Sono state presentate in Parlamento tre proposte per eliminare le agevolazioni di cui godono le storiche: dal 2022 potrebbero dover pagare il 100% del bollo
di Redazione
18.11.2021 ( Aggiornata il 18.11.2021 11:19 )
Cattive notizie in arrivo per i possessori di youngtimer. Che, a breve, potrebbero dover tornare a pagare il bollo “pieno” senza le agevolazioni che attualmente spettano alle vetture con età non superiore a 30 anni. Sono ben tre le proposte parlamentari arrivate in materia, inoltrate da altrettanti gruppi politici, con un solo obiettivo: abrogare i vantaggi economici di cui godono le youngtimer, indipendentemente dal loro utilizzo e dai chilometri percorsi. Il motivo? Disincentivare l'utilizzo di automobili inquinanti.
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Quali sono le proposte per il bollo al 100%
Si sta delineando in questi giorni il nuovo Decreto Fiscale, che potrebbe portare una nuova stangata per le tasche degli automobilisti italiani. Sono infatti state depositate, nell'ambito della discussione del disegno di legge, tre proposte che puntano a eliminare la riduzione del bollo per le vetture storiche con età compresa tra i 20 e il 29 anni. Tali iniziative parallele arrivano da Silvia Vono (Italia Viva), Giuseppe L’Abbate e Gabriella Di Girolamo (M5S) e Gianni Pittella e Daniele Manca (PD). L'obiettivo espresso dai firmatari è quello di “pervenire alla progressiva abolizione di benefici fiscali per veicoli inquinanti”.
Tutte le proposte prevedono l'abrogazione del comma 1-bis dell’articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342. Tale comma è quello che garantisce, per le vetture di interesse storico che non hanno ancora compiuto 30 anni, la possibilità di pagare solamente il 50% del bollo. Opportunità che salterebbe, qualora la proposta fosse approvata dal Parlamento, già nel 2022. Nulla cambierebbe invece per le vetture con più 30 anni e iscritte all'ASI o ai registri ufficiali di Alfa Romeo, Fiat e Lancia.
La proposta di eliminazione delle agevolazioni per le youngtimer rischia di pesare notevolmente sugli automobilisti italiani. Che dovranno presto fare i conti anche con l'obbligo (imposto a livello europeo) di assicurare auto e moto anche se sono ferme in aree private.
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