capannone industriale. Di solito, tali scoperte richiedono grandi operazioni di recupero e restauro; non &egrave; il caso del recente barn find in Alabama: nella tranquilla periferia di Birmingham, infatti, il CEO di GiveMeTheVIN.com (noto portale di compravendita auto americano) John Clay Wolfe ha svelato una scoperta a dir poco sorprendente: una collezione di 23 vetture d'epoca, ognuna in perfette condizioni estetiche e meccaniche. Le auto, nascoste per anni e conservate nel tempo, vantano chilometraggi incredibilmente bassi: un paio di Chevrolet Corvette, datate 1988 e 1990, hanno percorso 40 km, mentre il contachilometri di una Chevrolet 454 SS ne segna appena 30! Non il tipico fienile: oltre 20 auto in perfette condizioni  Il termine "barn find" potrebbe evocare immagini di vecchi garage sporchi e arrugginiti, con finestre rotte e porte cigolanti. Tuttavia, il video del ritrovamento (caricato, come dicevamo, da GiveMeTheVIN) mostra una situazione totalmente diversa. Il deposito, pi&ugrave; un garage che un fienile tradizionale, appare piuttosto pulito e ha un pavimento in cemento: ci&ograve; suggerisce che queste auto non sono state semplicemente dimenticate, ma ben custodite. Mentre alcune auto portano i segni del tempo, con esterni polverosi e pneumatici sgonfi, nessuna mostra segni di ruggine o degrado significativi. Tra le molte gemme di questa collezione figurano Cadillac, Pontiac, svariate Chevrolet Corvette (tra cui 35th Anniversary Edition e ZR1), una Ford Mustang Convertible e una Porsche Carrera 4S con cambio manuale con meno di 1000 chilometri percorsi. La storia del garage  Ma a chi appartenevano queste vetture in condizioni strepitose? L'uomo dietro la collezione unica nel suo genere era un collezionista di nome Earl Trammel: ex carrozziere di Birmingham, Alabama, pare avesse accumulato le auto sia per passione che per investimento. Scomparso nel 2022, il garage &egrave; stato ereditato dall'ex moglie che ha deciso di mettere in vendita gli esemplari. Questi sono stati acquistati senza esitazione da John Clay Wolfe di GiveMeTheVIN, che ha riconosciuto rarit&agrave; e rilevanza della collezione: "&Egrave; un ritrovamento unico nel suo genere - ha dichiarato l'imprenditore americano, forte di 50.000 veicoli venduti ogni anno - La variet&agrave; della collezione - dalla nuovissima ZR1 all'edizione limitata della Corvette del 35&deg; Anniversario con gli interni ancora avvolti dalla plastica - far&agrave; letteralmente impazzire gli appassionati e i collezionisti". La rivendita &egrave; prevista per la primavera del 2024.&nbsp;       

Oltre 20 vetture in condizioni strepitose, tra Chevrolet Corvette, Ford e Porsche, sono state ritrovate in un garage: alcune hanno meno di 40 km

La straordinaria collezione di auto abbandonate in Alabama

        Avere nel proprio garage una serie di auto d'epoca, sfavillanti e piene di anni di gloria, &egrave; un desiderio di molti collezionisti. Non &egrave; raro che, soprattutto negli Stati Uniti, alcuni si siano imbattuti in fienili fatiscenti che per&ograve; al loro interno custodivano un &ldquo;carico&rdquo; molto prezioso. La storia di oggi &egrave; un'altra che si va a sommare a quei tanti racconti di ritrovate auto storiche in garage oramai in disuso, che hanno reso felici i fortunati scopritori. In questo caso parliamo di tantissime Corvette ma non solo, vetture appartenenti a un uomo d'affari dell'Alabama, Earl Trammel, scomparso lo scorso anno. La cosa incredibile &egrave; che questi veicoli, ben 23, sono quasi del tutto nuovi!  Le auto Fra le Corvette che sono saltate pi&ugrave; all'occhio ci sono la ZR-1 del 1990 ancora coperta dalla plastica protettiva, e poi 35th Anniversary del 1988 con neanche 40 km, una Stingray del 1979 con 65 km. Per chi invece non ama le Corvette, ci sono altri modelli pronti a soddisfare i propri sogni: parliamo di una Chevrolet 454 SS del 1990, una Ford F-150 SVT Lightning del 1999 con 74 km e una Chevrolet C10 del 1966. Ma non &egrave; finita qui, perch&eacute; ci sono anche le classiche: una Ford Mustang Convertible del 1965, una Chevrolet Camaro SS 396 del 1968, una Mustang SVT Cobra del 2003 e una Pontiac Firebird Trans AM WS6 del 2001. E continuiamo con una Camaro SS del 2010 e una Lincoln Continental Mk IV del 1973. Essendo quasi intatte e poco utilizzate, questa collezione varr&agrave; davvero tantissimo. Chiss&agrave; se verranno messe all'asta e finiranno nel garage di qualche fortunato collezionista. Auto storiche in versione taxi per i 10 anni del PPA       

Corvette, Ford, Chevrolet... appartenevano a un uomo d'affari dell'Alabama, Earl Trammel

Collezione da urlo: ritrovate 23 auto d'epoca (nuove) in un garage

Sono state scoperte in una sorta di enorme garage delle auto d'epoca quasi del tutto nuove, appartenenti a Earl Trammel, un uomo d'affari dell'Alabama, scomparso proprio l'anno scorso.

Auto d'epoca scomparse: ritrovato il garage dell'Alabama

&Egrave; stato ufficialmente approvato il cosiddetto Decreto targhe storiche emanato lo scorso agosto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la &quot;facolt&agrave; di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico&quot;.  Il decreto &egrave; gi&agrave; entrato in vigore, e sar&agrave; applicabile a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta. Da quel momento sar&agrave; quindi possibile dotare il proprio veicolo di interesse storico e collezionistico (individuato mediante il Certificato di Rilevanza Storica come da art. 60 del Codice della Strada) della targa apposita, una norma che soddisfa pienamente ASI, che perseguiva da tempo tale obiettivo.  ASI certifica non solo le auto, anche le navi: l&#39;Amerigo Vespucci  Targa storica: come fare richiesta e quanto costa  Il proprietario del veicolo dovr&agrave; presentare richiesta presso uno STA (Sportello Telematico dell&#39;Automobilista) o un Ufficio della Motorizzazione Civile. Le istanze posso essere avanzate per i veicoli di interesse storico e collezionistico dotati di Certificato di Rilevanza Storica radiati d&#39;ufficio o per esportazione, per quelli reimmatricolati e per quelli di origine sconosciuta. Per il rilascio delle targhe storiche bisogner&agrave; pagare 549 euro per le auto e 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole.  Cerchi un&#39;auto d&#39;epoca? Sfoglia gli annunci di Auto 

I proprietari di veicoli di interesse storico e collezionistico potranno finalmente fare richiesta: ecco come

Auto d&#39;epoca, &egrave; ufficiale il decreto Targhe Storiche

        Non &egrave; insolito, per le campagne statunitensi e &ndash; in questo caso &ndash; canadesi, imbattersi in fortuiti ritrovamenti nei fienili o capannoni abbandonati, ereditati dai defunti parenti. Tra propriet&agrave; interminabili e diversi stabilimenti dedicati alle attivit&agrave; rurali, le famiglie americane spesso possono avere la fortuna di ritrovare antichi veicoli, magari anche preziosi o altri accessori dimenticati da decine di anni. Il caso del contadino e collezionista canadese per&ograve;, esula da questa casistica perch&eacute; si tratta di una vera e propria collezione di oltre 230 veicoli classici, in discreto stato di conservazione. Andre Moizard, il contadino collezionista  Andre Moizard, nato in Francia da una famiglia di agricoltori, si trasfer&igrave;&nbsp;in Alberta, Canada, verso la met&agrave; degli anni &rsquo;80 e crebbe con la passione dei motori, ereditata dal padre. Il sogno fin da adolescente fu di poter possedere una vettura, comprandola con i propri risparmi e mantenendola secondo le proprie possibilit&agrave;, prendendosene cura come se fosse un membro della famiglia. Questo l&rsquo;insegnamento del padre che, ovviamente, sfoci&ograve; in una vera e propria ossessione per le quattro ruote. L&rsquo;allora ragazzo, lavor&ograve; duramente nei campi, maturando esperienza e abilit&agrave; tali da potersi comprare una umile Citroen 2CV, conoscendone le caratteristiche tecniche, smontandola e ricostruendola da capo. La piccola francese lo segu&igrave; nel suo viaggio in Canada, alla ricerca di maggiori possibilit&agrave; imprenditoriali e maggior successo che, ovviamente, non tard&ograve; ad arrivare. Fu impegnato nella gestione economica e strategica di molteplici attivit&agrave; agricole, diventando un punto di riferimento per tutti i contadini della regione. Questo lo port&ograve; ad accrescere la propria collezione di veicoli, togliendosi dapprima alcuni sfizi legati ad altre vetture, pi&ugrave; ricercate e prestigiose della piccola Citroen. Tante Jeep e Cadillac all'asta  Giunto nel nuovo Continente si innamor&ograve; fin da subito delle linee e della meccanica delle auto americane, iniziando ad acquistare diverse Cadillac e Jeep. Cre&ograve; una fitta rete di contatti in tutto in Nord America, diventando cos&igrave; noto per voler acquistare auto americane di seconda mano e in ottimo stato. Una volta avviata e automatizzata la gestione delle attivit&agrave; agricole, pot&eacute; dedicarsi alla ricerca delle auto pi&ugrave; amate, viaggiando dal Quebec fino a Seattle, per scovare le migliori disponibili. Andre si muoveva con una Dodge 6x6 con la quale trainava su un carrello i nuovi veicoli acquistati, parcheggiandoli poi in un gigantesco magazzino nei presso della sua propriet&agrave; in Alberta. Collezionava auto per passione, per gusto personale, per compiacere i familiari e per scattare foto iconiche. Tanti anche i maggiolini di sua propriet&agrave;, dato l&rsquo;amore della figlia per il celebre film &ldquo;The Love Bug&rdquo; (Un maggiolino tutto matto nella traduzione italiana) , oppure una bellissima Pontiac Parisienne, in onore della moglie francese. Stando alle dichiarazioni dei nipoti, nessuno della famiglia era a conoscenza delle dimensioni della collezione. Si pensava ammontasse a circa 50 o 60 veicoli, ma quanto Andre mor&igrave;, qualche settimana fa, fu quasi scioccante scoprire la reale grandezza del &ldquo;salone&rdquo;. L&rsquo;asta &egrave; ora gestita da una nota compagnia canadese, con l&rsquo;obiettivo di assicurare pi&ugrave; liquidit&agrave; possibile alla famiglia, oltre che ridare nuova vita a cos&igrave; tanti e preziosi veicoli, conservati in ottimo stato e dal valore non facilmente quantificabile.  La straordinaria collezione vista dall'alto. Photo credits: silodrome.com       

La sorprendente collezione di Andre Moizard, contadino di Alberta (Canada), vanta oltre 230 auto classiche: andranno tutte all'asta

Canada, incredibile "barn find": oltre 230 auto d'epoca!

Electrogenic, azienda con sede a Oxford nel Regno Unito, converte i veicoli con la tecnologia EV “drop-in”. Quali sono i modelli per i quali verrà offerta la tecnologia di conversione? Land Rover Defender, Jaguar E-Type, Porsche 911 classica e Triumph Stag.  

Auto d'epoca diventano elettriche con i kit drop-in

        Il motorsport anni '50 rivive a distanza di 70 anni con Jaguar. La divisione Classic della Casa inglese ha infatti presentato due esclusive C-Type Continuation per celebrare i risultati raggiunti dalla vettura nelle competizioni nel 1953. Ciascuna delle due "70-Edition" presenta specifiche distintive e sar&agrave; costruita presso lo stabilimento Jaguar Classic Works di Coventry.  Jaguar C-Type: campionessa delle corse L'omaggio &egrave; alle C-Type, equipaggiate con i pionieristici - per l'epoca - freni a disco, che avevano dominato la 24 Ore di Le Mans del 1953, e non solo la corsa francese. Quell'anno sul circuito della Sarthe parteciparono quattro vetture Jaguar che si classificarono al 1&deg;, 2&deg;, 4&deg; e 9&deg; posto. La coppia di piloti vincente formata da Tony Rolt e Duncan Hamilton percorse oltre 4.000 km alla velocit&agrave; media di 170 km/h, diventando cos&igrave; i primi vincitori a conquistare il titolo con una velocit&agrave; media superiore ai 160 orari. Esclusive e rifinite, sportivit&agrave; e raffinatezza Le due "nuove" Jaguar C-Type Continuation "70-Edition" sono stata personalizzate in modo esclusivo con colori e finiture dell'epoca, badge smaltati d'argento fatti a mano, cuciture e ricami "70-Edition" e tondi verniciati con il numero di gara 70. La prima di queste edizioni &egrave; rifinita in Verbier Silver con interni in pelle Cranberry Red. Questa combinazione di colori e finiture &egrave; esclusiva per questo modello. La seconda "70-Edition" &egrave; piuttosto un omaggio diretto alla vittoriosa auto di Rolt e Hamilton del 1953, la C-Type XKC051, ed &egrave; rifinita nei colori del Works Team, il classico British Racing Green con pelle Suede Green. Il logo "70-Edition" si ispira allo stile della C-Type, originariamente concepito dal designer Jaguar Malcolm Sayer, autore anche del design di D-Type ed E-Type.Ogni "70-Edition" &egrave; corredata da un alloggiamento per le chiavi e da una placca sul cruscotto realizzati su misura da Deakin &amp; Francis, che vanta oltre 230 anni di tradizione come gioiellieri pi&ugrave; antichi d'Inghilterra, che hanno ricavato la placca del cruscotto proprio da un serbatoio della C-Type del 1953. 3.000 ore di lavoro secondo i metodi dell'epoca A dare maggior prestigio ai modelli &egrave; il fatto che sono stati realizzati a mano per oltre 3.000 ore di lavoro secondo le specifiche delle C-Type dell'epoca, ovvero con stessi metodi e tecniche di costruzione dei primi anni Cinquanta. Sotto la carrozzeria in alluminio c'&egrave; un motore a sei cilindri in linea da 3,4 litri, che ha richiesto nove mesi di lavoro per essere costruito, con carburatori Weber tripli rinnovati, in grado di erogare 220 cv.L'attenzione scrupolosa per i dettagli si nota da un altro particolare: le foto del serbatoio del liquido dei freni hanno mostrato che le auto originali presentavano delle staffe, senza dubbio progettate per essere applicate a un altro veicolo, ma che nella C-Type non servivano a nulla. Per maggior autenticit&agrave;, le C-Type Continuation conservano questa anomalia. Nel listino dell'usato di Auto, tante Jaguar da non perdere a portata di click       

Il design e la meccanica delle vetture che hanno gareggiato tra il 1951 e il 1953 rivivono oggi con due modelli esclusivi costruiti secondo le tecniche dell'epoca e in maniera iper-dettagliata

Jaguar, C-Type Continuation festeggia 70 anni dalla vittoria di Le Mans

Il design e la meccanica delle C-Type britanniche che hanno gareggiato tra il 1951 e il 1953, vincendo anche a Le Mans, rivivono oggi con due modelli esclusivi costruiti secondo le tecniche dell'epoca e in maniera iper-dettagliata. Il motore è un sei cilindri 3.4 da 220 cavalli

Jaguar C-Type Continuation "70-Edition"

        Le auto d'epoca, si sa, hanno un valore inestimabile. Sono pezzi di storia, elementi di un design antiquato ma dal fascino immortale. Questi pezzi da collezione, bramati dagli appassionati d'auto, sono ci&ograve; che di pi&ugrave; prezioso si possa avere e &ndash; per la storia di oggi &ndash; scoprire. Bisogna attraversare l'oceano per parlare di una BMW 507, di cui sono stati prodotti soli 252 esemplari, trovata dopo ben 43 lunghi anni. La 507 &egrave; stata rinvenuta in un garage di Filadelfia, negli States. Un gioiello conservato nel tempo che &egrave; stato venduto all'asta di Bonhams per la stratosferica cifra di circa 2,3 milioni di euro. C'&egrave; anche da precisare che questo modello auto &egrave; stato molto voluto &ndash; e guidato &ndash; da personaggi di un certo calibro quali Alain Delon, Elvis Presley e il Principe Ranieri di Monaco.  Il valore della BMW 507 Eric Minoff, Senir Specialist di Bonhams US Collector Cars, si &egrave; cos&igrave; espresso: &ldquo;Quest'auto &egrave; stata una scoperta da sogno. &Egrave; davvero incredibile che un'auto sportiva cos&igrave; importante possa essere rimasta nascosta in un capannone per oltre 40 anni, senza essere vista. &Egrave; un vero tesoro nascosto e ha offerto al suo nuovo proprietario una grande opportunit&agrave;.&rdquo; La 507 &egrave; stata realizzata da Albrecht Graf Goertz e quella venduta all'asta ha avuto, in tutta la sua vita, un solo proprietario. La sua rifinitura era stata, inizialmente, in Silber blau ossia in blu argento, e vantava degli interi in pelle del medesimo colore. &Egrave; cos&igrave; che fu data al suo primo e unico (fino ad ora) proprietario, Lester Stebbins, un'americano che viveva in Venezuela. Dopodich&eacute; la 507 approd&ograve; nella collezione privata di qualcun altro dove fu dimenticata per tutti questi anni. Ora, finalmente, la BMW pu&ograve; tornare ad avere un proprietario che se ne prender&agrave; cura. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci       

La BMW 507 &egrave; rimasta in un garage di Filadelfia per decenni prima di essere scoperta e messa all'asta di Bonhams. Nella sua vita ebbe un solo proprietario

L'auto abbandonata che vale un tesoro da 2,3 milioni di euro

In un garage a Filadelfia negli Stati Uniti è stata ritrovata una rara BMW 507, di cui furono prodotti soltanto 252 esemplari. L'auto è stata venduta all'asta di Bonhams per circa 2,3 milioni di euro. Questo modello d'auto fu guidato anche da Alain Delon, Elvis Presley e il Principe Ranieri di Monaco. 

La BMW 507 venduta all'asta per più di 2 milioni di euro

        &Egrave; stata guidata da Rita Rampinelli, Heinz Schiller e da Jo Siffert. Poi &egrave; rimasta chiusa per buona parte della sua vita in un fienile, nella campagna Svizzera. Stiamo parlando di una Porsche 550 Spyder del 1956 che &egrave; stata recentemente ritrovata, destando non poco scalpore considerata la sua rarit&agrave;: ne sono infatti stati prodotti appena 90 esemplari e in questi ultimi anni i valori sono schizzati alle stelle, come una 550A del 1958 che &egrave; stata venduta per 5,17 milioni di dollari (quasi 4,95 milioni di euro).  Le 10 Porsche usate da non lasciarsi scappare Auto da competizione La Porsche 550 Spyder (il cui nome &egrave; tristemente legato a James Dean, essendo questo il modello che l&rsquo;attore guidava durante l&rsquo;incidente in cui perse la vita) &egrave; a motore centrale, il flat-four Porsche Carrera da 1.498 cc e 110 CV, ed &egrave; stata progettata con un assetto piuttosto basso, privilegiandone gli aspetti aerodinamici. Ha anche collezionato molte vittorie nelle classi da corsa da 1,1 e 1,5 litri, dalla 24 Ore di Le Mans alla Carrera Panamericana, vincendo anche la Corsa dell'Eifel del Nurburgring, la Targa Florio e altre competizioni. La Porsche ritrovata &egrave; nata come un 550 di serie, ma nel corso degli anni ha sub&igrave;to alcune modifiche, come un nuovo motore aggiornato e una carrozzeria RS60, tutto per renderla pi&ugrave; competitiva nelle corse. All&rsquo;asta il 3 settembre 2022 Non &egrave; assolutamente chiaro il perch&eacute; questa rara e affascinante vettura si trovasse all&rsquo;interno di un fienile in Svizzera, dove &egrave; rimasta davvero per troppo tempo, pi&ugrave; di 35 anni. Il 3 settembre 2022, per&ograve;, i collezionisti avranno una ghiotta occasione: &egrave; questa la data scelta da Gooding &amp; Company per mettere all&rsquo;asta l&rsquo;auto, in occasione del Concorso d'Eleganza di Hampton Court Palace. Cerchi un'auto usata? Guarda qui       

La bellissima auto d&rsquo;epoca, sogno di tutti i collezionisti, sar&agrave; battuta all&rsquo;asta il 3 settembre 2022

Porsche 550 Spyder del 1956: il ritrovamento in un fienile in Svizzera

Vera protagonista sui muri delle camerette di tutti i ragazzini cresciuti negli anni &lsquo;80, la Ferrari Testarossa &egrave; un&rsquo;auto che non ha bisogno di grandi presentazioni. La sua eclatante presenza scenica &egrave; rimasta inalterata negli anni e, a quasi 40 dalla sua presentazione, riesce ancora a far strabuzzare gli occhi grazie ad un design audace e inossidabile. Figlia di un&rsquo;epoca per molti indimenticabile, la Testarossa &egrave; ancora una di quelle Rosse che si possono trovare a &ldquo;buon mercato&rdquo; (con un po&rsquo; di fortuna si riesce a stare sotto i 100.000 euro) e che, potendosela permettere, non pu&ograve; mancare nella collezione di qualunque appassionato di auto storiche.  Ferrari Testarossa vs Lamborghini Countach, la sfida sul filo degli &#39;80    La necessit&agrave; che si fa virt&ugrave;  Nata nel 1984, la Testarossa portava con s&eacute; una lunga serie di novit&agrave; e &ldquo;chicche&rdquo; che rendono la sua storia degna di essere raccontata: prima auto nella storia del Cavallino a non portare un numero nel nome, la Testarossa era la discendente diretta della bella 512BB e ne riprendeva quindi lo schema meccanico andando a migliorarlo laddove si poteva. Il principale problema da risolvere era quello del surriscaldamento all&rsquo;interno dell&rsquo;abitacolo ed il poco spazio per i bagagli, causato dai radiatori che sulla 512 (BB e BBi) erano posti all&rsquo;anteriore, scaricando aria calda verso l&rsquo;abitacolo e sacrificando lo spazio per valigie o borse. Ecco quindi che, come consuetudine in casa Ferrari, direttamente dal mondo della F1 i radiatori vennero spostati ai lati della vettura, subito davanti al motore, in modo da andare letteralmente a &ldquo;svuotare&rdquo; tutto il volume anteriore dalla loro presenza, obbligando per&ograve; i designer a fare i conti con un volume posteriore molto pi&ugrave; largo del solito. Il problema venne risolto dal genio di Pininfarina, che scolp&igrave; le massicce fiancate della Testarossa rendendole un pezzo di storia del design automobilistico.    Motore e prestazioni  A spingere in avanti questa scultura su ruote pensava un 12 cilindri a V di 180&deg; (non provate a chiamarlo boxer!), primo dodici cilindri Ferrari stradale dotato delle 4 valvole per cilindro: il tutto per 390 cv a 6.300 ululanti giri. Le curiosit&agrave; per&ograve; non finiscono qui: le prime serie della Testarossa - le famose monospecchio - vennero infatti dotate di cerchioni (i &ldquo;monodado&rdquo;) in lega di magnesio con il particolare diametro di 16,33 pollici. Non 16, non 17 ma 16,33. Questo perch&eacute; la Testarossa montava di serie le famose Michelin TRX, sviluppate specificatamente per lei e per i suoi cerchi e introvabili al giorno d&rsquo;oggi. Il problema, da tenere a mente in fase di acquisto, si risolve con le Testarossa delle serie successive alla prima, saggiamente dotate di cerchi da diametro standard di 16&rdquo;. Ma non &egrave; tutto: esclusiva della Testarossa (fino alla sua ultima evoluzione 512M) &egrave; il cambio dog-leg, ovvero un 5 marce con la prima indietro. La motivazione pratica di questa scelta &egrave; data dal fatto che la prima marcia, in queste auto fatte per correre, si usa meno che le altre (in teoria solo per partire) e questa conformazione permette una cambiata pi&ugrave; veloce tra le marce pi&ugrave; sfruttabili di questa vettura, come i passaggi dalla 2&ordf; alla 3&ordf; o dalla 4&ordf; alla 5&ordf;.  Esteticamente molto desiderabile, la Testarossa delude un po&rsquo; le aspettative una volta al volante: se nel 1984 questa era la vettura di serie pi&ugrave; potente del mondo ed era capace di prestazioni di tutto rispetto, oggi appare un po&rsquo; impacciata. Abituati come siamo ai moderni e scalpitanti motori turbo, il melodioso V12 della Testarossa fa un po&rsquo; fatica ad impressionare. Certo, il motore regala un sound eccezionale (esaltato dagli scarichi Tubi Style installati su quella della prova) e al salire di giri il tono grave e cupo si trasforma in un latrato, alto ed acuto, tuttavia l&rsquo;accelerazione non fa da giusto supporto al crescere di questa sinfonia meccanica. L&rsquo;auto va veloce, ma la rotondit&agrave; nell&rsquo;erogazione dei suoi 390 cv, un corpo vettura pesante e largo e delle sospensioni un po&rsquo; morbide non fanno da giusto contraltare ad un&rsquo;auto di questa forma. Una forma che per&ograve; fa perdonare qualunque cosa: pu&ograve; andare come vuole ma, una volta parcheggiata, non si potr&agrave; non rivolgerle un ultimo (ma anche due, tre), innamorato, sguardo.  Ferrari Testarossa, restomod di Fioravanti tra storia e modernit&agrave; 

Una delle Ferrari pi&ugrave; amate della storia, continua a incantare per le sue forme uniche e originali, superando i limiti dell&#39;et&agrave;, anche grazie al suo motore V12 da 390 CV

Ferrari Testarossa: forme sexy

Otto film usciti nelle sale, il nono in arrivo nel 2021, una serie di spin-off e cortometraggi correlati e circa 1.800 auto distrutte: &egrave; il resoconto della saga automobilistica pi&ugrave; famosa del cinema, Fast &amp; Furious. In molti, appassionati e non, si sono chiesti a quanto ammonta il valore delle auto distrutte nel corso di tutti i capitoli della saga. C&#39;&egrave; chi ha risposto a questo interrogativo.    UN MILIARDO DI DOLLARI DISTRUTTI PER 1.787 AUTO  &Egrave; la compagnia assicurativa Insure the Gap, che ha stimato come dal 2001, data del primo film, al 2017, anno dell&#39;ottavo capitolo, siano andate distrutte auto stradali, supercar, SUV e modelli d&#39;epoca per un valore totale di 1 miliardo di dollari. Questo perch&eacute;, ovviamente, per ogni macchina che va in pezzi ci sono non meno di cinque esemplari sostitutivi, e ognuno di essi fa la stessa &quot;fine&quot;. Ecco quindi spiegata la cifra elevatissima.  Poi &egrave; arrivata anche la testata ScreenRant, che ha contato ognuna delle auto distrutte lungo tutti i capitoli della saga: si &egrave; arrivati a quota 1.787 vetture. Un numero destinato inevitabilmente a salire con il prossimo film, Fast &amp; Furious - The Fast Saga, che uscir&agrave; il 25 giugno 2021.  Fast &amp; Furious 9, tutte le auto dei film VIDEO  ECCO L&#39;AUTO PI&Ugrave; CARA FINITA A PEZZI  Curiosit&agrave;: qual &egrave; l&#39;auto pi&ugrave; costosa ad essere stata distrutta? La Lykan HyperSport della W Motors. C&#39;&egrave; una scena divenuta virale anche sul web, contenuta in Fast &amp; Furious 7, in cui Vin Diesel e Paul Walker &quot;attraversano&quot; tre grattacieli, sfondando le vetrate con una hypercar rossa. Quella &egrave; proprio la Lykan HyperSport, una coup&eacute; da 770 cv turbocompressa da 395 km/h di velocit&agrave; massima, realizzata dalla W Motors, Casa con sede a Dubai. Il suo valore? Tre milioni e mezzo di dollari.   

Una compagnia assicurativa e una testata giornalistica hanno stimato il numero di vetture andate a pezzi nella saga cinematografica: 1.800 esemplari. E manca ancora il nono capitolo...

Fast &amp; Furious, in otto film distrutte auto dal valore di 1 miliardo di dollari

L'edizione 2020 del salone dedicato alle auto e alle moto d'epoca, appuntamento annuale irrinunciabile alla Fiera di Padova, si è chiuso con numeri che ne hanno certificato il successo. Dalla Delta che Miki Biasion ha messo in vendita alle Porsche protagoniste alla 24 Ore di Le Mans, ecco le foto dell'evento

Auto e Moto D'epoca 2020 FOTO

        Questo 2020 cos&igrave; particolare, ha portato anche a tante scoperte. Il turismo all'interno del nostro meraviglioso Paese, per tanti, ha rappresentato l'occasione per scovare meraviglie mai minimamente immaginate. In questo cambio di paradigmi, si pu&ograve; fare un passo ulteriore: pensare a una vacanza che inizia gi&agrave; quando si sale in auto e non solo quando si arriva a destinazione. Ma dare avvio al divertimento, gi&agrave; quando si gira la chiave dell'accensione, &egrave; anche una questione di auto.  VACANZA IN AUTO D'EPOCA: QUANDO CONVIENE Bene, una ricetta per una vacanza di soddisfazione a 360 gradi, &egrave; quella di un viaggio sulle pi&ugrave; belle e panoramiche strade del nostro Paese alla guida di un'auto d'epoca. E quale periodo migliore ci potrebbe essere, per gustare gli scenari che tutto il mondo ci invidia, se non quello immediatamente seguente alle calde giornate d'estate? Il momento che precede i primi freddi, come sanno i pi&ugrave; esperti spideristi, &egrave; ideale per viaggiare accarezzati dall'aria che non &egrave; pi&ugrave; rovente. Chi invece sceglie le coup&eacute; o le berline entrate nella leggenda non avr&agrave; motivo per rimpiangere i comfort delle auto moderne, come l'aria condizionata. Quanto &egrave; ambita l'emozione di guidare auto d'epoca su percorsi che i viaggiatori di tutto il mondo sognano di percorre almeno una volta nella vita lo possono testimoniare alcuni operatori specializzati, quelli che custodiscono autentici gioielli d'epoca a quattro ruote per facoltosi collezionisti, gente che lascia permanentemente auto preziose nel nostro Paese, per averle a disposizione per vacanze tra luoghi stupendi, punteggiati da soste dove cibo e vini rappresentano traguardi speciali. Nel listino dell'usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click! VACANZE IN AUTO D'EPOCA: COME NOLEGGIARLE Tutto ci&ograve; non &egrave; per&ograve; un lusso inavvicinabile: basta un giro sul web per scoprire un'offerta decisamente vasta. Per esigenze di spazio non le potevamo riportare tutte.  Come si pu&ograve; vedere dalla tabella delle auto sopra, corredata dei contatti delle societ&agrave; di noleggio, un tuffo nel passato si pu&ograve; fare in tanti modi: c'&egrave; chi propone in affitto pure Vespa d'epoca, che hanno tutto un loro fascino, le spider abbondano, come pure le sportive o le berline di classe. I prezzi al giorno possono partire da 90 euro per una Vespa, con 200 euro si pu&ograve; avere per una giornata una Fiat 500 L del 1969, per passare a 500 per una Porsche 911 Targa o a 600 necessari per una Alfa Giulietta spider del 1959 o a 646 per una Rolls Royce Convertible o una Ferrari 308 GTS. Un altro fatto da considerare &egrave; che molti operatori noleggiano attraverso una rete di collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano e pure europeo, quindi, nel caso di un viaggio in aereo, potrebbe essere l'occasione per prendere in affitto un'auto d'epoca, scegliendola oculatamente da casa, invece di una vettura moderna. PERCORSI Per rendere davvero piacevole l'esperienza di una gita o una vacanza alla guida di un'auto d'epoca &egrave; importante pianificare bene i percorsi che si vogliono affrontare. Molto spesso le societ&agrave; specializzate nel noleggio di auto d'epoca propongono dei tracciati precisi, se non proprio dei pacchetti completi. Seguire i consigli degli esperti &egrave; sempre saggio. In primo luogo, viaggiare su strade poco trafficate permette di gustare ancore di pi&ugrave; la guida di un gioiello a quattro ruote d'altri tempi, perch&eacute; non bisogna fare i conti coi patemi (cui possono essere soggetti i guidatori meno scafati) che possono derivare dal guidare auto che non hanno certo la frenata di quelle attuali, quindi viaggiare in colonna impone delle attenzioni in pi&ugrave;. Non va poi trascurato il capitolo sicurezza, fermarsi a pranzo dove ci sono le telecamere o comunque si tiene l'auto sott'occhio, pu&ograve; mettere al riparo dal rischio di atti vandalici. Nel caso degli alberghi, &egrave; inderogabile il garage chiuso e videosorvegliato. Auto d'epoca in mostra a Castel Romano fino all'11 ottobre PATTI CHIARI Se quando si prende in affitto un'auto normale bisogna stare attenti a mille aspetti, dalle condizioni della vettura alle coperture assicurative, figuriamoci con un'auto d'epoca. Per questo motivo, &egrave; importante, prima di tutto, affidarsi a operatori non solo esperti, ma &egrave; bene anche verificare che godano di una buona reputazione. L'auto d'epoca &egrave; un oggetto particolare, da trattare con cura, poi bisogna considerare che ci sono mezzi che possono richiedere anche qualche cautela in pi&ugrave;, per questo motivo, se non si &egrave; mai guidata l'auto che si intende noleggiare, &egrave; consigliabile documentarsi prima su quella che &egrave; la reale godibilit&agrave;. Asi-Anci, accordo per rilanciare il turismo con le auto d'epoca Inoltre &egrave; bene chiarire prima ogni aspetto legato a malaugurate rotture meccaniche, con relativo intervento del soccorso stradale. Bisogna tenere a mente che le auto di una volta erano soggette (anche da nuove) a guasti molto pi&ugrave; frequenti di quelle di oggi. Alla fine, bastano alcune piccole accortezze per godersi un'esperienza fantastica. GARE STORICHE, CHE FASCINO! Una gita al volante di un'auto d'epoca su strade panoramiche, magari anche poco trafficate, &egrave; affascinante; ma una gara alla guida di auto d'epoca, per di pi&ugrave; su tracciati di corse entrate nella leggenda, pu&ograve; essere emozionante. Cos&igrave; le societ&agrave; di noleggio pi&ugrave; organizzate, nella gamma delle loro proposte, mettono anche la partecipazione a competizioni per auto d'epoca. Presentata la Fondazione Gino Macaluso per l'Auto Storica Certo &egrave; che c'&egrave; gara e gara, per lo pi&ugrave; si tratta di prove di regolarit&agrave;. Di sicuro &egrave; un'esperienza appagante, perch&eacute; ci si trova in mezzo a uno spaccato della storia dell'automobilismo, alla guida di un'auto che ha contribuito anch'essa a scrivere pagine di quella storia. Per i pi&ugrave; smaliziati, ma soprattutto facoltosi, ci sono poi le corse di velocit&agrave; per auto storiche, in pista, in salita o i rally. Il discorso, a questo punto, si fa pi&ugrave; complicato. Un buon consiglio, prima di incamminarsi verso questa costosa esperienza, &egrave; di andare a vedere da spettatori qualche gara di auto storiche, gi&agrave; dalle prove e non solo nel giorno della corsa. Sar&agrave; molto utile per capire le complessit&agrave; (e i costi) che si debbono affrontare.       

Potrebbe sembrare una scena da film, un viaggio con una vettura vintage sulle pi&ugrave; belle strade del nostro Paese, invece &egrave; un'esperienza fattibile, a noleggio. Ci sono prezzi un po' per tutte le tasche

Auto d'epoca, un sogno in affitto

Potrebbe sembrare una scena da film, un viaggio con una vettura vintage sulle più belle strade del nostro Paese, invece è un'esperienza fattibile, a noleggio. Ci sono prezzi un po' per tutte le tasche

Auto d'epoca in affitto: FOTO

        Appassionati di shopping e di classic car, a Castel Romano Designer Outlet fino all&rsquo;11 ottobre va in scena tutto il fascino delle auto d&rsquo;epoca italiane. Nelle piazze e nei viali del Centro McArthurGlen, infatti, i visitatori potranno ammirare le icone del Made in Italy: dagli anni &rsquo;60 fino agli anni &rsquo;90.  Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino Sfilata di icone La mostra nasce grazie alla collaborazione della concessionaria Triscar e dalla sua passione per le auto d&rsquo;epoca. Gli appassionati, quindi, potranno vedere dal vivo icone come l&rsquo;Alfa Romeo Spider (o &ldquo;Duetto&rdquo;), l&rsquo;Alfa GT Scalino, la Giulia GT e la Roadster Zagato. Una giornata alternativa, tra shopping e auto d&rsquo;epoca: Castel Romano Designer Outlet conta ben 150 brand che per oltre 10 giorni si arricchiranno del design tutto italiano sulle quattro ruote. L&rsquo;apice della mostra sar&agrave; raggiunto domenica 4 ottobre con un evento davvero speciale: il raduno di Alfa Romeo, organizzato in collaborazione col Duetto Club Italia. In questa occasione, decine di auto storiche con lo stemma del Biscione sfileranno lungo le vie del Centro McArthurGlen di Castel Romano. Alfa Romeo Giulia GTA, storia di un mito       

Al Designer Outlet, fino all&rsquo;11 ottobre &egrave; possibile ammirare il fascino di alcune icone italianesu quattro ruote: dall&rsquo;Alfa Romeo Spider all&rsquo;Alfa GT Scalino, passando per la Giulia GT e la Roadster Zagato

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