Il sitema Movi-In: tutto è sotto controllo con la scatola nera dei veicoli inquinanti

Il sitema Movi-In: tutto è sotto controllo con la scatola nera dei veicoli inquinanti

È ormai sempre più evidente e sotto gli occhi di tutti la reltà di come l'automobile sia finita nel mirino dei politici e legislatori. La lotta alla CO2 si è espressa, come sappiamo, in una svolta totale verso la mobilità elettrica da parte della Comunità Europea. Le iniziative con limitazione della circolazione delle auto con motori termici sono in continuo aumento, e non solo a livello comunale

di Roberto Gurian

20.05.2022 11:15

La Regione Lombardia ha varato nel 2019 il programma MoVe-In, ossia di Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti, che sta diventando sempre più restrittivo anche per chi possiede vetture relativamente recenti come quelle a gasolio omologate Euro 4. Da ottobre del 2022, sollevando un coro di proteste, la giunta lombarda ha deciso di limitare l’accesso all’Area B dei Comuni della fascia attorno a Milano addirittura anche alle auto Diesel con omologazione Euro 5. Che, volendo, potranno però partecipare al programma MoVe-In, con un sapore amaro per chi possiede automobili indiscutibilmente poco inquinanti oltre che recenti. Alla Regione Lombardia si è accodata la giunta piemontese, che ha sposato più o meno lo stesso programma, addirittura con limiti chilometrici più restrittivi, come possiamo vedere nella nostra tabella, nei Comuni della fascia torinese cui si aggiungono altri 43 Comuni, pure nelle altre province oltre a quella di Torino.

UNA SCATOLA NERA PER CONTARE I CHILOMETRI

Sotto stretto controllo i veicoli considerati inquinanti dai politici. L’obiettivo del programma MoVe-In è quello di controllare e limitare la circolazione dei veicoli considerati inquinanti. L’adesione, come per le assicurazioni a chilometraggio limitato, prevede l’installazione di una “scatola nera” da parte di un fornitore esterno di servizi telematici (sono 4 gli operatori autorizzati: Air, LoJack, Octo e Viasat) che registra i chilometri percorsi nelle aree di operatività di MoVe-In. Detto del Piemonte, in Lombardia l’Area 1 comprende gli agglomerati di Milano, Brescia e Bergamo più Pavia, Lodi, Cremona e Mantova oltre ai comuni con più di 30.000 abitanti come Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e S. Giuliano Milanese. L’Area 2 comprende ben 361 Comuni di tutte le province lombarde.

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ISCRIZIONE E MODALITÀ DI UTILIZZO DELL’AUTO

Per aderire al servizio il proprietario dell’auto interessata deve registrarsi tramite SPID o CNS sulla piattaforma informatica del sito www.movein.regione.lombardia.it. Anche chi abita in Piemonte deve collegarsi a questo sito per iscriversi al servizio. A quel punto l’utente può scegliere, tra quelli elencati sopra, l’operatore e contattarlo per chiudere il contratto. Fatto questo, si deve recare presso l’installatore prescelto per il montaggio della scatola nera. L’adesione al servizio ha una durata annuale a partire dalla data di attivazione e può essere rinnovata alla scadenza. Chi aderisce a MoVe-In può così utilizzare l’auto anche nella fascia oraria tra le 7,30 e 19,30 dei giorni feriali, altrimenti vietata ai veicoli con le specifiche di omologazione descritte nella tabella. Una volta scelto il programma, non è più comunque possibile muoversi liberamente nei giorni festivi e negli orari notturni dalle 19,30 alle 7,30 del mattino. Ogni km percorso viene conteggiato in passivo dal servizio.

COSTI DI ADESIONE E RINNOVO

UN’APPLICAZIONE PER IL CONTROLLO PERSONALE

Il costo di MoVe-In è di 50 euro per il primo anno, di cui 30 per l’installazione della scatola nera e 20 per la fornitura del servizio. Ogni rinnovo annuale costa 20 euro, e non è automatico. Il servizio viene attivato entro 48 ore dal montaggio della scatola nera con comunicazione tramite un’apposita applicazione e l’invio di una mail in posta certificata. L’applicazione permette di controllare istantaneamente i chilometri concessi e quelli percorsi con un saldo che tiene conto degli abbuoni di cui parliamo in seguito. Il superamento della soglia chilometrica ammessa comporta l’impossibilità di avvalersi del servizio e rende l’automobilista passibile di multa che varia da 75 a 450 euro. L’adesione a MoVe-In permette, usando i chilometri a disposizione, di entrare liberamente nell’Area B di Milano. L’accesso sarebbe altrimenti concesso in deroga per 50 giorni durante il primo anno dalla registrazione dell’iniziale accesso all’Area. Dopo il primo anno sono concessi 25 giorni di accesso l’anno all’Area B ai residenti a Milano e 5 giorni di accesso a chi non risiede nel capoluogo lombardo.

NEL MIRINO ANCHE AUTO ABBASTANZA RECENTI

Chi abita anche a solo una ventina di chilometri dal posto di lavoro, percorre circa 200 km alla settimana esclusivamente per motivi di necessità. Ossia almeno 8.000 km l’anno solo per andare a lavorare. A giudicare dalle esigue percorrenze ammesse, prossimamente con limitazioni da definire anche per le auto Euro 5 a gasolio, si può dire che il programma sia più un incentivo all’acquisto di un’auto nuova che l’opportunità di continuare ad usare quella che, magari con fatica, è stata comprata di prima o seconda mano. Per indorare la pillola, il programma prevede degli abbuoni con l’aumento del chilometraggio disponibile se, ovviamente controllati dalla scatola nera, si adotta uno stile di guida “ecologico”. Più in dettaglio, si ha diritto a un bonus di 200 metri per ogni km percorso sulle strade extraurbane e altri 200 metri per ogni km percorso in autostrada a una velocità compresa tra 70 e 110 km/h. Se poi si riescono ad evitare accelerazioni superiori ai 2 m/sec², si ottengono 100 metri di abbuono per ogni chilometro percorso sulle strade urbane. Lasciamo ai lettori il giudizio sulla convenienza del programma, che sottintende oltretutto un controllo pressante di ogni movimento e comportamento alla guida.

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