Autostrade testa i droni per controllare il traffico in Liguria

Autostrade testa i droni per controllare il traffico in Liguria

Completata la prima parte del programma per valutare il monitoraggio dello stato della viabilità anche in tratti lungo i quali non sono disponibili telecamere

di Francesco Forni

15.05.2023 ( Aggiornata il 15.05.2023 09:54 )

Autostrade per l’Italia ha completato la prima parte del programma Falco, un sistema sperimentale che grazie all’utilizzo di droni permette di inviare flussi video in tempo reale direttamente al Centro Radio Informativo, consentendo di monitorare lo stato della viabilità anche in tratti lungo i quali non sono disponibili telecamere. 

Il test, svolto in Liguria, è inedito sia per il numero di ore in volo sia per le caratteristiche della sperimentazione. È stato realizzato con voli notturni e il monitoraggio di transiti eccezionali anche in corrispondenza di cantieri, lungo alcuni tratti della A26 e della A10. Una tecnologia utile, che sarà affiancata all’attuale sistema di telecamere e sensori per il monitoraggio del traffico. 

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Arrivano i droni

Falco è durato per dieci giorni, con attivazione dei droni sia programmata sia occasionale. Sono stati oltre 60 i km di autostrade sorvolati, 5 i modelli di droni testati, 26 i diversi obiettivi monitorati e 79 i voli effettuati, per un totale di circa 16 ore effettive, di cui oltre 3 in notturna. I risultati ottenuti a valle della prima fase progettuale sono stati condivisi con ENAV, che ha fornito spunti utili all’individuazione di ulteriori miglioramenti tecnici e operativi, implementati già nelle prossime fasi del progetto.

In occasione dei voli, oltre alle condizioni di viabilità, è stato possibile osservare i cantieri di lavoro, la segnaletica stradale, l’esatta estensione delle code, lo stato della pavimentazione e del verde.  Durante i voli notturni, grazie all’impiego di tecnologie integrative come telecamere termiche e infrarossi, sono state osservate condizioni operative particolari come le fasi di attivazione di un cantiere di lavoro e il transito di trasporti eccezionali. 

In estate anche droni su rotte "automatiche"

In questa fase i droni sono stati pilotati a vista da operatori in campo, mentre nella seconda fase prevista per questa estate, verrà avviato il pilotaggio remoto e saranno introdotti droni capaci di compiere missioni di monitoraggio lungo rotte predefinite in modalità automatica. Per questo motivo è stato progettato un layout composto da “nidi”, già installati per alloggiare i droni e consentire loro di sorvolare il tratto assegnato sull’A26 dal bivio A10 a Ovada, e sull’A10 tra l’allacciamento con la A26 e Varazze.

Avviata in collaborazione con Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia e leader nelle soluzioni tecnologiche per la mobilità, l’iniziativa ha preso vita nell’area della Direzione di Tronco di Genova, per valutare opportunità e limiti nell'impiego di droni in uno dei territori orograficamente (rilievi montuosi) più complessi e in condizioni metereologiche potenzialmente avverse.

L’impiego dei droni potrebbe entrare a far parte delle normali attività di pattugliamento della rete, supportando i tecnici nel rilevamento di potenziali pericoli, garantendo minori tempi di intervento.

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