Tavares: “L’Europa non diventi autofobica”

Tavares: “L’Europa non diventi autofobica”

Il CEO di Stellantis ha commentato i risultati semestrali. Numeri positivi che preparano il Gruppo alle prossime battaglie, quella con la Cina su tutte

di Redazione

26.07.2023 14:00

La semestrale di Stellantis si è chiusa in maniera positiva. Rispetto allo stesso periodo di un anno fa, il Gruppo è cresciuto, facendo segnare ricavi netti pari a 98,4 miliardi di euro (+12%). L'utile netto è di 10,9 miliardi di euro, in aumento del 37% rispetto al primo semestre 2022, il risultato operativo rettificato di 14,1 miliardi di euro, in crescita dell'11% con un margine forte del 14,4%. Il flusso di cassa industriale netto è pari a 8,7 miliardi di euro, in aumento di 3,3 miliardi di euro rispetto al primo semestre 2022. “Sono risultati record - ha commentato il CEO Tavares in un incontro online con i giornalisti - e voglio ringraziare i dipendenti italiani e tutti quelli di Stellantis perché è grazie al loro fantastico lavoro se siamo arrivati a questo livello. Significa che la strada intrapresa con il piano DareForward 2030 è quella giusta, sono felice per loro e per tutto il Gruppo”.

L’Europa non abbia paura dell’auto

Numeri sui quali vanno create le condizioni per proteggere e rilanciare l’industria automobilistica italiana. Nel 2022 nel nostro Paese si sono prodotte 473.194 auto, valore che ci ha messo all’ottavo posto in Europa dietro anche a Romania, Slovacchia e Repubblica Ceca e tendenza che Tavares vuole invertire, portandola a un milione. A patto che si verifichino, però, alcune condizioni. “L’Europa non deve diventare autofobica - ha proseguito Tavares - perché non possiamo raggiungere gli obiettivi se continuano le restrizioni all’utilizzo dell’auto. Ma è anche una questione di regole perché (con l’Euro 7 ndr.) si rischia di rendere troppo costose anche le auto popolari. La Panda, per esempio, una parte importante della storia e della cultura di massa italiana, diventerebbe un prodotto fuori dalla portata della classe media se continuassimo a supportarlo secondo i prossimi dettami europei. Politica e industria devono essere partner in questo e posso dire che con il ministro Adolfo Urso stiamo avendo discorsi molto positivi”.

Il ruolo dell’Italia e della Fiat

Le sfide sono tante, ma Tavares è apparso sempre molto pragmatico, con l’intenzione di far seguire alle parole i fatti. L’Italia è importante nei piani di Stellantis perché “A Pomigliano dove facciamo Panda, Tonale e Dodge Hornet aumenteremo la produzione per sostenere la domanda a questi modelli di successo. Abbiamo grandi piani per Melfi, dove realizzeremo 5 modelli sulla piattaforma STLA Medium e con Topolino e nuova 600 abbiamo avviato il lancio dei nuovi prodotti che rinnoveranno la gamma Fiat. Tutto questo, senza dimenticare gli sforzi sulla Gigafactory di Termoli. Ce la possiamo fare, ma ripeto: non dipende solo da noi, il miglioramento dell’impronta industriale italiana dipende anche dalle scelte della politica”.

Cina, pronti a combattere

Non ci sono, però, solo le questioni interne. Stanno arrivando anche i prodotti cinesi che oramai, per rapporto qualità/prezzo raggiunti, rappresentano più di un pericolo per le auto prodotte in Europa, non solo quelle dedicate alla fascia media di mercato. Punto sul quale Tavares non nasconde la preoccupazione, ma neanche la voglia di tirare fuori gli artigli: “Sui pericoli dalla Cina non ho più nulla dire - ha proseguito - sono questioni che poniamo da anni, totalmente inascoltate. Esportare in Europa, per loro, è una necessità visto che il mercato interno non cresce e gli è stata aperta la porta, non mettendo limiti e decidendo del ban ai motori endotermici nel 2035 e adesso il dogmatismo si scontra contro la realtà. Io sono sicuro della qualità dei miei prodotti, ma come faccio a fare concorrenza con auto che hanno costi di produzione del 25% in meno rispetto ai nostri? Ci sarà da combattere nei prossimi anni e siamo pronti a farlo perché abbiamo tecnologia, qualità e valore dei nostri Marchi per farlo”.

“Benvenuta” Tesla

Tra i competitor non c’è solo la Cina. Stellantis guarda anche a Tesla perché con le nuove politiche sui prezzi e sconti l’azienda di Musk “E’ entrata nel nostro mondo. Ho grande rispetto per quello che ha fatto, ma ora il suo margine operativo è sceso a meno del 10%. Sarà una gara entusiasmante, siamo pronti ad affrontarla ad armi pari”.

I destini di Maserati, Panda e Comau

L’ultimo passaggio di Tavares ha riguardato chiarimenti sui prossimi passi straordinari di Stellantis. Mentre non è prevista la quotazione in borsa di Maserati “L’azienda va bene e ha margini, non abbiamo intenzioni di quotarla”, per Comau la situazione è diversa. Sul tavolo ci sono discussioni su uno scorporo della società di robotica e automazione anche perché “fa parte dell’accordo di fusione tra FCA e PSA, valuteremo la cosa migliore da fare”. E infine Panda: la nuova generazione, annunciata per l’anno prossimo “Sarà prodotta in più impianti in tutto il mondo, non solo a Pomigliano”.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese