Auto Speed Date: Saloni dell'auto, tra crisi e nuovi format

I motor show tradizionali, Ginevra in primis, riscuotono sempre meno interesse da parte delle Case automobilistiche, che preferiscono puntare su eventi diversi

di Andrea Brambilla

06.11.2023 12:29

La scorsa settimana sì è concluso il Salone di Tokyo dell’auto che ha visto ovviamente leader come presenza i Marchi giapponesi con tantissime concept car e una decisa svolta verso l’elettrico. Su Auto in edicola dal 15 novembre e sul nostro sito trovate una rassegna completa delle novità che sono state presentate. Ma il tema che vorrei evidenziare in questo Auto Speed Date è l’importanza o la necessità di questi salone dell’auto.

Intanto è da notare che anche il Salone dell'auto di Tokyo ha cambiato nome in Japan Mobility Show, scelta che stanno facendo sempre più Saloni come ad esempio Monaco che si chiama IAA Mobility. Un cambio fatto per allargare sempre di più il concetto di mobilità, non dimentichiamoci che molte Case auto ora si fanno chiamare “mobility company”, ma anche per tamponare l’assenza di brand automotive e se vogliamo riempire gli spazi.

Il Salone di Ginevra resta a secco

È il problema che deve affrontare anche il Salone di Ginevra, che continua a chiamarsi International Motor Show, e che dopo la prima edizione al di fuori della città svizzera svoltasi in Qatar i primi di ottobre, con un discreto successo, si ripropone a Ginevra dal 26 febbraio al 5 marzo. Per la cronaca vi ricordo che l’ultima edizione del 2020 fu sospesa in modo rocambolesco per il Covid il giorno prima dell’apertura, e senza restituire i soldi agli espositori. Ma torniamo ad oggi.

Appena dopo l’evento in Qatar gli organizzatori hanno annunciato la totale presenza dei brand auto anche a Ginevra con il chiaro intento di rilanciare la manifestazione. Peccato che dopo questo annuncio la quasi totalità delle Case auto tedesche (BMW, Mercedes, Volkswagen) hanno dichiarato che non hanno intenzione di andare alla manifestazione svizzera. Chi ad oggi ha confermato è solamente Renault e forse un brand di Stellantis, oltre ovviamente a qualche Casa cinese che ovviamente deve imporsi sul mercato europeo.

Anche il Salone di Bruxelles che si svolgeva all’inizio dell’anno non si terrà più, ultima edizione quella di gennaio 2023, ma anche a Monaco allo IAA Mobility le Case auto erano ben poche, mentre negli stessi giorno ha funzionato una sorta di Fuorisalone con tanti Gruppi automotive presenti. Insomma se vogliamo trarre delle conclusioni la realtà è che le Case auto non vedono più in queste manifestazioni, spesso molto onerose, un mezzo per promuovere le proprie vetture.

Saloni dell'auto, le Case preferiscono altri format

Preferiscono fare eventi singoli invitando stampa e clienti oppure eventi più lifestyle come la Design Week di Milano oppure più esclusivi come quello di Pabble Beach o il Goodwood Festival of Speed. Per tornare con i piedi per terra ha riscosso molto successo il Salone di Bologna Auto e Moto d’Epoca che si è svolto a fine ottobre. Tra le vetture d’epoca e classiche molte Case auto hanno esposto le loro novità.

È la conferma che l’auto, quella vera non stereotipata e che puzza di benzina, attira ancora molti appassionati anche giovani. Sarà così tra qualche anno anche con l’auto elettrica?

I brand tedeschi non ci saranno al Salone di Ginevra 2024

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