Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti commenta la nuova mobilità del capoluogo emiliano: “Pronti a confronto per verificare soluzioni alternative”
19.01.2024 ( Aggiornata il 19.01.2024 12:02 )
I primi giorni di Bologna Città 30 stanno riscuotendo diversi pareri non sempre positivi. Da parte di alcuni cittadini, che si lamentano del limite troppo basso (e delle relative multe) e del fatto che non tutti hanno auto dotate di sistemi che permettano di impostare la velocità, da parte anche delle auto blu che hanno manifestato in strada. C’è poi la questione traffico: nei primi giorni sono stati segnalati diversi rallentamenti, anche da parte dei mezzi pubblici. Sulla questione è intervenuto anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il limite di 30 km/h a Bologna “non appare una scelta ragionevole perché i problemi per i cittadini (in particolare per i lavoratori) rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale che resta comunque una delle priorità assolute per il ministro Matteo Salvini”, hanno fatto sapere dal Ministero Infrastrutture e Trasporti che si dice “pronto ad avviare un confronto immediato con l'amministrazione bolognese per verificare soluzioni alternative e prevenire forzature e fughe in avanti che poi rischiano di essere smentite anche dai giudici, come già successo a Milano a proposito dell'obbligo per i mezzi pesanti dei dispositivi per l'angolo cieco”.
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