Quando Berlusconi voleva Sergio Marchionne alla guida del Paese

Quando Berlusconi voleva Sergio Marchionne alla guida del Paese

Nel 2017 l'ex premier espresse il desiderio di vedere l'ad di FCA e Ferrari scendere in politica. "Non ci penso neanche di notte" replicò Marchionne

di Redazione

13.06.2023 ( Aggiornata il 13.06.2023 17:23 )

Sergio Marchionne? Le sue caratteristiche sarebbero state preziose per ridare dignità alla politica italiana”. Era l'estate del 2018 quando Silvio Berlusconi pronunciava queste parole nei confronti del manager italo-canadese, appena scomparso dopo una grave malattia. Berlusconi, che nei confronti di Marchionne aveva sempre provato grande simpatia e stima, aveva infatti in più occasioni espresso il desiderio di vedere l'allora amministratore delegato di FCA e Ferrari scendere in politica. Inviti sempre rigettati dal manager di Chieti, che non ha mai distolto lo sguardo dall'impegno nell'industria automobilistica.

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“Io leader del centrodestra? Berlusconi è un grande, ha spiazzato tutti, ma non ci penso neanche di notte” aveva tagliato corto Marchionne nel luglio del 2017, rispondendo alle domande dei giornalisti in occasione del gran premio d'Austria a cui stava assistendo nei panni di presidente del Cavallino Rampante.

Un anno dopo, in seguito alla scomparsa del manager, l'ex presidente del Consiglio era tornato sul tema, senza risparmiare parole di stima: “Con Sergio Marchionne l'Italia perde non soltanto il più brillante dei suoi manager, ma una delle figure simbolo del nostro Paese. Ha rappresentato l'Italia migliore: quella operosa e concreta, seria e preparata, dotata di visione e capace di guardare al futuro. Un'Italia che non ha paura della competizione, sa affrontarla e vincerla grazie alla qualità del prodotto italiano e alla capacità creativa delle persone e delle imprese" dichiarò Berlusconi.

“Dissi una volta, senza avvertirlo prima - e non me ne sono mai pentito - che mi sarebbe piaciuto vederlo alla guida del nostro Paese. Lo penso ancora: le caratteristiche di una persona straordinaria come Marchionne, la competenza, la preparazione, la capacità dimostrata di ottenere risultati importanti, sarebbero state preziose - se fosse stato disponibile - per ridare dignità alla politica" spiegò ancora l'ex premier.

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