De Meo, Renault: UE sposti al 2040 il bando dei motori endotermici

De Meo, Renault: UE sposti al 2040 il bando dei motori endotermici

Il Ceo del Gruppo mette dei paletti, anche a breve termine per la normativa Euro 7

di Francesco Forni

28.07.2023 ( Aggiornata il 28.07.2023 09:48 )

Troppo presto. Il Gruppo Renault chiede di spostare in avanti di 5 anni l’addio dell’Europa ai motori endotermici. Anzi, se possibile, anche di più.

Parole e musica di Luca de Meo, Ceo del colosso francese, al termine dell’incontro sui risultati finanziari di Renault, che nel primo semestre 2023 ha registrato vendite in crescita del 13%, fatturato di 26,8 miliardi di euro (+27,3%), margine operativo di 2 miliardi di euro.

De Meo è stato chiarissimo: “La messa al bando delle auto tradizionali deve essere modificata. Spostata almeno al 2040, cinque anni oltre la nuova scadenza fissata dalla Ue per il 2035”.

Renault mette i paletti

Un rinvio importante per il commiato ai motori benzina e Diesel, necessario secondo il top manager per consentire a domanda e offerta di adattarsi all’avvento dell’auto elettrica. Per la rete di ricarica, ma soprattutto per un assestamento verso il basso dei prezzi dei modelli a batteria, rendendoli più popolari e accessibili.

Sul breve termine, De Meo si è allineato a quando detto da Tavares. “Sulla Euro 7 sarò chiaro. La normativa va completamente rivista, conservando la nuova attenzione all'inquinamento che proviene da freni e pneumatici. Ma per i motori è assolutamente impossibile soddisfare entro il 2025 i limiti Euro 7 con regole che non sono state ad oggi ancora definite. Non è possibile farlo. E l'Euro 6 Final va benissimo". Paletti molto definiti, ci sarà da discutere parecchio.

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