Futuro Dacia, le novità del brand "best value for money"

Futuro Dacia, le novità del brand "best value for money"

Nuove Spring e Duster nel 2024, Bigster nel 2025 e Sandero elettrica tra 2027 e 2028: gli annunci durante la visita a fabbrica e centro design

di Gianluca Guglielmotti

20.06.2023 14:47

Il Marchio rumeno, nato nel 1966, è passato da “low cost” a “best value for money” (miglior rapporto qualità /prezzo, n.d.r.), con vetture accattivanti, affidabili e razionali. Lo confermano i dati di mercato, in crescita da anni nonostante la crisi: share record dal 2021 ad oggi, con la leadership europea per quanto riguarda l’alimentazione a GPL. Il motivo? Un business model unico che unisce riduzione dei costi, efficienza industriale e un’offerta commerciale semplice e trasparente nei prezzi. Il CEO del Gruppo Renault, Luca De Meo, ha sottolineato il ruolo fondamentale di Dacia, non solo per la sua posizione nel mercato, ma anche per il suo contributo all’elettrificazione. Lo abbiamo constatato di persona visitando la storica fabbrica di Mioveni, in Romania, vero “benchmark” per i brand del Gruppo, oltre al Design Center di Bucarest, fucina di idee creative. Qui sono state annunciate tutte le novità in arrivo nei prossimi anni.

La visita a Dacia Design Center (Bucarest) e fabbrica di Mioveni

La visita a Dacia Design Center (Bucarest) e fabbrica di Mioveni

Abbiamo avuto modo di "toccare con mano" novità e processi produttivi del marchio rumeno visitando Design Center e l'avanzata fabbrica di Mioveni. Ecco le foto

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La rinnovata brand identity, che ha visto lo scorso anno l’introduzione di nuovo logo ed emblema “Dacia Link”, punta a esaltare le caratteristiche fondamentali del Marchio rumeno: come spiegato dal product manager Lionel Jaillet, l’obiettivo è quello di offrire vetture più desiderabili e aspirazionali, senza intaccare i valori tipici Dacia: design essenziale, robustezza e particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Il brand si impegna, infatti, a ridurre del 50% le emissioni di CO2 entro il 2035 utilizzando in maniera congiunta elettrificazione (sia full electric che ibrido), LPG e carburanti sintetici. Importanti, poi, le novità annunciate dal CEO Denis le Vot: oltre a Jogger Hybrid 140, Spring Electric 65 e la gamma Extreme, introdotte quest’anno, vedremo nel corso del 2024 l’evoluzione della Spring e la nuova generazione di Duster; il 2025 sarà l’anno di debutto della versione di serie del grande Suv Bigster, che anticiperà due inediti modelli di segmento C basati sulla piattaforma CMF-B dell’alleanza Renault-Nissan. E non è finita qui: tra il 2027 e il 2028, infatti, arriverà la nuova Sandero, anche in versione 100% elettrica.

Il Design Center e la fabbrica Dacia di Mioveni

Come accennato a inizio articolo, abbiamo avuto modo di vedere da vicino i processi produttivi del Marchio. Innanzitutto il Design Studio di Bucarest, capitanato da David Durand, vero laboratorio di idee che può contare sulle più avanzate tecnologie: innanzitutto l’area mock-up, grande sala dotata di quattro piattaforme per la realizzazione di modelli in scala 1:1 (non solo a marchio Dacia), dove era esposto il concept Manifesto, buggy offroad 100% elettrico che anticipa soluzioni tecniche e stilistiche seguendo il concetto "Eco and Smart", dove Eco sta sia per economico che ecologico (lo dimostra, ad esempio, l'utilizzo di materiali di recupero).

Il team rumeno, composto da oltre 30 persone, ha anche a disposizione una “cinematic room” per la progettazione 3D di numerosi elementi. Il tutto in costante comunicazione con i colleghi di Parigi (l’altro centro design del Marchio, ndr) tramite piattaforme digitali.

Anche la storica fabbrica di Mioveni è un esempio di alta efficienza e qualità. Con un livello di robotizzazione dell'80% e oltre 10.000 dipendenti, l'impianto produce un’auto ogni 55 secondi, vale a dire quasi 1.400 al giorno (di cui circa 900 sono Duster, a conferma del successo del modello). L'attenzione al dettaglio è evidente in ogni fase del processo produttivo, dalla saldatura all'assemblaggio finale: per questo, l’impianto è considerato un punto di riferimento per le altre fabbriche Gruppo, soprattutto per quanto riguarda la linea di stampaggio “high speed”. Qui, 13 diverse postazioni ad alta velocità riescono a produrre migliaia di parti in acciaio ogni ora con un tasso di successo vicino al 99%. Un risultato a dir poco incredibile.

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