UNRAE contro il Governo: "Sconcertati dalla mancanza degli incentivi auto 2022"

UNRAE contro il Governo: "Sconcertati dalla mancanza degli incentivi auto 2022"

La Legge di Bilancio che non prevede per il 2022 l'ecobonus per il settore automotive lascia sbigottiti 

di Redazione

30.12.2021 ( Aggiornata il 30.12.2021 18:08 )

La Legge di Bilancio per il 2022 è stata appena approvata dal Governo e ha già suscitato tutta l'ira del settore automobilistico, grande escluso dalla manovra economica. Il comparto infatti non vedrà alcun sostegno da parte della politica italiana, se non per l'istituzione di un fondo di 150 milioni di euro per l'anno 2022 "da destinare al sostegno degli operatori economici". E dal 1 gennaio quindi non ci saranno più gli incentivi per l'acquisto di nuove automobili a basse emissioni di Co2.

Nonostante l'impegno e l'importanza della transizione ecologica e del ruolo del settore automotive, gli automobilisti dovranno dire addio agli ecobonus che fino al 2021 hanno permesso a molti ci comprare una nuova auto ibrida, plug in o elettrica a costi inferiori, e con la rottamazione della vecchia vettura più inquinante. Decisamente un passo indietro rispetto a quelle che erano stati gli impegni presi in precedenza. 

No all'ecobonus auto 2022, ma torna l'ecotassa

UNRAE: "Troppi appelli senza risposta"

Scelte che hanno lasciato disappunto soprattutto le associazioni delle quattro ruote. A commentare per prima l'esclusione dalla Legge di Bilancio 2022 è stata la UNRAE, l'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri: "C'è grande sconcerto per la decisione di ignorare totalmente nella Legge di Bilancio gli incentivi per il mercato delle auto e dei veicoli commerciali leggeri. A questo punto diventa improcrastinabile e urgente avere un riscontro concreto ai tanti appelli rimasti senza risposta su come il Governo italiano intenda definire, di concerto con le principali Associazioni di settore, l'agenda dei prossimi mesi e anni in termini di incentivazione all'acquisto per vetture di ultima generazione, accelerazione del ricambio del parco circolante, sviluppo delle infrastrutture di ricarica e riforma della politica fiscale del settore".  

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